Ieri mattina in Sala Arazzi a Palazzo Barbieri il Circolo del Cinema ha presentato la rassegna Sguardi oltre le mura, evento completamente gratuito e aperto a tutt*, che ha organizzato per il Comune di Verona. La manifestazione si svolgerà al Teatro Ristori dal 20 al 22 maggio e si concluderà il 23 maggio al Cinema Kappadue.

Il programma

Il Circolo del Cinema è il più antico cineclub in Italia e dal 1947 a oggi – settantasette anni di attività ininterrotta – organizza sul territorio veronese rassegne, festival ed eventi legati alla settima arte. Questo progetto riprende lo stesso spirito della Settimana Cinematografica Internazionale, festival organizzato fino agli anni Novanta a Verona durante l’Estate Teatrale Veronese e animato dal fondatore, il professor Barzisa, con la volontà di raggruppare e portare alla città i migliori esordi di registe e registi che hanno partecipato ad importanti festival internazionali come Cannes, Venezia e Toronto. Sguardo oltre le mura, ribaltando l’assunto shakespeariano, vuole appunto portare lo sguardo oltre le mura della città per guardare oltre, raccogliendo opere e autori che arrivano da Spagna, Pakistan, Regno Unito e Stati Uniti.

Un fotogramma tratto da “Las chicas estan bien”

Si comincia lunedì 20 maggio con Joyland, di Saim Sadiq, primo film pakistano che affronta una storia queer, e che ha vinto il Premio della Giuria e la Queer Palm al Festival di Cannes 2022, per poi concludere la serata con I peggiori di tutti, di Lise Akoka e Romane Guéret, ambientato nella banlieue di Boulogne-Sur-Mer, dove un regista arriva per girare il suo ultimo film, selezionando i suoi interpreti tra i giovani della zona più povera e malfamata del quartiere.

Martedì 21, invece, la giornata inizia con Anna, di Marco Amenta, unico film italiano della rassegna, per l’occasione accompagnato dall’attrice protagonista Rose Aste, che la mattina successiva nella sede del Circolo del Cinema in Piazza Santo Spirito 13b incontrerà il pubblico del festival. Concluderà la giornata un film d’animazione, Blind Willow, Sleeping Woman, tratto da alcuni racconti di Haruki Murakami ed esordio del suo regista, Pierre Földes.

Una scena tratta da “Joyland”

L’ultima giornata al Teatro Ristori, mercoledì 22 maggio, partirà con Las Chicas Estàn Bien, di Itsaso Arana, esordio anch’esso per la regista, presentato in concorso al Festival di Karlovy Vary nel 2023, anteprima italiana per Sguardi oltre le mura, seguito poi da Riddle of Fire, di Weston Razzoli, un esordio girato in pellicola 16mm, che che ci trasporta come in una fiaba nel ritratto di un’infanzia ribelle: Hazel, Alice e Jodie sono tre ragazzini che vogliono disperatamente giocare con la nuova console che hanno appena rubato. Per farlo però serve una password, e nel tentativo di ottenerla si imbarcano in una lunga serie di avventure, tra boschi, fiumi, sette misteriose e streghe. Il film è stato presentato al Festival di Cannes 2023 nella sezione Quinzaine des Cinéastes e al Toronto Film Festival 2023 nella sezione Midnight Madness.

La rassegna si concluderà poi il 23 maggio al Cinema Kappadue con una retrospettiva speciale dedicata alla regista britannica Joanna Hogg: gli spettatori potranno vedere i suoi ultimi tre film, The Souvenir, The Souvenir: Parte 2 e The Eternal Daughter, tutti film fortemente influenzati dalla biografia dell’autrice e interpretati dall’amica d’infanzia Tilda Swinton, che per The Eternal Daughter recita due personaggi diversi. In ognuno di questi film Joanna Hogg porta a compimento un’opera di revisione cinematografica della sua vita, dalla giovinezza alla scuola di cinema fino alla maturità.

Tilda Swinton in “The Ethernal Daughter”

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