Domenica 12 giugno si torna a votare per l’elezione del Sindaco di Verona e il rinnovo del Consiglio Comunale. In vista dell’importante tornata elettorale, ascoltiamo le parole di Filippo Rando, Assessore allo Sport in carica, che si ripresenta agli elettori sotto il simbolo della Lega, una delle liste che sostengono il candidato Sindaco uscente Federico Sboarina.

Rando, prima di tutto le chiediamo un bilancio di questi cinque anni da Assessore e quali sono stati gli aspetti più importanti e cosa si porta dietro di questa esperienza.

«L’esperienza da Assessore mi ha dato tanto soprattutto dal punto di vista umano. Ho avuto modo di vedere da vicino il mondo dello sport, facendo anche conoscenza con discipline sportive ancora poco diffuse ma non per questo meno importanti. A questo aggiungo tutte le associazioni dilettantistiche e tutto il mondo del volontariato, che comprende moltissime persone che prestano servizio, senza chiedere nulla in cambio, in favore dei cittadini e di tutti gli sportivi. Dal punto di vista amministrativo, invece, è stato senza dubbio un periodo molto difficile, dove, come tutti, abbiamo dovuto convivere con la pandemia. Nonostante questo abbiamo portato a termine interventi importanti come l’inaugurazione del Palazzetto delle Grazie, la riqualificazione della palestra di Novaglie, il nuovo Pattinodromo di Via Corso, tanto per citarne alcune. Il risultato più importante, comunque, è stato quello di non aver perso per strada nessuna associazione, nonostante tutte le difficoltà date dall’obbligata convivenza con il Covid. Ecco, forse questo è stato in fondo il risultato più importante di cui posso e possiamo come Amministrazione andare orgogliosi.»

Tra le più pesanti ripercussioni che il Covid ha avuto sulle persone e sulla nostra vita di tutti giorni, c’è anche quella che ha investito il mondo dei giovani, che li ha visti in alcuni casi anche abbandonare la pratica sportiva.

«I giovani, purtroppo, sono quelli, assieme agli anziani, che hanno pagato il prezzo più alto in questa pandemia. Solo che gli anziani, costretti in un certo senso a stare tra le mura domestiche hanno, forse, trovato nella propria casa un minimo di maggior conforto e sicurezza. I giovani, invece, abituati a uscire, si sono buttati nella tecnologia e nella solitudine, perdendo la voglia di fare. Per fortuna il fenomeno ha assunto proporzioni sufficientemente contenute ma non per questo non meritevoli della giusta e doverosa attenzione. La sfida più grande è sicuramente quella di restituire loro le migliori motivazioni, ultimamente andate un po’ smarrite.»

Quali sono, parlando di sport, gli obiettivi principali?

«L’obiettivo principale e più sfidante è quello di migliorare sempre più l’impiantistica sportiva. L’intenzione, oltre a costruirne di nuove, è anche quello di migliorare quelle già esistenti. Un altro obiettivo è anche quello di proseguire nella sottoscrizione e nel rinnovo delle concessioni pluriennali, che rappresentano la base per portare avanti i vari programmi. Il futuro poi si chiama Olimpiadi Invernali che vedrà Verona ospitare la cerimonia di chiusura e quella di apertura delle successive Paralimpiadi. Verona, in mezzo tra Milano e Cortina, diventerà un punto importante di riferimento per atleti, dirigenti, sponsor e tifosi. E la nostra bellissima città dovrà farsi trovare pronta per questo importantissimo avvenimento sportivo che rappresenta un enorme volano di visibilità.»

Infine, nell’ipotesi di una conferma del Sindaco uscente Federico Sboarina, quali sono le sue ambizioni ?

«Naturalmente, laddove se ne presentasse la possibilità, mi piacerebbe proseguire con la mia attività nel mondo dello sport. In ogni caso io sono a disposizione della città di Verona e di quello che decideranno eventualmente il Sindaco e il mio partito. La cosa che più conta è sempre il bene dei cittadini veronesi.»

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