Greta, Cartesio e Cristoforo Colombo

Noi italiani, che siamo un popolo di santi, poeti e, ormai, navigator, non sembriamo temere le contraddizioni. Se così non fosse, non esisterebbero appunto i navigator, figure precarie incaricate di trovare lavoro ad altri precari. Anzi. Ci sguazziamo, sulla base di una nutrita e assolutoria letteratura aforistica di reminiscenza falsamente cartesiana – il dubbio come motore del pensiero – o più moderna – « solo gli stupidi e i morti non cambiano mai le loro opinioni » (cit. Lowell) –, tralasciando il fatto che il dubbio cartesiano era formulato sulla base dell’uso metodico della ragione e che talvolta si farebbe meglio a non dirle per niente, le cazzate. Così non fai neanche la fatica di cambiare idea dopo. Però a noi tutti piace così, anche perché la nostra suddetta anima di santi e poeti ha come implicita controindicazione il fatto di voler moralizzare verbosamente e diffusamente su (quasi) tutto, eccezion fatta per le cose importanti. Che comunque in quest’epoca di post-verità sono difficili da scovare.

Se così non fosse, il recente sciopero mondiale per il clima non avrebbe sollevato tutti questi dubbi in sé tanto poco cartesiani quanto esemplificativi del patrio amore per il contraddittorio santo-poetico. Cioè. In un paese dove tutti si lamentano a. del rischio per il pianeta e b. della scarsa coscienza politico-sociale delle nuove generazioni – non che in tal senso quella degli attuali quarantenni abbia proprio proprio brillato per effetti speciali eh –, quando gli studenti mostrano di averne uno straccio, di coscienza collettiva, manifestando con più o meno buona volontà per una robetta come il suddetto pianeta, allora è meglio che vadano a scuola invece che per strada. Ché in fondo “studente” è participio presente del verbo studiare. Quello devono fare, pur se in un’istituzione dileggiata ogni tre per due da “mamme informate” e genitori “laureati all’università della vita” che portano il pargolo in settimana bianca durante le lezioni ma lo sciopero nononono, se lo faccia l’Ikea che è svedese.

Ché devono studiare, ‘sti studenti. Anche perché tanto manifestano per saltare scuola, non sanno un cazzo di ecologia e di buchi dell’ozono – alzi la mano chi sa dare una definizione scientifica precisa precisa –, arrivano a scuola in Suv – si suppone non guidato o comprato da loro, ma questo è un dettaglio da cartesiani veri –, scrivono proclami da tablet e smartphone da 1000 euro che i santi-poeti del caso si sentono in dovere di contestare da tablet e smartphone da 1000 euro, seguono una Greta svedese uscita dal cazzonulla o, peggio, « da un film horror » – cit. Rita Pavone, poi scusatasi come da citazione di Lowell, ma che in quanto recidiva si merita la riesumazione dell’epico « who the fuck is Rita Pavone? » dei Pearl Jam – o che si vorrebbe « tirare sotto in macchina », sperando almeno che la suddetta sia ibrida. E vabbé. Ogni Gretel che si rispetti ha le sue streghe, e pace.

Per carità, pace tutto. Però, sempre per restare in tema di aforismi e di dubbi, in quest’epoca di post verità in cui facciamo tutti un po’ fatica, almeno aridatece Cartesio, ma quello vero. Aridatece magari anche, per chi crede ma crede poco ai risultati giovanili, Dio, visto che « contro la stupidità anche gli dei sono impotenti. Ci vorrebbe il Signore. Ma dovrebbe scendere lui di persona, non mandare il figlio; non è il momento dei bambini » (cit. Keynes). Già che ci siamo, aridatece anche Magellano e Colombo. Colombo avrà pure dubitato poco e fatto una cazzata geografica trovando l’America invece delle Indie, ma almeno qualcosa ha trovato, e qualcosa di grosso, il che potrebbe essere di ispirazione per i navigator tutti, che ognuno può fare degli sbagli. Al momento attuale e senza ispirazione, è più probabile che se tu vuoi un lavoro da impiegato poi fai domanda per quello di custode della rocca di Albornoz Narni, che una recente pagina fb fake offriva a un’inezia come 218.000 euro annui – lordi però – post selezione del fortunato/a, cioè la persona “ambosessi” selezionata tra quelle che avevano likato, condiviso il post e scritto « disponibile premium » – se avevi un drago o un esercito con cui invadere i feudi vicini eri avvantaggiato. C’è un modo per scambiare i navigator coi navigatori, come per le figurine quando eravamo a scuola?

Nel mezzo del cammin di nostra vita/mi ritrovai per una selva oscura

ché la diritta via era smarrita./Ahi quanto a dir qual era è cosa dura

esta selva selvaggia e aspra e forte/che nel pensier rinova la paura!

Tant’è amara che poco è più morte;/ma per trattar del ben ch’i’ vi trovai,

dirò de l’altre cose ch’i’ v’ho scorte./Io non so ben ridir com’i’ v’intrai,

tant’era pien di sonno a quel punto/che la verace via abbandonai.

Dante Alighieri, Commedia. Inferno, Canto I