Il Parco Santa Teresa prenderà il nome di “Giardini 8 marzo” e sarà dedicato a sette donne veronesi che si sono distinte nei settori culturale, scientifico, sociale e politico locale. Una scelta importante per la città di Verona, nata dalla collaborazione tra diversi enti: la Consulta delle Associazioni Femminili, la Commissione di Toponomastica e l’Assessorato ai Servizi Demografici del Comune, Strade e Giardini.

«È un riconoscimento doveroso verso le donne che hanno segnato la storia della nostra città», afferma l’assessore Federico Benini. «È il primo parco cittadino nato da un’operazione di depaving (cioè rimuovere superfici pavimentate, come asfalto o cemento, in aree urbane per favorire la permeabilità del suolo e il ritorno della vegetazione, ndr) e vuole riconoscere il ruolo di queste personalità femminili per il nostro territorio».

L’Assessore Federico Benini

L’area prescelta per il parco occupa 14.000 metri quadrati, compresa tra via del Commercio e via Scuderlando, e comprenderà al suo interno un percorso pedonale dove saranno posizionate targhe con la biografia delle donne. Il censimento nazionale sulle intitolazioni rivela che, ovunque nel nostro Paese, i toponimi femminili sono attestati tra il 3% e il 5%. Un dato che autorizza l’iniziativa veronese a collocarsi, per il suo preciso gesto politico, nel solco virtuoso del cambiamento del paesaggio urbano.

Il parco “Giardini 8 marzo” potrà diventare una sorta di cammino per nutrire l’immaginario dei cittadini e delle cittadine veronesi e  ridare voce e visibilità alle donne che con il loro talento e il loro impegno hanno migliorato la società.

Le biografie

Massimilla Bardo (1924 – 2011) Laureata in fisica nel 1952 e prima donna titolare della cattedra di Fisica generale dell’Università di Padova. Il suo impegno nella ricerca le è valso l’appellativo di The lady of neutrinos.

Elisa Dal Cero

Elisa Dal Cero (1918 – 2002). Laureata in Matematica e Fisica all’Università di Padova. Antifascista, arrestata dopo l’8 settembre. Riprende l’insegnamento dopo la guerra e nel 1978 riceve il riconoscimento di Grande Ufficiale della Repubblica.

Ottavia Fontana (1894 -1949). Già maestra di scuola elementare, è la prima sindaca del territorio veronese. Durante il suo mandato si interessa alla dura condizione delle mondine e si attiva per la costruzione di case popolari.

Paola Gambaro Ivancich (1914 -1996). Laureata in Scienze Naturali e in Medicina e Chirurgia. Studiosa di  biologia ed etologia. Membro effettivo dell’Accademia dell’Agricoltura, Scienze e lettere di Verona.  

Mafalda Pavia (1902 -1985). Laureata in medicina con specializzazione in Pediatria, lavora all’Ospedale Infantile Alessandri di Verona e ottiene la libera docenza. In seguito alle leggi razziali, costretta a rifugiarsi fra le Suore della Divina Provvidenza e, dopo la guerra, si dedica alla libera professione. Fondatrice di Soroptimist International Verona, poetessa e apprezzata pianista.

Anna Tantini (1936 – 2010). Laureata in Scienze biologiche a Bologna, cofondatrice e presidente del Consultorio AIED di Verona. Fondatrice nel 1964 dell’associazione Il Filo di Arianna. Difensora civica del Comune di Verona.

Tiziana Tomelleri Nocini (1930 – 2011). Inventrice, deposita una dozzina di brevetti per la costruzione di macchinari legati alla lavorazione di frutta e verdura ed è insignita della medaglia d’oro dalla Camera di Commercio di Verona. Imprenditrice, dal 1963 dirige l’azienda ereditata dal padre. Benefattrice, impegnata nell’aiuto alle persone in difficoltà.

Foto da Unsplahs di Aaron Boucicault

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