Circolo del Cinema di Verona: “Molto più di una rassegna cinematografica”
Il 9 ottobre inizia la nuova stagione del Circolo del Cinema di Verona, il cineclub più antico d'Italia, che quest'anno avrà un nuovo direttivo.

Il 9 ottobre inizia la nuova stagione del Circolo del Cinema di Verona, il cineclub più antico d'Italia, che quest'anno avrà un nuovo direttivo.
Il Circolo del Cinema di Verona, associazione culturale cinematografica no profit, continua la sua ininterrotta attività di promozione e divulgazione cinematografica, che porta avanti per il 79esimo anno. Attivo a Verona dal 1947, il Circolo del Cinema è considerato il più antico cineclub italiano. Fondato dal prof. Pietro Barzisa assieme a un gruppo di amici, il Circolo mantiene invariata la sua natura di associazione no profit nel corso dei decenni, attraversando la storia d’Italia e del cinema dal dopoguerra fino ad oggi.
Dal 9 ottobre 2025 al 7 maggio 2026 si svolgerà, dunque, la 79ª stagione di proiezioni del Circolo. Un programma principale costituito da 28 film d’autore, scelti mensilmente fra il meglio della produzione cinematografica mondiale, recuperando titoli dalla distribuzione internazionale e dai principali film festival, a cui gli associati possono partecipare accreditandosi tramite il Circolo. I film sono presentati in lingua originale con sottotitoli italiani e sono per la maggior parte in prima visione nella città di Verona. Le proiezioni si tengono ogni giovedì presso la sala del Cinema Kappadue, in via Antonio Rosmini, nei tradizionali tre turni alle ore 16.30 – 19.00 – 21.30.
Questa stagione 2025-2026 vede anche un cambiamento a livello dell’organo associativo che dirige il Circolo. Infatti dopo dodici anni di presidenza, il presidente Roberto Bechis ha lasciato il testimone, sottolineando lo spirito che da sempre anima il Circolo: «Il Circolo del Cinema non si ha, ma si è» ha dichiarato Bechis «Ed è molto più di una rassegna cinematografica: è uno spazio di incontro, di scoperta, di dialogo. Un luogo in cui il cinema diventa esperienza condivisa e patrimonio comune».
Iscriversi al Circolo significa, infatti, sostenere una realtà che da decenni arricchisce la città e che continuerà a farlo, con la forza delle idee, la passione delle persone e la bellezza del miglior cinema d’autore.
Oltre alla sua programmazione ordinaria, l’associazione si propone di organizzare anche quest’anno un’offerta di eventi collaterali e rassegne in collaborazione con un’ampia rete di partner, tra associazioni, festival di cinema, aziende e importanti istituzioni cittadine. Il Circolo propone anche incontri con gli autori, presentazioni di libri, mostre, eventi musicali, per un anno all’insegna della passione per la cultura cinematografica e non solo.
Tra gli eventi di nota realizzati grazie al contributo della direzione artistica del Circolo, ricordiamo la rassegna di Sguardi oltre le mura, nata da una collaborazione con il Comune di Verona, che è sostenitore dell’evento dal 2024, prima edizione del festival riproposto poi nel 2025, presso il cinema Kappadue: tre giornate di cinema gratuito per la cittadinanza, dedicate principalmente ad affrontare il tema della nuove generazioni attraverso lo sguardo autoriale di cineasti provenienti da regioni diverse del mondo.
Nella fitta rete di collaborazioni, è stata rinnovata anche quest’anno la partnership con la Settimana Internazionale della Critica, rassegna inserita all’interno della Mostra del Cinema di Venezia e curata dal Sindacato Critici Cinematografici, a cui il Circolo partecipa portando al festival come accreditati una giuria di soci under 35, col compito di assegnare il premio al film più innovativo della selezione.
Quest’anno il riconoscimento è andato al film Straight Circle del regista britannico Oscar Hudson, che come ogni film premiato dalla giuria giovani sarà inserito nella programmazione del Circolo nel mese di novembre.
“Oltre la soglia, la storia comincia”: è questo lo slogan della 79° stagione sociale. Un invito non solo a celebrare la cultura cinematografica nella dimensione collettiva della sala, ma anche a sfidare se stessi nell’affrontare gli orizzonti della visione, che spaziano ampiamente tra generi e cifre stilistiche diverse.
«Andare oltre la soglia significa avere la volontà di entrare in un mondo parallelo della visione, aprendo lo sguardo all’imprevedibilità, al labirinto di possibilità creative che oggi le registe e i registi del panorama mondiale, spesso e volentieri esordienti, ci offrono» spiegano Francesco Lughezzani e Michele Bellantuono, responsabili della segreteria e direzione artistica dell’associazione, «In questo senso ci ispira e ci piace ricordare il pensiero che qualche anno fa, in occasione di un dibattito sul suo ultimo film d’animazione (Invelle), ci ha lasciato il regista Simone Massi, che ha invitato il nostro pubblico a non avere timore di fronte al nuovo costituito dalla visione, ma di avere volontà di lasciarvisi andare, perché qualche suggestione il buon cinema può sempre evocarla».
La stagione si aprirà con Kneecap film che racconta la storia (vera) di due fratelli di Gaeltacht a West Belfast, di madrelingua irlandese e con la passione per il rap. Naoise e Liam, interpretati da due membri dell’omonimo trio rap Kneecap, rappresentano una rivoluzione culturale e politica: in un Paese governato dall’autorità britannica anche dal punto di vista linguistico. Sono i primi rapper a comporre testi in gaelico, e si rifiutano di parlare e scrivere nella lingua dei colonizzatori. Il film racconta romanzando ben poco la loro nascita, al seguito di un docente che ne intuisce il potenziale, e il rapido successo, che li ha portati in poco tempo sui palcoscenici più importanti a livello internazionale, sventolando la bandiera irlandese e ribadendo la propria autonomia e resistenza, a cominciare dalle parole.
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