Veronese d'origine, vanta ascendenze cimbre tutte da dimostrare. Scrittore e docente di lettere, viene definito amorevolmente dai suoi cari come polemico, pesante, pedante e pignolo.
Un presidio di protesta e sensibilizzazione si terrà domenica 17 marzo dalle 14,30 alle 17,30 presso il Laghetto Fontanon di Montorio. Sulle ragioni di questa scelta sentiamo Claudio Ferrari, presidente del Comitato Fossi di Montorio.
Con l'ultimo decreto PNRR si compie l'ultimo strappo del Ministro dell'Istruzione e del Merito Valditara nei confronti della scuola italiana. Infatti, a meno di una settimana dallo svolgimento delle prove per le classe terminali delle superiori di II grado, è stato comunicato che gli esiti delle prove INVALSI saranno inseriti nel curriculum dello studente. Una forzatura che lascia intravedere quale sia la reale politica scolastica.
Si sono chiuse anche a Verona le iscrizioni per il nuovo anno scolastico, ma il nuovo Liceo del made in Italy non ha ottenuto il successo che il Governo Meloni si attendeva, di certo non a Verona. I numeri parlano di un flop. Come mai?
Ferdinando Camon, dalle colonne del quotidiano "Avvenire" segnala come la scuola stia vivendo un momento difficile per la figura dell'insegnante, sempre più irrilevante, screditata e talvolta fisicamente a rischio. Ha ragione?
La scuola e Robocop: un confronto forse ardito che intende mettere in luce le contraddizioni del sistema scolastico, specchio delle contraddizioni del paese.
L'indagine sul patrimonio immobiliare pubblico inutilizzato di ConfArtigianato-Imprese Verona denuncia una situazione paradossale, per una città che vive, come altre peraltro, una grave emergenza abitativa. I margini di intervento, però, ci sono.
Il pestaggio di uno scippatore a Roma ripropone il tema della voglia di farsi giustizia da soli, con una variante rispetto al passato: il senso di allarme viene amplificato dalla rete, che modifica la nostra percezione della sicurezza e della realtà.
Dopo due romanzi di grande successo, Vito Franchini torna in libreria con "Tigre d’Africa" (Giunti Editore). Un'opera, primo atto di una trilogia, che rispetto ai precedenti thriller ha tutt'altra ambientazione e collocazione storica.
L'intervista a Giorgio Massignan, architetto, sul blocco radicale del consumo di suolo e sulla pianificazione urbansitica partecipata dell'osservatorio territoriale Verona Polis.