La Giornata internazionale del volontariato è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 1985 per valorizzare la straordinaria ricchezza dell’impegno civile promosso dalle associazioni e dalle Reti di volontariato e di Terzo settore, istituzioni e volontari. Una data che aiuta a fare il punto su ciò che è stato fatto e sui passi che ancora si devono compiere.

Questo 5 dicembre è anche l’opportunità per far emergere le criticità che associazioni, volontarie e volontari si trovano a dover affrontare, date le conseguenze drammatiche della pandemia sul tessuto sociale del Paese, e per far riflettere sulle azioni da intraprendere e le sfide da cogliere per il futuro.A Roma, a tal proposito, si svolge proprio oggi l’evento nazionale organizzato da CSVnet, Forum del Terzo settore e Caritas italiana, dal titolo “Volontari ora per un futuro condiviso. Dall’emergenza alle sfide per la ripresa”.

Volontariato 2020: la rete dei Csv regge alla pandemia

Lo scorso 30 novembre, alla vigilia della 36a Giornata internazionale del Volontariato, è stato pubblicato il report nazionale 2020 del CSVnet, che coordina tutti i Centri di servizio per il volontariato. I Centri, secondo quanto affermato dal Codice del Terzo settore, emanato in seguito alla riforma del 2016, si occupano diorganizzare, gestire ed erogare servizi di supporto tecnico, formativo ed informativo per promuovere e rafforzare la presenza ed il ruolo dei volontari (5,5 milioni secondo i dati Istat al 2017) in tutti gli enti del Terzo settore”.

Due volontari puliscono una spiaggia, foto di OCG Saving The Ocean per Unsplash.

Al 31 dicembre 2020, secondo il report nazionale dello scorso anno, erano attivi in Italia 54 Csv, di cui 9 di competenza regionale, 16 interprovinciale, 29 provinciale, con 246 punti di servizio territoriali operativi sul territorio. I volontari sono stati 3213, per oltre 241mila ore di impegno annuale dedicate alla promozione del volontariato, all’animazione sociale territoriale, alla formazione, consulenza, informazione e comunicazione, alla ricerca e documentazione. Le iniziative pubbliche hanno risentito delle limitazioni causate dalla diffusione della pandemia di Covid-19 ma nonostante ciò sono oltre 11.900 le persone che hanno usufruito di percorsi e attività di orientamento e accompagnamento al volontariato.

Quasi 180mila servizi erogati in Italia nel 2020

I Csv si sono, insomma, confermati infrastrutture sociali imprescindibili per le comunità, favorendo anche la collaborazione fra associazioni ed enti pubblici nel gestire l’emergenza sociale e quella sanitaria.

Infatti, il sistema dei Csv ha erogato più di 177mila servizi a oltre 48.400 realtà, fra cui 46mila e 700 enti non profit, 1.270 soggetti pubblici e 352 imprese. Grazie alle attività di promozione fra i giovani nelle scuole, hanno sensibilizzato al volontariato più di 49mila studenti.

Un’importante novità introdotta dal 23 novembre è la pubblicazione del Runts (Registro unico nazionale Terzo settore) e, da quel momento, il mandato dei Csv è divenuto “promuovere e rafforzare la presenza ed il ruolo dei volontari negli Enti del Terzo settore”. Ne deriva che ogni Ets, a prescindere da dimensione, settore e territorio operativo, è sollecitato a comprendere i volontari nella sua compagine e nella sua operatività in un ruolo significativo. Non si tratta, dunque, solo di consolidare e qualificare l’esistente: i Csv assumono come obiettivo un maggior coinvolgimento dei cittadini che fanno volontariato, curando in particolare il rapporto con le nuove generazioni.

A Verona, Cercasi Umani

Il Csv Verona ha in attivo diversi progetti di animazione territoriale: Stacco (Servizio di trasporto e accompagnamento https://www.staccoverona.it/), per esempio, si occupa di trasporto sociale per persone in stato di fragilità o disagio sociale, svolto da una rete di più di 20 associazioni di volontariato. Ogni anno sono 6mila le persone che ne usufruiscono in città e provincia per fare visite mediche o attività ricreative.

Alcuni volontari aderenti alla campagna del Csv Verona “Cercasi Umani”.

Tra i progetti più innovativi, non si può non citare Cercasi Umani (https://www.cercasiumani.org/), una campagna di promozione per rivelare, in modo ironico, le opportunità che il volontariato offre a ogni singola persona. La campagna di sensibilizzazione e promozione, lanciata sei mesi fa, è realizzata dal Csv scaligero in collaborazione con 40 associazioni del territorio, e con il Dipartimento di Comunicazione e Ricerche sociali della Sapienza di Roma, che sta finalizzando l’analisi dell’efficacia del progetto.

Diventa volontario per un futuro condiviso” è lo slogan per promuovere l’edizione della Giornata internazionale del volontariato di quest’anno. l’iniziativa Cercasi Umani invita ciascuno a mettersi in gioco per rendere il mondo più sicuro, più equo e inclusivo. Dai primi dati che emergono, infatti, uno degli aspetti più rilevanti riguarda il numero di nuovi volontari che si sono già attivati nelle realtà solidali del territorio:

il 75% delle associazioni ha trovato, dal lancio della campagna, almeno un volontario, ma c’è chi dichiara di averne trovati fino a 20. A fronte di 180 contatti diretti, sono seguiti 130 incontri conoscitivi che hanno dato come risultato l’entrata attiva di 75 nuovi volontari. Il loro identikit? In prevalenza sono donne e, in larga parte, giovani: 11 associazioni su 27 hanno dichiarato di aver avuto tra i propri nuovi contatti ragazzi dai 18 ai 30 anni.

Tra gli obiettivi, l’Agenda 2030

Tra le novità più recenti, la collaborazione da ottobre con l’atelier di riuso creativo D-Hub. All’atelier Csv ha regalato gli stendardi della campagna Cercasi Umani, affissi a maggio in centro città, per ricavarne borse, portachiavi, zaini e portamonete: gli ordini già arrivati a D-Hub contano circa 200 oggetti. La campagna procederà nel 2022 con nuove associazioni, per dare ulteriore supporto a chi non ha ancora intercettato volontari.

La veronese Chiara Tommasini, presidente nazionale di CsvNet

Dunque, la pandemia, nonostante le difficoltà che ha comportato per centinaia di associazioni e di singoli volontari, ha evidenziato una tendenza positiva in Italia, con un aumento di volontari e l’incremento, da parte di diverse realtà, di attività di promozione del volontariato. «Adesso la vera sfida è continuare a sostenere il volontariato nella sua azione per la comunitàha dichiarato la veronese Chiara Tommasini, presidente nazionale di CsvNet – con un’adeguata programmazione per il prossimo triennio, in modo da contribuire agli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile».

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