Le “Abuelas de Plaza de Mayo” sono un’organizzazione di attivisti e attiviste argentine che cercano i bambini che sono stati sottratti ai loro genitori durante la dittatura militare argentina (1976-1983). Questi bambini venivano spesso dati in adozione a famiglie favorevoli al regime o addirittura cresciuti da famiglie legate ai militari stessi.

Per cercare i nipoti scomparsi, le Abuelas de Plaza de Mayo utilizzano una serie di metodi e indagini approfondite, che possono includere interviste con testimoni, ricerca di documenti ufficiali e altre fonti di informazione. Non mancano i test del DNA, quando si sospetta che una persona possa essere uno dei bambini scomparsi durante la dittatura. Questi test sono confrontati con i profili genetici dei familiari biologici noti, come i genitori o i fratelli sopravvissuti.

Quando nel 1983, in Argentina, le elezioni sono state convocate dopo che la dittatura militare è crollata a causa della sconfitta nella guerra delle Falkland, l’Associazione Abuelas de Plaza de Mayo ha iniziato a consultarsi con scienziati di tutto il mondo e nel corso di quella ricerca hanno contattato la genetista americana Mary-Claire King (1946), che ha elaborato il primo indice di Nonna o “Abuelitudine”.

“Vogliamo trovare i 300 nipoti che mancano all’appello e che possono trovarsi in qualunque parte del mondo

Estela de Carlotto, “Memoria, verità e giustizia”

Poiché molti di questi bambini erano stati dati in adozione a famiglie ignare della loro vera origine, le Abuelas hanno lavorato per sviluppare una procedura scientifica affidabile per stabilire il legame biologico tra i bambini scomparsi e i loro nonni, in assenza dei genitori.

Il test del DNA

Il processo inizia con la raccolta dei campioni di DNA dai nonni biologici dei bambini scomparsi e dai bambini stessi, che ormai sono diventati adulti. Si procede all’analisi del DNA per individuare eventuali corrispondenze genetiche che permettano di confrontare i profili genetici in modo preciso, anche quando passa molto tempo tra la separazione e il momento dell’analisi.

Se il DNA del bambino corrisponde in modo significativo con quello dei nonni, questo può fornire una forte evidenza del legame biologico che esiste tra di loro. Tuttavia, è importante notare che non sempre è possibile ottenere una corrispondenza perfetta a causa della variazione genetica naturale e nella ricerca prosegue confrontandosi con altri dati, prove o informazioni disponibili, come testimonianze storiche e documenti ufficiali, per confermare ulteriormente il legame biologico.

L’indice di nonna o “Abuelitudine” ha avuto un impatto significativo nel processo di identificazione dei bambini scomparsi durante la dittatura militare argentina e rappresenta un importante strumento scientifico per ristabilire la verità e la giustizia per le vittime di quel periodo oscuro della storia argentina.

Una ricerca fondamentale

Mary-Claire King

Mary-Claire King con la sua collaborazione con le Abuelas, utilizzando la genetica dentale per identificare i dispersi durante la dittatura militare argentina, è stata cruciale nell’identificare più di 133 bambini che sono stati sottratti durante quel periodo oscuro della storia argentina.

Lo sviluppo delle tecniche di identificazione e di “abuelitudine” da parte di King, utilizzando il DNA mitocondriale e i marcatori genetici HLA prelevati da campioni dentali, è stato fondamentale per stabilire la parentela biologica di questi bambini e consentire loro di recuperare l’identità perduta.

Oltre al suo lavoro con le Abuelas de Plaza de Mayo, Mary-Claire King ha collaborato con numerose organizzazioni per i diritti umani in tutto il mondo, utilizzando le sue conoscenze genetiche per identificare i dispersi in paesi come El Salvador, Cile, Guatemala, Ruanda e molti altri. Il suo impegno per le cause dei diritti umani è legato al suo attivismo politico fin da giovane, e ha dedicato la sua carriera all’uso della scienza a beneficio della giustizia e della verità.

Il suo laboratorio ha prodotto identificazioni tramite DNA per le forze armate statunitensi e per i tribunali internazionali dei diritti umani, evidenziando il suo impegno per la giustizia globale e la responsabilità. Oltre al suo lavoro sui diritti umani, King ha anche sostenuto l’uguaglianza di genere e la “non discriminazione” nella scienza, e ha criticato il brevetto dei ritrovamenti genetici, dimostrando un impegno etico e sociale nel suo lavoro scientifico.

Ogni ritrovamento una vittoria

Ogni anno circa 1.200 persone si rivolgono alla Banca Dati Genetici con il sospetto di essere figli dei desaparecidos dell’ultima dittatura e ogni ritrovamento è una vittoria non solo per le famiglie coinvolte, ma per l’intera società, un monito contro l’oblio e un invito a mantenere viva la memoria di ciò che è stato.

Foto dal sito internet dell’Università Nazionale di Misiones, Facoltà di Umanidadez

Guardando al futuro, solo continuando a impegnarsi per la verità, la giustizia e la riconciliazione si potrà garantire che gli orrori del passato non si ripetano più, guidati dalla determinazione di donne come Estela de Carlotto, presidente delle Abuelas de Plaza de Mayo, e del sostegno senza pari di scienziati come Mary-Claire King, che hanno unito le loro forze per combattere per la giustizia e per riportare a casa quei bambini sottratti alla loro famiglia e alla loro identità.

A proposito di Estela de Carlotto: la presidente di origine italiana (suo marito è di Arzignano, in provincia di Vicenza) ha ricevuto di recente un importante riconoscimento: l’Università Roma Tre le ha conferito poche settimane fa la laurea honoris causa in Lingue e Letteratura per la didattica e la traduzione e per l’impegno a favore del diritto all’identità anche in ambito letterario-drammaturgico.

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