A Verona si è appena concluso un evento che ha permesso di riflettere su come vivere il nostro presente, così complesso, attraverso numerosi eventi che hanno animato la seconda edizione di “Poeti sociali”. La rassegna, promossa dalla Chiesa di Verona e organizzata dalla Fondazione Toniolo, è realizzata con il patrocinio del Comune di Verona, il sostegno di Fondazione Cattolica e Generali Italia, e il contributo di numerose associazioni e sostenitori.

“Fraternità è il nome della pace” è stato il tema centrale scelto la manifestazione, con l’obiettivo preciso di richiamare l’attenzione su una sfida urgente e imprescindibile per la nostra società: riscoprire e vivere la fraternità non come un semplice sentimento passeggero o un gesto occasionale e sporadico, ma come una vera e propria necessità profonda e una responsabilità attiva, che coinvolge ciascuno di noi, invitandoci a parteciparvi concretamente attraverso azioni quotidiane e parole autentiche e significative.

«Viviamo in una comunità di destino – ha ricordato più volte il direttore artistico Daniele Rocchetti – dove o ci perdiamo tutti insieme o ci salviamo tutti insieme.»

La rassegna, che ha visto la partecipazione di più di cento ospiti provenienti da diversi ambiti e ha offerto alla città un ricco cartellone composto da oltre cinquanta eventi di vario genere, ha favorito in modo significativo la contaminazione e l’incontro tra generi differenti, facendo risuonare parole, suoni e linguaggi capaci di raccontare con efficacia esperienze uniche e iniziative innovative di grande valore culturale e sociale.

Meditazioni all’alba e passeggiate si sono progressivamente trasformate in veri e propri percorsi carichi di significato e di relazione autentica, diventando voci e testimonianze preziose che raccontano la fraternità vissuta nei luoghi dove il dolore sembra spesso prevalere e dominare. Questi momenti ricordano con forza le rotte migratorie, i numerosi conflitti che attraversano il mondo, i luoghi di resistenza dove si combatte per la dignità e la giustizia, e ancora abbracciano temi di grande attualità come il giornalismo e l’informazione, l’intelligenza artificiale, la musica, la letteratura e molto altro ancora.

Ogni singolo momento si è progressivamente trasformato in un’importante opportunità di incontro, confronto e dialogo aperto, con l’obiettivo di cercare di comprendere a fondo la complessità profonda di questo tempo così particolare. È stato un percorso volto a esplorare attentamente se possano esistere risposte diverse e alternative, costruite con parole e linguaggi che vadano ben oltre lo scontro diretto e l’odio diffuso.

Ecco perché si comprende chiaramente come la fraternità non solo possa essere costruita ancora oggi, nonostante le molteplici difficoltà e sfide che si presentano, ma possa anche diventare lo strumento essenziale e fondamentale per creare una condizione duratura e una prospettiva concreta e realizzabile di pace stabile per tutti.

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