Questa sera, giovedì 26 giugno, prende il via la quarta edizione del Festival Paratod@s, che si svolgerà fino a domenica 6 luglio nell’area verde di Villa 25 a Quinzano. Un festival completamente indipendente e autofinanziato, ormai un appuntamento immancabile dell’estate veronese, che quest’anno celebra i 10 anni del Laboratorio Autogestito Paratod@s, l’associazione che organizza l’evento.

Negli anni il Festival è cresciuto, arricchendosi nell’offerta culturale e di intrattenimento, migliorando la qualità dei dibattiti e degli approfondimenti, aumentando il numero di partecipanti e coinvolgendo sempre più persone nell’organizzazione e nella gestione. È diventato un’occasione di incontro e confronto aperta a tutta la città, o almeno a quella parte determinata a resistere e a non rassegnarsi di fronte alla disumanità delle politiche messe in atto da chi, da troppo tempo, detiene il potere.

Il risultato di tali politiche è sotto gli occhi di tutti: proliferare di guerre, supporto al genocidio del popolo palestinese, distruzione ambientale, impoverimento di sempre più persone, negazione di diritti fondamentali, drammatica carenza di case a prezzi accessibili, sfascio della sanità pubblica, militarizzazione della società, repressione, donne, uomini e bambin* lasciati morire in mare, costruzione di muri e di lager chiamati CPR.

Questi sono i temi che saranno al centro del Festival, un evento che vuole dare voce alle realtà impegnate attivamente nelle lotte su questi fronti. Ci sarà molta musica, dieci dibattiti, laboratori per adulti e bambini, teatro e presentazioni di libri, il tutto accompagnato da una cucina interamente vegetariana e vegana. La pizzeria sarà gestita dai partecipanti del corso pizzaioli Welcome Refugees, una delle realtà che animano Il Paratod@s durante tutto l’anno.

Ogni giorno del Festival sarà occasione per ricordare Moussa Diarra e la sua storia sarà il filo conduttore delle riflessioni di questi undici giorni.

Un programma che spazia fra musica, arte, teatro e dibattiti

Si parte oggi 26 giugno dalle 18 con un concerto NoStop contro tutte le guerre. Diverse band giovanili veronesi (Livree, Edere, Trubee, Iillusion, Bowie, B-Laimm), si esibiranno per urlare il proprio disgusto contro questo puzzle di guerre che ci circonda. Tutto contornato da un live Painting con dei writers (Incorrent, Shopero_o, Plank e Guser).

Il giorno seguente, venerdì 27, ci sarà il primo degli undici dibattiti del Festival: il titolo è “Dallo Stato di Diritto allo Stato di Polizia” e sarà un’occasione per discutere del nuovo DL Sicurezza con l’avvocato Nicola Canestrini, Rossella Puca della “Rete A pieno regime – No dl sicurezza” e Teo Molin Fop di Adl Cobas.

La serata continuerà con un triplo concerto con i No More Parties, I Zipper Blues e The minstr3ls per chiudersi con il DjSet di Dj Kalisia

Sabato 28 alle 16 ci sarà il debutto del primo laboratorio musicale con la rapper marchigiana RAH DEB, un laboratorio in cui l’artista darà lezioni pratiche e teoriche su mondo del mondo del beatmaking.

Alle 18.30 invece sarà il momento del secondo dibattito dal titolo “Troppe persone senza casa, troppe case senza persone” in cui interverranno diverse associazioni nazionali (da Roma, Parma, Brescia e Desenzano) che si occupano del diritto all’abitare. Un’occasione di confronto su un bene necessario come la casa ma diventato inaccessibile a molti

Alle 21 invece si continua con il rap con le artiste La Pazz, Elaine Suarez, Rah Deb e Cal, seguire il tanto atteso concerto degli Assalti Frontali, gruppo storico romano che torna al Festival dopo il grande successo dello scorso anno.

Si continuerà domenica 29 alle 17 con un workshop creativo dell’arte del Diario con Elisa Bonesini, Erica Cardin e Sara Spiazzi.

Alle 17.30 apre il mercato ortofrutticolo con piccoli produttori e artigiani, in collaborazione con la Folaga Rossa. Seguirà un dibattito a tema con l’autrice del libro “Riprendiamoci il cibo! Sovranità e democrazia alimentare. La ricerca di diversità dal seme alla tavola”, Alessandra Piccoli.

La serata si apre con il concerto del gruppo bresciano, ricco di fiati, i Rusty Brass. Il loro live sarà preceduto dall’esibizione del gruppo Lab Normal.

Lunedì 30 giugno si riprende alle 18.30 con il dibattito “Residenza fittizia e permessi di soggiorno a Verona: quanto vale un documento?”, durante il quale interverranno Paratod@s, Circolo Pink, l’Osservatorio Migranti e Avvocati di strada, condividendo le proprie esperienze sul tema.

