In tempo di pandemia il Children’s Museum Verona aggiunge nuovi servizi per le famiglie con bimbi fragili che non riescono a sostenere le terapie. Il progetto, il cui nome significa “stai attento al divario” è gratuito grazie alla collaborazione con International Inter Wheel Club Verona BEE LAB, Studio Incipit-Family Care, patrocinato dalla Rete Nazionale dei Musei dei Bambini e dal Comune di Verona.

La prima fase sarà proprio quella di formare un team di specialisti dell’età evolutiva, coinvolgendo le associazioni del territorio, l’amministrazione pubblica e le autorità sanitarie. 
Verrà quindi data la possibilità a 70 beneficiari di fare terapia al museo: il programma prevede un ciclo di incontri individuali o di gruppo della durata di un anno circa con terapisti e psicologi, accanto a uno sportello psicologico per ragazzi dagli 11 ai 18 anni.
Previsto un percorso psicologico per mamme con bambini che hanno bisogni speciali e molte altre attività riabilitative e terapeutiche, come psicomotricità, logopedia, musicoterapia e mindfulness.

«L’idea nasce dalla mia esperienza di mamma e dalla gestione di enti culturali – afferma Caterina Lorenzetti, responsabile del Children’s Museum di Verona. – Conosco da vicino quali sono le difficoltà delle famiglie con bambini con bisogni speciali e oggi più che mai è difficile riuscire a fornire ai piccoli le giuste terapie. La mia intuizione è stata quella di integrare le attività istituzionali e il museo con nuove sperimentazioni, perché un ambiente accogliente per le terapie è fondamentale. In un momento come questo di chiusura, abbiamo pensato di trasformare gli spazi per un utilizzo più idoneo.»


Nel progetto c’è anche la realizzazione della prima Guida alla gioco-terapia al Museo e la creazione di percorsi di visita inclusivi, con la speranza che l’esempio del CMV sia replicabile in molti altri musei. L’obiettivo è proprio quello di promuovere e sensibilizzare la popolazione e i musei italiani all’inclusione, alla prevenzione e alla riabilitazione dei bambini attraverso il gioco.


La campagna di crowdfunding a esso dedicata è partita il 3 dicembre per raggiungere 30.000 euro attraverso sponsorizzazioni, donazioni e iniziative, che permetteranno di realizzare il progetto. È possibile fare una donazione direttamente sul sito del CMV a partire da 15 euro. In cambio il museo regalerà un activity book, dei biglietti omaggio e il 15% di sconto sullo shop.


“Mind the gap!” vuole superare il divario prestando molta attenzione all’inclusività, all’uguaglianza e alla cultura. Accoglie l’invito del rapporto “Riscriviamo il futuro. L’impatto del Coronavirus sulla povertà educativa” di maggio di Save The Children: l’emergenza sanitaria ha portato alla chiusura dei luoghi di cultura e di educazione dei bambini, gettando nello sconforto e nella solitudine le famiglie, preoccupate di non poter sostenere le terapie dei piccoli. A questi è stata infatti ridotta la possibilità di fare sport, musica, di frequentare luoghi di svago e i musei, tutti contesti di apprendimento informale.

Il Children’s Museum Verona vuole essere così un punto di riferimento, di ascolto, di supporto, dove si possono fare attività riabilitative attraverso il gioco, lo strumento perfetto per sviluppare abilità di lingua, comunicazione e cognizione.

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