Diritti per cui lottare

Presentata la nuova edizione del Rapporto sullo stato dei diritti in Italia, elaborato dall’associazione A Buon Diritto. Un racconto corale che invita a non dare mai per scontate le conquiste raggiunte

Parole in terra bruciata: tre poete ucraine dicono la guerra

Dieci mesi di conflitto oggi, vigilia di Natale: le scrittrici Natalia Beltchenko, Iya Kiva e Oksana Stomina, in tour in Italia un mese fa, hanno dialogato su quanto la cultura stia dando voce al dolore, alla resistenza, alla sete di giustizia. Ma anche quanto sia importante costruire scambi e strade culturali per la pace futura.

Se li è presi il mare

Caminando Fronteras ha presentato il Rapporto annuale sui naufragi e i migranti dispersi in mare, nel tentativo di raggiungere la Spagna. I numeri delle vittime, purtroppo, sono impressionanti.

Fusione nucleare. Tanto rumore per… Putin

Un team di scienziati del Lawrence Livermore National Laboratory in California ha ottenuto per la prima volta energia dalla fusione nucleare. Perchè questo risultato è stato presentato con un battage “pubblicitario” che difficilmente troviamo nella storia dell'energia?

Sanzioni, embargo, price cap: quali effetti?

Inizia qui un ciclo di articoli che mirano a portare chiarezza, a esporre in termini semplici fenomeni a volte molto complessi, nella speranza di dare ai lettori qualche strumento in più per comprendere quanto accade tutto intorno a noi. Vogliamo provare anche una piccola azione di aggiramento delle post-verità, raccontando oggettivamente quelle dinamiche che spesso vengono manipolate ad arte solo per dimostrare una certa teoria politica.

Cellulari contro fucili: le proteste in Perù

In Perù da una settimana ci sono delle proteste a seguito del tentativo di colpo di stato da parte dell'ex presidente Pedro Castillo. Il nuovo governo Boluarte sta usando molta violenza nel reprimere le manifestazioni, organizzate dalla popolazione rurale. La stampa non ne parla e se lo fa descrive i manifestanti come vandali e terroristi. Nel frattempo ci sono morti e feriti, e riappare lo spettro dei desaparecidos.

L’obbligo militare a partire dal caso Ucraina

Mentre la guerra continua sul fronte russo/ucraino, non si ferma nemmeno l’attività degli attivisti dei Movimento Nonviolento e della Rete italiana Pace e Disarmo che, in tempi e situazioni molto complesse, cerca di rendere possibile la scelta dell’obiezione di coscienza militare. Data la situazione, un diritto sempre più difficile da far valere e riconoscere, come mostra il caso di Vitaliy Alekseinko.