Alle 21 invece, per restare sul tema, ci sarà lo spettacolo di Alessandro Anderloni in “LO PRIMO TUO REFUGIO – Dante e la Verona cortese nel canto XVII del Paradiso”, ripercorrendo la Verona di un Dante fuggiasco e perseguitato.

Al termine dello spettacolo ci sarà la proiezione del film “Comizi d’amore” di Pierpaolo Pasolini.

Martedì 1 luglio, altro approfondimento con il dibattito dal titolo “Antispecismo e pratiche: perché la consapevolezza è una scelta politica” tema legato anche la scelta, critica e politica, di un Festival che propone un menù completamente vegetariano e con molte cose vegane, compreso il gelato.

Alle 21 invece ci sarà un gradito ritorno, quello di Ascanio Celestini che racconterà e presenterà, dialogando con il pubblico, il suo ultimo libro “Poveri Cristi” edito da Einaudi.

A seguire, la seconda e ultima proiezione cinematografica con il film “Comizi d’amore 2.0” del Collettivo Charta Sporca.

Mercoledì 2 luglio alle 18.30 invece sarà un’occasione per tornare a parlare di Via Villa 12 a Quinzano, durante un’assemblea pubblica aperta a tutti. Sullo stabile in questione, se ne è parlato a molte su giornali, in consiglio comunale dopo che, nell’autunno scorso, varie associazioni hanno deciso di entrare e ripulire l’intero stabile con un’azione forte e dimostrativa che non ha lasciato indifferenti la cittadinanza.

La serata poi continuerà con un triplo concerto (LaCittàDolente,  Kanfora e Senza Palle).

Giovedì 3 luglio invece sarà una giornata Pride con il dibattito organizzato dalla Rete Rainbow Verona e che vede la partecipazione di Mr. Morrison, attivista nigeriano e collegamenti con attivisti e attiviste dalla Siria, dagli Stati Uniti e dalla Danimarca. Il titolo del dibattito sarà “Uno sguardo Queer contro la repressione, Europa, Africa, Asia e America a confronto”

Alle 21.30 inizierà il concerto del gruppo dei C+C=Maxigross, in aperture Le Mans. Venerdì 4 luglio si terrà un dibattito di rilievo internazionale intitolato “Donna, Vita e Libertà, Jn; Jiyan, Azadi”, con la partecipazione dell’europarlamentare Ilaria Salis, delle attiviste iraniane Pegah Moshir Pour e Maysoon Majidi, quest’ultima recentemente assolta dall’accusa di scafismo, e con Aurora D’Agostino, Simone Gavazzi e Razhan Majidi, attiviste impegnate a spezzare le catene dell’oppressione patriarcale, a sfidare i confini imposti dal potere e a rivendicare la dignità negata a milioni di donne, dissidenti e migranti.

Alle 21 concerto dei Peter Kernel, con apertura affidata ai gruppi SoVixen e Maquillage.

Sabato 5 luglio, alle 18.30 penultimo giorno di Festival e terzo dibattito internazionale con gli attivisti e le attiviste del movimento studentesco serbo Sofija Dosen, Darja Ružić che dialogheranno con Bojan Mitrovic e Andrea Oliveri della sollevazione studentesca in Serbia che cerca di dare voce ad una parte di popolo che rimane inascoltato da parte dell’Europa in quello che viene definito il “confine orientale”.

La serata invece prevede il concerto di Zam M. Dembelè, artista maliano come Moussa Diarra, il ragazzo di 26 anni ucciso in stazione da un poliziotto della Polfer nella piazzale della stazione. Il concerto sarà in suo ricordo. Seguirà Dj Set con l’artista Tennessea

L’ultimo giorno di Festival domenica 6 luglio, si aprirà con un laboratorio dedicato ai bambini con Letture con il Kamishibai a cui seguirà un laboratorio artistico “Naturarte”.

Nel pomeriggio, doppio dibattito alle 18:00, organizzato dalla Rete Verona per la Palestina, dal titolo “Il ruolo dell’Italia nell’industria bellica israeliana”, con la partecipazione della giornalista Elisa Brunelli e dell’attivista Raffaele Spiga.

Alle 19.30 si discuterà di ambiente, con un focus sulle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 e la loro insostenibilità ambientale. Interverranno Sandro Campagnola e Giancarlo Gazzola di Mountain Wilderness, Alberto di Monte (APE, Associazione Proletari Escursionisti Milano e CIO, Comitato Insostenibili Olimpiadi), e Marco Bendinelli (APE, Associazione Proletari Escursionisti Brescia e redattore di Radio Onda d’Urto).

Alle 21, concerto finale con i Zambo Super Pizza. A chiudere il Festival Paratod@s25, il Dj Set di Dj Fazo.

Quindi un festival completo, che unisce l’idea di festa, con concerti e artisti di grande rilievo, a un impegno serio nell’approfondire temi complessi come l’antispecismo, il coinvolgimento dell’Italia nel genocidio dei Palestinesi, le rivolte studentesche in Serbia e la repressione dei diritti. Questi e molti altri argomenti fondamentali, affrontati con serietà e consapevolezza.

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