Il Gse (Gestore del Sistema elettrico) ha pubblicato un interessante rapporto statistico sull’evoluzione delle installazioni di impianti fotovoltaici e autoconsumo in Italia: Statistiche Gse (pdf).

Si sa che la diffusione degli impianti di produzione di energia rinnovabile è un indice della velocità con cui viene attuata la la transizione energetica, la riprogettazione del nostro benessere su base sostenibile.

Il primo grafico che attira l’attenzione è relativo al trend storico dell’installazione mensile di impianti fotovoltaici in Italia dal 2005 ad oggi. Le installazioni sono iniziate nel 2006 e, dopo un periodo (2010-2013) in cui il mercato è stato drogato da incentivi esagerati, il trend si è mantenuto stabile sino al 2021 quando la crisi energetica ha iniziato a farsi sentire.

Fonte: Gestore Servizi Energetici GSE

La crescita del fotovoltaico è ora molto sostenuta

Nel primo semestre 2023 sono stati installati 200.138 impianti, il 171% in più dello stesso periodo del 2022 quando ne sono stati installati 73.782.  Al 30 giugno risultavano quindi in esercizio circa 1.426.000 impianti (+16,3% rispetto alla fine del 2022) per una potenza complessiva superiore a 27GW (Gigawatt=1000 Mw).

I numeri sono ancora bassi, ma la tendenza è molto promettente. Da un’analisi dettagliata si comprende che a trascinare la domanda di fotovoltaico sono fattori nuovi che stanno incidendo profondamente sul tessuto sociale ed economico del Paese.

Un secondo dato interessante riguarda la distribuzione delle installazioni per categoria: è stato il settore residenziale con il 51% del totale potenza installata, oltre 1 GW, a essere stato il maggior artefice della crescita, seguito dal settore industriale (che però comprende le imprese di produzione di energia) con  Il 24%.

Sono quindi i privati, le famiglie che si stanno mobilitando percependo il passaggio alla produzione elettrica rinnovabile come un’ opportunità. Lo si capisce anche dal fatto che l’aumento della produzione è associato principalmente alla classe dimensionale degli impianti di potenza compresa tra 3 e 20 kW (Kilowatt) tipica delle installazioni famigliari.

Si affaccia l’autoconsumo ma è individuale

Il dato forse ancora più interessante è relativo alla destinazione della energia fotovoltaica prodotta: sempre più marcato è l’autoconsumo, cittadini cioè che investono in impianti per soddisfare il proprio fabbisogno energetico.

Nel primo semestre 2023 l’autoconsumo è cresciuto del +12,2% in confronto ai primi sei mesi del 2022, raggiungendo un ormai ragguardevole 24,3% circa dell’intera produzione di tutti gli impianti fotovoltaici.

Fonte: Gestore Servizi Energetici GSE

Il fatto che la maggior crescita nell’autoconsumo avvenga nella fascia di impianto compresa fra 3 e 20 kW (Kilowatt) dimostra che si tratta prevalentemente di autoconsumo individuale (o Prosumer come dice la Direttiva Red II della Commissione Europea).

Si tratta della classica villetta dove i pannelli fotovoltaici alimentano, quasi gratis e indipendenti dalla geopolitica, l’illuminazione, gli elettrodomestici, il riscaldamento con pompe di calore e anche l’auto elettrica.

Manca l’autoconsumo collettivo: le Comunità Energetiche Rinnovabili

Le statistiche del GSE non prendono ancora in considerazione l’autoconsumo collettivo o, come viene chiamato dalla già citata direttiva europea RED II del 2018, le Comunità Energetiche Rinnovabili.

Queste ultime interessano la stragrande maggioranza della popolazione che vive nelle città, in condomini, in luoghi sottoposti a vincoli paesaggistici, in ambienti privi della corretta esposizione solare, ma in Italia la loro implementazione è bloccata da un iter legislativo che, iniziato con il DL 199 del 2019, stenta a concludersi.

Per completare il set di leggi e regolamenti manca un unico provvedimento, atteso dal giugno 2022, che il MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), retto da Gilberto Pichetto Fratin, ha ora promesso di emettere per la fine di settembre 2023.

Verona si prepara per le Comunità Energetiche Rinnovabili CER

L’interesse della comunità veronese per l’autoconsumo collettivo sta crescendo.

In attesa che il Ministro Fratin decida cosa fare, nascono iniziative spontanee di cittadini che si riuniscono in comitati promotori con l’obiettivo di costituirsi poi in Comunità Energetiche Rinnovabili. Un esempio veronese sono i comitati CER Baleno nel quartiere Orti di Spagna  e CER Santa Croce nell’omonimo quartiere.

In questo ultimo periodo poi la Fondazione Cariverona, dimostrando sensibilità al problema, ha emesso un bando per sostenere nascenti progetti di Comunità Energetiche Rinnovabili atti al raggiungimento degli obiettivi nazionali ed europei di transizione energetica, con particolare attenzione all’inclusione sociale e alla povertà energetica.

Mentre l’amministrazione comunale, in particolare l’assessore alla Transizione Ecologica Tommaso Ferrari, si prepara a inserire le CER nel piano strategico della città, a stimolarne e facilitarne l’implementazione, a convogliare sull’obiettivo le migliori risorse disponibili nel territorio sia di carattere tecnico (Università, imprese, ..) che di carattere sociale (associazioni, parrocchie, onlus, …).

L’argomento è sempre più presente nei dibattiti fra i cittadini in cerca di soluzioni radicali e definitive alla crisi energetica che crea difficoltà crescenti alle famiglie.

Significativo il dibattito avvenuto il 10 settembre scorso, all’EcoFestival organizzato al Bastione San Francesco da Legambiente Verona durante il quale, per creare un terreno comune di lavoro, hanno condiviso esperienze, visioni, aspettative, l’assessore Ferrari, il responsabile sportello energia Legambiente Veneto Andrea Maiorca, il dirigente di AGSM-AIM Smart Solution Riccardo Rampazzo e i rappresentanti di due comitati promotori CER Santa Croce e Baleno Natalia Magnani ed Enrico Ballestriero.

EcoFestival  Legambiente Verona. Dibattito su Comunità Energetiche Rinnovabili. Moderatore Sandro Giuliari, Responsabile energia di Legambiente Veneto Andrea Maiorca, rappresentanti comitati promotori CER Santa Croce e CER Baleno Natalia Magnani e Enrico Ballestriero, Assessore Tommaso Ferrari, dirigente Agsm-Aim Smart Solution Riccardo Rampazzo.

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