Il pubblico ministero, la dottoressa Beatrice Zanotti, ha presentato richiesta di archiviazione nella vicenda Uni.Co.Ge.-Agsm. Ricordiamo i fatti: Luca Restello, sindaco di Lonigo, aveva presentato un esposto per reato di tentato abuso di ufficio nei confronti dei consiglieri del Comune di Verona, Cologna Veneta e San Bonifacio – assieme al sindaco di Verona Federico Sboarina e al presidente della Provincia Manuel Scalzotto – che avevano votato a favore della delibera per conferire le quote di Uni.Co.Ge, la società di San Bonifacio che eroga gas ed energia elettrica nell’Est veronese, ad Agsm. 

Nella richiesta di archiviazione si legge: «La vicenda che ci occupa muove dall’esposto presentato in data 06.06.2019 dal Sindaco di Lonigo, il quale rappresentava l’anomala operazione con cui i Comuni di S. Bonifacio e Cologna Veneta, soci pubblici insieme ai Comuni di Lonigo, Zimella, Soave e Colognola ai  Colli della Unicoge srl, intendevano conferire le proprie quote nella newco AGSM Est Veronese Energia, costituita da ASGM spa, per poi fare esercitare alla newco il diritto di prelazione in ordine all’acquisto delle quote di proprietà degli altri quattro soci pubblici; con ciò determinando la riduzione del valore delle quote realizzabile invece mediante gara, se non del tutto disincentivando la partecipazione alla indicenda gara di ulteriori potenziali contraenti, che avrebbero ritenuto senz’altro non contrastabile il nuovo soggetto costituito.»

A seguito delle indagini, il pubblico ministero ha ritenuto che non appare «sussistere il delitto di turbativa d’asta, in quanto la procedura di evidenza pubblica finalizzata alla cessione delle quote dei quattro comuni, che originariamente avevano deliberato in tal senso, non era mai stata indetta.»

Come evidenziato nel provvedimento della Pubblica Accusa, la vicenda – posta in rilievo nelle memorie da tutti gli avvocati difensori degli indagati – deve essere rivalutata alla luce del fatto che il Tar Veneto in data 17.06.2020 ha annullato la deliberazione della Giunta Comunale di Lonigo n. 15 del 23.06.2020 per l’”Approvazione del bando di asta pubblica per la cessione delle quote di Uni.Co.Ge”. Il TAR Veneto, infatti, ha ritenuto che non sia fondato il presupposto giuridico in base a cui il Comune di Lonigo – si legge nel documento – debba indire un bando di gara per la dismissione della propria quota sociale e, richiamandosi a Consiglio di Stato sez. V 23.12019 n. 578, ha ribadito che «la qualificazione dell’attività di distribuzione e fornitura del gas, in quanto attività volta ai bisogni della collettività di riferimento, costituisce una valutazione di espressione dell’indirizzo politico amministrativo dei Comuni interessati, e in questo senso appartenente al merito amministrativo.»