Venti le realtà riunite a Verona per parlare di povertà estrema. Otto le persone che si sono alternate per discutere di casa, salute, diritto di migrare e assistenza sociale intorno a un tavolo per partire dalle criticità e fare subito proposte concrete da affrontare insieme nel prossimo anno.

Durante la tavola rotonda “Parole dei senza dimora” sabato 21 ottobre in sala Africa si sono alternate le voci su “Quale diritto alla casa a Verona?” con Renzo Fior della cooperativa Casa per gli immigrati e Giorgio Brasola di Paratodos insieme a uno degli ospiti del Ghibellin Fuggiasco; “Diritto alla salute prima di tutto” con Ruggero Panebianco di Cesaim e Manuela Peruzzi di Medici per la Pace; Alberto Sperotto della Ronda della Carità e Sara Benetti dell’onlus Sulle Orme su come “Ripensare l’assistenza sociale”, mentre Jacopo Rui di One Bridge to Idomeni e Nicola Romanelli della cooperativa sociale Milonga hanno trattato il tema “Verso un diritto universale alla migrazione”.

Ad ascoltare un folto pubblico, a ribattere il Vicario del questore Girolamo Lacquaniti e l’assessore al Terzo Settore per il Comune di Verona, Italo Sandrini.

Le interviste ad Alberto Sperotto, presidente Ronda della carità ODV, Italo Sandrini, assessore al Terzo settore del Comune di Verona, e a Ruggero Panebianco, medico volontario di Cesaim

Numeri e parole

Denuncia e proposte, ma si sono dati anche i numeri durante il convegno: 75.890 cene distribuite dalla Ronda nel 2022, +19% rispetto al 2021, erano state 64.013 e 63.032 nel 2020. 345 i pazienti visitati da Medici per la pace nel 2022, 322 le persone assistite da Avvocato di strada nel 2022, 265 i posti in dormitorio in accoglienza ordinaria e straordinaria (266 nel 2022, 264 nel 2021).

Si sono svolti 2878 colloqui del Servizio Unico Accoglienza nel 2022, 644 sono state le richieste in dormitorio “non immediatamente soddisfatte”, e 6 i casi in cui le persone si sono rifiutate di occupare un posto letto.

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