«Is There Anybody Out There?» si chiedevano i Pink Floyd in un brano del celebre The Wall, concept album su isolamento e depressione che segnò un punto di svolta nella loro carriera. Se lo chiede ora anche la nuova edizione del Bridge Film Festival, la dodicesima, che prenderà il via martedì 8 luglio, alle 17:30, proprio con il Musiforum di Salmon Magazine dedicato all’ascolto in riva al fiume di The Wall. Il festival proseguirà poi fino a sabato 12 luglio tra lungometraggi, cortometraggi, incontri sul cinema, concerti, masterclass, performance e tante altre attività, che si dipaneranno in diverse location nel quartiere Filippini: la storica Dogana di fiume, il Teatro Satiro Off e l’Ex Macello, oltre ad altre attività del quartiere, continuando nel progetto di definire una Cittadella del festival.

Quest’anno, il fil rouge del Bridge Film Festival, organizzato anche grazie al patrocinio e al sostegno del Comune di Verona, al patrocinio della Veneto Film Commission e dell’Università degli Studi di Verona, e al contributo di AGSM AIM, Valpolicella Benaco Banca, Ati Studio, Fongaro e Amia Verona, sarà una riflessione sui conflitti interiori ed esteriori, sul senso di desolazione che si risolve in una ricerca dell’altro. Non solo cosa vuol dire, dunque, vivere in un conflitto, ma anche come se ne esce.

«Ogni anno cerchiamo di ascoltare e di interrogarci su grandi temi che possono aiutarci a coinvolgere una grande parte della comunità» commenta Ginevra Gadioli, co-direttrice artistica del festival. «Quindi ci siamo interrogati sui recenti accadimenti, i conflitti che sono sia politici che interiori, e abbiamo trovato in questa domanda che si ispira ai Pink Floyd, c’è qualcuno là fuori, il modo di riflettere da un punto di vista positivo, sperando che la risposta sia positiva. Tramite questa domanda abbiamo scelto i film, i talk, le rassegne». E prosegue: «Quest’anno ci sono arrivati oltre 400 lavori dalla call for entries, in generale di alta qualità. Forse vuol dire che il tema era attuale e molto sentita. Ci teniamo non a dare risposte, ma a sollevare domande e a vedere anche il lato positivo, che forse nel momento di desolazione ancora cerchiamo l’altro».

Martedì 8 luglio, dopo l’apertura con il Musiforum di Salmon Magazine, saranno proiettati in collaborazione con ZaLab i sei cortometraggi realizzati nell’ambito del laboratorio di cinema documentario patrocinato dal Comune di Verona “Amor de fradèi, amor de cortèi”, dedicato ai ragazzi dai 15 ai 29 anni. Nel frattempo al Teatro Satiro Off, dalle 18:30, si terrà la nuova rassegna “Tomorrow’s Journey. Sguardi sul viaggio del futuro: ecologia, cultura, ambiente”. Attraverso il lavoro di otto registi da tutto il mondo sarà un momento per riflettere sulla consapevolezza ambientale.

Mercoledì 9 luglio in Dogana di fiume si riparte con la consueta struttura del festival: un live sul fiume a cura del duo Dellera & Mr. Breo; il talk “Cosa resta di un conflitto?” con l’esperto di storia del secondo dopoguerra Andrea Martini, la professoressa esperta in continente africano Emanuela Gamberoni e il rappresentante dell’associazione One Bridge To-, dedicata ai migranti lungo la rotta balcanica, Jacopo Rui; la performance di danza a cura di Deborah Lyaa Scandolara; a seguire, le proiezioni del cortometraggio La voix des syrenes dell’illustratore sammarinese Gianluigi Toccafondo e del lungometraggio, presentato alla Berlinale 2025, Sandbag Dam, film di finzione su una storia toccante accompagnato dalla regista Čejen Černić, che resterà per il Q&A con il pubblico.

