Studentati: un’alternativa civile e solidale

Meraviglia che in una città che registra migliaia di appartamenti privati e pubblici vuoti da anni, l’amministrazione comunale di Verona si sia orientata per la costruzione di nuovi locali per gli studenti nel quartiere di Ponte Crencano.
Oltre l’utilizzo di locali già esistenti, possibile che non ci fossero altre soluzioni?
Cercando su Google “studenti che vivono con anziani” e “studenti che vivono con disabili” sorprende favorevolmente la ricchezza di iniziative che in tantissime città hanno risolto in modo intelligente sia i problemi di chi vive in solitudine o ha bisogno di una minima assistenza, sia quelli di chi studiando lontano da casa ha bisogno di un tetto senza dissanguare le risorse della propria famiglia.
Si capisce facilmente il valore sociale, civile e solidale di tale alleanza; l’ospitalità offerta dai disabili rappresenta inoltre un passo significativo verso il “dopo di noi” per il quale poco o niente viene realizzato dalle istituzioni pubbliche.
Perché questa strada non è stata percorsa?
Alcuni esempi, per saperne di più: Milano, San Mauro Pascoli, Forlì, Reggio Emilia, Pavia, Treviso, Bari, Avellino, Teramo, Aosta, Trento, Perugia, Firenze.
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