Il 3 novembre scorso la conferenza Stato-Regioni-Città ha dato il via libera al decreto, predisposto dal Ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, che finanzia  gli investimenti urbani  del PNRR (Piano Nazionale Ripresa Resilienza)  in tema di “Sviluppo trasporto locale sostenibile“.

Con 3,6 miliardi di Euro, quanto previsto nel capitolo  Misura 2C2-4.2 del PNRR, a cui il Ministero ha aggiunto ulteriori 660 milioni, vengono finanziati progetti  che tendono ad aumentare nelle città, coerentemente con il loro PUMS (Piano Urbano Mobilità Sostenibile),  la mobilità pubblica urbana a scapito di quella privata.

L’obiettivo generale è ottenere  nei prossimi anni uno spostamento di almeno il 10% del traffico da auto private verso il sistema di trasporto pubblico.

Le auto private sono il mezzo di trasporto più utilizzato in Italia: coprono il 60% dei viaggi mentre l’utilizzo di sistemi pubblici di trasporto è solo il 10% con conseguente congestione delle aree urbane e  problemi legati a inquinamento dell’aria.

Sono 15 le città che hanno presentato progetti per i quali è stato confermato il finanziamento. Nella scelta delle opere è pesato lo stato della loro progettazione e, per evitare di perdere i fondi, l’affidabilità del proponente nel realizzarle entro il 2026.  

Il decreto finanzia, nel Paese,  15.4 km di metropolitane, 95 km di linee bus elettrici, 98 Km di tranvie e metrotranvia, 48.5 km di filovie e una  funivia di 4.2 km a Trieste, oltre il completamento di  progetti  già previsti  dai piani nazionali precedenti.

Utile ricordare, soprattutto per noi italiani, che coloro che accedono ai fondi del PNRR dovranno:

  • sottoscrivere il contratto di aggiudicazione lavori  entro il 31/12/2023;
  • terminare i  lavori entro il 31/12/2026;
  • inserire nelle gare di appalto, dimostrabile a lavori ultimati, il rispetto del principio di non arrecare un danno significativo all’ambiente.  (Do no significant harm’ – DNSH)

In caso di violazione di uno dei punti precedenti, l’eventuale revoca delle risorse riguarda tutta la quota assegnata, anche se una parte delle opere è stata già realizzata.

Nella ripartizione vengono maggiormente finanziate Firenze, Bologna, Palermo, Catania e Taranto, meno Milano e Napoli. Palermo, con 504 milioni di Euro, realizzerà l’intervento singolo più costoso seguita da Catania con 432 e Bologna con 373.

Taranto, in termini di Euro per abitante, è quella maggiormente beneficiata con 1013, seguita da Bologna con 861 e Catania con 565.


Investimento PNRR in Euro per abitante Trasporto Rapido di Massa

Padova è l’unica città del Veneto che ha visto finanziato un suo progetto.  Con 238 milioni di Euro, oltre a completare la rete cittadina, aggiungerà 17 Km ai 10 Km di tranvia esistenti, collegando Rubano e Vigonza.


Le 15 città con progetti finanziati dal PNRR

E Verona?

Nonostante abbia un alto tasso di motorizzazione, 64.7 auto ogni 100 abitanti, sopporti da tempo un inquinamento cronico dell’aria in termini di polveri sottili, ozono e ossidi di azoto, si trovi nell’assoluta necessità di migliorare la propria mobilità urbana,  è purtroppo rimasta fuori gioco.

Si può immaginare che la credibilità cittadina sia minata dal fatto che nel 2009 il Comune ha ricevuto un finanziamento statale per realizzare una importante infrastruttura di trasporto pubblico (ora denominata filobus) e nel 2021 l’attuale amministrazione non riesce ancora a ipotizzare come e quando potrà essere completata.

La mancanza poi di un PUMS (Piano Urbano Mobilità Sostenibile) approvato dal Consiglio Comunale non aiuta a recuperare fiducia e attrarre significativi investimenti.

Nel frattempo il confronto con le città vicine Padova e Brescia diventa sempre più imbarazzante.

Quest’ultima ha ottenuto dal Ministero 359 milioni di euro per realizzare gli 11,6 km di linea tranviaria (T2) tra Pendolina e la Fiera che si integrerà con i 13,7 km di metropolitana leggera inaugurata nel marzo 2013.

«Verona deve darsi da fare per non rimanere ancora una volta tagliata fuori. Servono volontà, idee e progetti.» Sostengono i promotori del Comitato per la Metropolitana di Verona  commentando il risultato delle assegnazioni PNRR.

© RIPRODUZIONE RISERVATA