FIORELLO 1: pronti, via, facciamo che con lo scimmiottamento di Achille Lauro la chiudiamo qui? Che fino a sabato non reggo.

GIOVANI: Greta Zuccoli con i suoi «alberi infiniti» nuovo Ministro per la Transizione Ecologica. Bentornati anche agli Zero Assoluto, veri evergreen (e quindi sottosegretari al MinTransEc) loro.

ORIETTA BERTI: è il 1966, la Fiat ha appena lanciato la 124, c’è il boom economico e siamo tutti felici e fiduciosi nel futuro. Che meraviglia.

FIORELLO 2: le strofe de La solitudine sulla melodia di Bohemian Rhapsody. C’è gente che è finita in un laogai dello Xinjiang per molto meno. Sappilo.

MORRICONE: il tributo al Maestro si applaude sempre.

ALEX SCHWAZER: prendo una pausa dalle battutine perché a questo discorso ci tengo. Così non si fa informazione. Mai. Il “caso Schwazer” è ancora troppo complicato e distante da una verità definitiva per un’ospitata che alla fine sono 5 minuti di riabilitazione a senso unico, palesi fin dall’accoglienza musicale. Senza una singola domanda scomoda. Capisco che gli sviluppi recenti della vicenda abbiano ingolosito Amadeus, ma non la puoi affrontare come Barbara D’Urso, col più scontato dei «chi ti darà indietro i tuoi anni?». Non fa bene a chi ascolta, non fa bene ad Alex e, in ultima, non fa bene nemmeno alla verità. Che spero arrivi presto.

CINQUETTI/LEALI/BELLA: Mi manchi, Non ho l’età, Montagne Verdi e di botto si torna nuovamente ai fulgidi anni ’60. Questa seconda serata è quasi una puntata di Dark. Sic Mundus Creatus Est.

GIRL POWER: Elodie, Laura Pausini, ma anche Malika Ayane. Possiamo dirlo che le nostre ragazze in certe serate non hanno nulla da invidiare ad un bel po’ di super reclamizzate star straniere?

GIGI D’ALESSIO: i più giovani direbbero solo cringe. E comunque avevo ragione ieri sera.

ACHILLE LAURO: «Ho visto lo spirito del mondo, aveva i capelli di Avatar». Semicit.

CANZONI RANDOM (non il concorrente): Bugo, sei già il mio vincitore. Eternauta del suo universo mentale. Lo Stato Sociale, con (queste) canzoni non si fanno le rivoluzioni. La Rappresentante di lista, bravi, punto. Fulminacci ha una canzone bellina, un testo da riascoltare ed è pure un bravo ragazzo. Peccato che il bravo ragazzo abbia già vinto l’anno scorso. Per quelli che fanno brutto su Twitter: si chiama Willie Peyote, non Willy.

FIORELLO 3: più disturbante di lui, ieri sera, solo la prestazione del Milan contro l’Udinese.

Stasera tocca ai duetti e alle cover, che di solito regalano vette di trash ancora inesplorate. Ci conto.

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