Giovedì 10 luglio ancora una sonorizzazione sul fiume nell’antica dogana a cura, questa volta, della band A Nice Noise, seguita dal talk “Hikikomori. Qui dentro c’è qualcuno” con Annachiara Rossi (psicologa Sè Smart Education) e Francesco Ronzon (Accademia di Belle Arti Verona), la performance di danza “In and Out of the Doldrums” di e con L. Esnault, e poi le proiezioni, in collaborazione con il Circolo del Cinema, Upshot della regista palestinese Maha Haj, sulla tragica storia di una famiglia e dell’escamotage per superarla, e Mr. Nobody Against Putin di David Borenstein e Pavel Talakin, una preziosa testimonianza con filmati di prima mano in una scuola russa dove la militarizzazione e la propaganda imperversano, a seguito dell’invasione dell’Ucraina nel 2022. Il film ha vinto il World Cinema Documentary Special Jury Award al Sundance Film Festival 2025.

Venerdì 11 luglio il programma diventa ancora più denso. Nello spazio della Dogana di fiume a partire dalle 19 si potrà assistere alla sonorizzazione del duo romano Wow, che porta in tour il nuovo album Rosa di luce appena uscito per Maple Death Records. A seguire ancora un talk, questa volta dal titolo “C’è qualcuno là fuori? Oltre i confini del reale, tra horror e fantascienza”, con alcuni esperti del settore: Nicola Cupperi (FilmTv, I 400 calci), Massimiliano Valente (Extra Sci-Fi Festival), Jacopo Pelosato (Bridge Film Festival).

Segue la performance di danza “Scabs” di Sarah Cattafesta, Anya e Kyda Pozza, per tornare poi sul grande schermo con le proiezioni dei due cortometraggi Voiceover di Leonardo Ferro, una riflessione sulle carceri italiane, e il capolavoro in stop-motion Dagon di Paolo Gaudio, che presenterà il film e sarà presente alla fine per un Q&A. Poi il lungometraggio Khartoum di Anas Saeed, Rawia Alhag, Ibrahim “Snoopy” Ahmed, Timeea Ahmed, Phil Cox: un lavoro documentario a tecniche miste e sperimentali su un conflitto oggi troppo trascurato dai nostri media, quello in Sudan. Parteciperà al Q&A a seguire la produttrice Giovanna Stopponi, che ha seguito tutte le fasi della lavorazione del film.

Durante la sera, dalle 17 alle 21, Sala Birolli ospiterà il laboratorio performativo dell’artista statunitense Cillea Houghton “No One Is Listening. Una notte di voce autentica” e l’esposizione delle grafiche sui cult cinematografici di Simone Bagnasco.

Sabato 12 luglio, alle 10:30, presso Camplus Verona Filippini, i gemelli Gianluca e Massimiliano De Serio terranno la masterclass “Come nasce un documentario?”, sui metodi per costruire, fare ricerca e pensare un documentario. Il programma della Dogana di fiume aprirà le sue attività alle 19 con la band bresciana Liquid Words, che tornerà a Verona per portare il suo post punk metafisico. A seguire ci sarà il talk con la giuria: i registi Gianluca e Massimiliano De Serio; la montatrice Chiara Russo, che ha collaborato molto con Andrea Segre; il regista italo-srilankese Suranga Katunganpala, appena uscito con il film docu-fiction Still Here; la scenografa Paola Peraro, nota per il lavoro su Favolacce dei fratelli d’Innocenzo. Si prosegue alle 21 con la performance di danza “An Open Door” di e con G. Marrazzo e l’annuncio del miglior lungometraggio in concorso, vincitore del premio Golden Cocai del valore di 500 euro. A seguire, alle 21:30, partono le proiezioni con la tradizionale serata del sabato “The Shortest Night” con una selezione di cortometraggi prodotti fra Bulgaria, Ucraina, Sud Africa, Italia, Francia, Portogallo, Algeria, Ungheria, Canada. Fra questi il migliore vincerà il premio Silver Cocai, del valore di 100 euro, secondo il giudizio della Giuria universitaria, composta da cinque studenti.

