Una fragile apparenza di normalità

Agosto a Kharkiv, seconda città ucraina dopo la capitale Kiyv, lungo le strade del distretto di Saltivka, zona nord orientale della città, a pochi chilometri dal confine russo. Le ferite dei condomini sono visibili e potranno essere rammendate, ma le cicatrici sull’anima dei singoli abitanti e di tutta la società ucraina potranno mai guarire?

Il podio della dignità: il caso Kharlan

In poche ore ai Mondiali di scherma di Milano si è consumato uno scontro che ha messo in luce quanto un atleta sia autorizzato ad essere testimone di una battaglia di giustizia. E nessuno, dal singolo sportivo alle società internazionali, può rifugiarsi dietro una insostenibile neutralità.

La fragile tranquillità delle città fluttuanti

L'attacco di questi giorni ai siti culturali, oltre che alla popolazione e alle riserve alimentari, prosegue lungo una visione che non ha un valore strategico militare. A costo di distruggere anche parte della propria identità culturale, Mosca non rinuncia alla politica di aggressione che mina le radici della cultura ucraina.

Quando le sirene non impressionano più nessuno

Una breve vacanza in una terra martoriata, che cerca la normalità in mezzo ai bombardamenti. A 500 giorni di conflitto il trauma si intreccia alla quotidianità, alla luce di un continuo crescendo di vittime. "La guerra è come l’aria: invisibile e onnipresente. La noti nello sguardo fisso nel vuoto di chi non ha dormito la notte per colpa dell’ennesimo attacco, o negli occhi ciechi dei reduci dai volti bruciati".

L’acqua che uccide

La distruzione della diga di Kakhovka nella regione di Kherson sta causando anche immani conseguenze ecologiche, disastrose per i territori circostanti. E la minaccia non riguarda soltanto il popolo ucraino.