In Bra il "Piazza Pride" ha riunito sabato 18 luglio centinaia di cittadini e componenti di associazioni Lgbtqi per protestare contro le mozioni omofobe che si sono susseguite in questi ultimi 25 anni a Verona.
A dieci anni dalla prima celebrazione della giornata internazionale indetta dalle Nazioni Unite, il Sudafrica vive questo 18 luglio in attesa del picco del Covid-19. E il messaggio di fratellanza di Madiba è ancora più forte.
Verona non fa ancora pace con i diritti civili, in particolare quelli legati al mondo Lgbtqi. Abbiamo intervistato due rappresentati degli organizzatori del Verona Pride che tornano in piazza per rispondere alle tante mozioni transomofobe degli ultimi 25 anni a Verona.
Sabato 18 luglio 2020 al Piazza Pride a Verona il Comitato Alziamo la testa torna a manifestare contro le mozioni transomofobe approvate dal 1995 in poi dal Comune di Verona. E questa è la (neppure tanto) breve storia triste di come ci siamo arrivati.
Parliamo delle incognite sull'anno scolastico 2020-2021 con Beatrice Pellegrini, segretaria della CGIL FLC (Federazione Lavoratori della Conoscenza) di Verona.
Cura del cliente, prodotti locali, politica dei prezzi, rispetto dei diritti dei lavoratori. Solo così bar, trattorie e ristoranti (di qualità) possono battere la crisi economica. E tornare a fare fatturato.
Approvato il testo base, ora l'opposizione punta all'ostruzionismo. Francesca Businarolo, presidente della Commissione Giustizia alla Camera, però parla di urgenza di una legge sulla omotransfobia attesa da 25 anni.
Accusato di reati di opinione e attualmente detenuto nel complesso carcerario di Tora al Cairo, il ricercatore è in carcere dalla notte tra il 7 e l’8 febbraio 2020 e la sua detenzione è appena stata prolungata per altri 45 giorni.