Il Teatro Satiro Off proporrà, negli stessi giorni del festival, una programmazione molto varia divisa in sezioni parallele a quella principale. Da una parte ci sarà la rassegna “La Resistenza al cinema. 80 di Liberazione”, organizzata in collaborazione con il Dipartimento Culture e civiltà dell’Università degli Studi di Verona, Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, A.N.P.I. Verona e 80° anniversario Verona Liberata. La rassegna ripercorre in ordine cronologico i momenti salienti della liberazione dell’Italia dal nazifascimo, proponendo i classici italiani La lunga notte del ’43 di Florestano Vancini (9 luglio), La notte di San Lorenzo dei Fratelli Taviani (10 luglio), Paisà di Roberto Rosselini (11 luglio) e infine Una vita difficile di Dino Risi (12 luglio). Le proiezioni saranno introdotte dai professori Alberto Scandola e Alessandro Tedeschi Turco.

Sempre al Teatro Satiro verranno proiettati i film della rassegna “Coming of Age” dedicata al cinema di formazione, che partirà mercoledì 9 luglio con il cortometraggio turco Hi Mom, It’s Me, Lou Lou di Atakan Yilmaz e il film, acclamato alla Berlinale 2024 e vincitore della sezione Generation 14plus, Last Swim di Sasha Nathwani. Si prosegue il 10 luglio con undici cortometraggi in arrivo da Repubblica Ceca, Paesi Bassi, Italia, Serbia, Cina, Canada, Spagna, Polonia e Svizzera.

Venerdì 11 luglio, il Satiro ospiterà inoltre la sezione “Experimenta”, dedicata a quel genere di cinema che esplora il mezzo audiovideo per sconfinare nel mondo della videoarte. Anche qui due corti, Les animaux vont mieux di Nathan Ghali e Los peces no sueñan, apriranno alla proiezione del documentario Going Underground di Lisa Bosi, che indaga la scena punk bolognese fra gli anni ’70 e ’80. A mezzanotte, poi, si terrà la proiezione del classico dell’horror Day of the Dead di George A. Romero. Experimenta proseguirà sabato 12 luglio con corti sperimentali in arrivo da tutto il mondo, inclusi Perù, Cile, Stati Uniti, Paesi Bassi, Francia e Italia. Sempre sabato, alle 10, si terrà la nuova rassegna dedicata ai più piccoli “Baby Cocai”, per bimbi dai 3 agli 8 anni. Dopo una breve selezione di cortometraggi di animazione i registi di Lucia nella notte Daniele Zen e Vernante Pallotti terranno l’attività “Is There Anybody in the Dark?”, una caccia al tesoro tra buio, luce e scoperta.

Infine, ancora sabato 12 luglio, presso l’Ex Macello di Via Filippini, a partire dalle 21:30 si terranno due performance e una composizione audio-video. Aprirà il lavoro dell’illustratore veronese Giacomo Bagnara realizzato insieme all’animatore Nicholas Bertini con musiche dal vivo di Duck Chagall. Segue la composizione “Doveva centrare il sole” di Barokthegreat, progetto della musicista veronese Leila Gharib, oltre a Sequoyah Tiger. Dalle 22:45 lo schermo sarà, invece, del capolavoro del muto La corazzata Potëmkin di Sergei Eisenstein, sonorizzato dal vivo da un gruppo di musicisti veronesi che improvviseranno insieme per la prima volta.

Per partecipare agli eventi del Bridge Film Festival è necessario pre-tesserarsi sul sito a questo link. Per gli eventi in Dogana di fiume sarà richiesto anche un contributo. Gli studenti universitari, i soci di Corte Dogana, Adige Rafting, Circolo del Cinema al primo ingresso pagheranno solo la tessera.

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