Con 153mila iscritti, di cui se ne contano 1.300 a Verona, dodicesima città in classifica, il gruppo Facebook “Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri” è un fenomeno che genera e diffonde la cultura del leggere – e per fortuna possiamo aggiungere, in un’era in cui le librerie chiudono all’ordine del giorno ––. L’idea è venuta a Claudio Cantini, fiorentino, ex direttore di banca con il pallino dei libri: «In maniera casuale, un anno dopo l’iscrizione a Facebook –racconta –. I social in generale mi sono subito piaciuti come potenziale strumento di diffusione di certe tematiche, anche se in molti casi le cose che vedevo spesso non mi appassionavano: commenti sterili di politica spicciola e faccende personali di vita quotidiana. Così ho pensato di creare qualcosa di utile, la scelta non poteva che ricadere sui libri. Non prevedevo che la pagina sarebbe diventata il mio passatempo principale una volta terminata l’attività lavorativa – spiega –. Di fatto ormai è un secondo lavoro non retribuito». Nella gestione è affiancato da Valentina Leoni «a cui spetta il compito più gravoso, ovvero la moderazione del gruppo».

Claudio Cantini

Inizialmente quanti erano gli iscritti?  
«Alla partenza eravamo circa 400, ovvero i miei amici di Facebook, che hanno iniziato subito a interagire e a invitare ulteriori amici.» 

E come si è arrivati a un numero così importante? 
«Il numero degli iscritti è cresciuto principalmente tramite il passaparola, che fin da subito si è creato, nel tempo, poi, anche diversi organi di stampa si sono occupati di noi, facilitandone la diffusione in modo uniforme su tutto il territorio nazionale e all’estero, dove contiamo più di 5.000 iscritti – la Svizzera è la capolista con oltre seicento appassionati.»

Da quanto tempo esiste il gruppo?
«Dal 10 luglio 2013. Quest’anno compiremo 7 anni, non sono pochi per un gruppo Facebook, che continua a crescere con un ritmo di cento nuovi ingressi al giorno.»

Si può fare un profilo medio di chi si iscrive? 
«Le adesioni sono molto trasversali: ci sono iscritti di tutte le estrazioni, forse la categoria più rappresentata è quella degli insegnanti, mentre se consideriamo il sesso, sono le donne a dominare (rappresentano il 78%). Indubbiamente sono loro che leggono di più, questo è un dato riconosciuto da tutte le statistiche oramai.»

Qual è la finalità del gruppo? 
«Diffondere il piacere della lettura confrontandoci sui libri che abbiamo letto, come se fossimo al bar a parlare di calcio o di qualsiasi altro argomento. E devo dire che al lettore piace poter condividere il pensiero sull’ultimo libro letto con persone interessate e che condividono la stessa passione.»  

C’è una preferenza dominante sul tipo di lettura?
«Il romanzo in generale è il più gettonato, seguito dai thriller, ma sono presenti tutti i generi, compresi i saggi.» 

Qual è il punto di forza del gruppo?
«Sicuramente il nostro regolamento: a prima vista può risultare un po’ ostico con i suoi divieti sui link e pubblicità. Ma è proprio il fatto di dover intervenire in diretta, senza rimandi, che rende il gruppo più brillante. Gli scrittori e gli editori possono partecipare solo in qualità di lettori, il nostro gruppo sta dalla parte del lettore.»   

Il gruppo ha raggiunto più di 150.000 iscritti in tutta Italia, secondo lei quale il motivo scatenante di un successo così grande considerando che purtroppo la lettura in Italia è una passione di pochi?
«Le statistiche per lo più vengono fatte sulle copie vendute, ma si deve considerare anche chi prende in prestito i libri in biblioteca e il mercato dell’usato che si sta sempre più diffondendo, sicuramente si vendono più libri usati di ebook. Il nostro è un gruppo virtuale che si serve di un social per diffondere il piacere della lettura e ci sta riuscendo in pieno. Possiamo dire che non è vero che non si legge: il nostro gruppo ne è la prova inconfutabile. Molte persone non ne possono più della tv che si occupa quasi esclusivamente di talk show politici inconcludenti e preferiscono parlare di libri usando pc e smartphone.»        

Valentina Leoni

Oltre al virtuale organizzate eventi? 
«Annualmente ci riuniamo a Firenze presso il caffè letterario Le Murate – una location veramente incantevole –. Quest’anno lo faremo per la prima volta di sabato, per la precisione il 23 maggio, in maniera che anche i più lontani abbiano la possibilità di organizzare per tempo una gita a Firenze.» 

Siete presenti solo su Facebook?
«No, siamo nei principali social: Instagram, Twitter, Pinterest, Tumbler. eDa pochi mesi anche su YouTube, dove Valentina ci consiglia e racconta le migliori recensioni.»

Avete anche un sito Internet?
«Sì: unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it. Nato da circa un anno e mezzo, nel sito pubblichiamo le recensioni più belle prese dal gruppo Facebook, dietro consenso dell’autore, e le nostre rubriche quali “La rassegna mensile dei libri più letti e commentati”, “Andar per libri e non solo”, le interviste che facciamo alle librerie e alle case editrici e altre notizie attinenti ai libri. Abbiamo iniziato l’anno con oltre 800 ingressi giornalieri, un bel risultato per un sito di nicchia indipendente al servizio del lettore senza interferenze esterne.» 

Il gruppo Facebook è privo di pubblicità, interessi editoriali, vieta le promozioni… Ora che avete raggiunto un vero successo di adesioni e una notorietà notevole avete magari in mente di renderlo più commerciale e coinvolgere anche sponsor e case editrici?
«Per quanto riguarda il gruppo Facebook – che sta dalla parte del lettore – intendiamo andare avanti così, per il sito internet vediamo come si evolverà. Possiamo eventualmente accettare sponsor, ma non interferenze nella gestione.»  

Il gruppo sembra un’isola felice, insomma. Non c’è nemmeno una pecca che gli iscritti vi attribuiscono?
«La lamentela principale è quella che il gruppo genera dipendenza e adesso spendono molti più soldi per l’acquisto dei libri! Direi che la funzione del gruppo sta dando notevoli frutti.»