Sostenibilità e collaborazione sono i due principi fondamentali di Univr for SDGs. Un’associazione studentesca nata all’Università di Verona nel gennaio del 2022. L’acronimo SDGs indica gli Sustainable Development Goals, ovvero gli obiettivi dello sviluppo sostenibile. L’intento di questa giovane realtà associativa è quello di sensibilizzare gli studenti, e più in generale l’intera comunità universitaria, sul perseguimento dei 17 obiettivi che l’ONU si è prefissato di raggiungere entro il 2030.

«La sostenibilità e ormai un tema davanti agli occhi di tutti – spiega il presidente di Univr for SDGs Francesco Molfese -. La nostra associazione si pone due obiettivi: quello di aiutare l’università a diventare più green, sull’esempio della struttura di Santa Marta, e quello di avvicinare gli studenti al tema della sostenibilità, portando in Ateneo persone che parlino la stessa lingua degli studenti. Vorremmo cercare di coinvolgere più persone possibili con interessi diversi ma la volontà di tutelare l’ambiente in cui si vive».

Il punto di forza dell’associazione è la collaborazione che Univr for SDGs ha instaurato fin da subito con l’Università di Verona, con i referenti dei diversi punti studenteschi e con le altre SDGs universitarie presenti sul territorio italiano. L’intento è quello di lavorare con istituzioni e associazioni a progetti comuni.

Chi sono le SDGs e com’è nata quella veronese

L’associazione è nata nel gennaio del 2022 su ispirazione della Ca’ Foscari for SDGs di Venezia: la prima associazione studentesca ad essersi posta come obiettivo quello di sensibilizzare gli studenti sul tema della sostenibilità e sugli altri punti dell’Agenda 2030 dell’Onu. È stato durante Climathon, evento mondiale sulla sostenibilità svoltosi a Venezia nell’autunno del 2021, che Francesco ha conosciuto la Ca’ Foscari for SDGs. In quell’occasione ha deciso allora di esportare a Verona una realtà associativa simile.

«L’SDGs di Venezia è nata un anno e mezzo fa e altre università in Italia hanno accolto i principi di questa associazione, creando le proprie SDGs – spiega Molfese -. Oggi le SDGs sono in tutto 10 in Italia, ma ne stanno nascendo altre. Siamo tutte in contatto e periodicamente ci sentiamo e ci confrontiamo sulle eventuali criticità da risolvere. Sarebbe bello nel tempo unire tutte le università in questa partecipazione apolitica e coordinare una rete nazionale. Fare in modo che sostenibilità diverse si confrontino e siano presenti in tutte le università».

Il gruppo che compone Univr for SDGs è piuttosto eterogeneo ma con l’interesse comune di condurre una vita sostenibile. Si tratta di 10 studenti di età diverse, che frequentano lauree triennali o magistrali in svariati ambiti: da economia a informatica, da comunicazione a filosofia.

L’associazione è sempre pronta a coinvolgere nuove persone con incontri Zoom e colloqui. Chi si propone ha modo di esprimere la propria opinione su come si potrebbe apportare qualche cambiamento significativo nell’ambito della sostenibilità. Ognuno mette in gioco le proprie abilità e capacità per realizzare i principi di Univr for SDGs.

«L’università è uno dei luoghi più importati in cui si possono sviluppare progetti – afferma Molfese -. Bisogna fare in modo che lo studente non vada solo a lezione e dia esami in modo passivo, ma che viva l’ambiente universitario e sia protagonista dei progetti del proprio ateneo. Abbiamo bisogno di persone che portino nuove idee e innovazione».

I progetti di Univr for SDGs

In due mesi Univr for SDGs ha avuto la possibilità di mettersi in contatto non solo con l’università, ma anche con i referenti dei gruppi studenteschi per realizzare insieme dei progetti.

L’intento non è quello di ideare solo ed esclusivamente progetti nuovi, ma di lavorare sulle iniziative già esistenti, come nel caso del ciclo di incontri Pillole di Sostenibilità, organizzato dall’università. Univr for SDGs vuole sostenere e partecipare ai progetti già avviati dall’Università di Verona e dalle associazioni studentesche, cercando di far cambiare la mentalità dei cittadini, che sono chiamati a cooperare per salvaguardare il pianeta. Cambiare alcune abitudini di tutti i giorni sarà determinante infatti per allentare il cambiamento climatico e per salvaguardare la specie umana.

«Il nostro obiettivo è quello di cercare di collaborare con l’università e di accompagnarla verso la transizione ecologica – spiega Molfese -. Vorremmo vedere assieme all’Ateneo di Verona quali sono le aziende da contattare per attuare questo passo sull’esempio della struttura di Santa Marta».

«Diversi enti ci hanno ascolto in questi primi due mesi e anche l’Università si è dimostrata disponibile a investire sulla sostenibilità. Vorremmo infatti in primis parlare agli studenti ma aprirci poi anche alla città e ai suoi abitanti».

Per Univr for SGDs sostenibilità non è intesa solo in termini energetici ma vuol dire anche solidarietà. L’associazione ha infatti collaborato, nelle due settimane precedenti, con l’Unione degli Universitari (Udu) e con la Gioventù Federalista Europea (Gfe) di Verona nella raccolta di farmaci e beni di prima necessità da distribuire al popolo ucraino.

«Nelle nostre attività future non vorremmo infatti parlare solo di ambiente e sostenibilità – puntualizza Molfese -, ma vorremmo abbracciare anche gli altri obiettivi dell’Agenda 2030 come l’uguaglianza di genere e il problema sociologico della povertà. Vorremmo vedere cosa vuol dire green economy e contattare le aziende che se ne occupano, ma anche i professori e gli influecers che sono attivi in questi campi e che possono parlare ai più giovani».

La sostenibilità e le sue criticità

Le attività sui temi della sostenibilità non mancano nell’Università di Verona, ma Univr for SDGs ha notato la poca partecipazione da parte degli studenti a queste iniziative. Una criticità su cui l’associazione intende lavorare.

«Intendiamo impegnarci nel coinvolgere non solo i docenti, ma soprattutto gli studenti che hanno una sensibilità diversa per la sostenibilità – spiega Molfese -. Noi vogliamo parlare in particolar modo ai più giovani, perché il mondo è nelle loro mani. Non è da qui a un anno che cambieranno le cose. I nostri obiettivi non si possono sviluppare in poco tempo».

Univr for SDGs vuole essere dunque una realtà presente sul territorio. L’obiettivo è quello tramandare da studente a studente il lavoro che si sta svolgendo, continuando a collaborare con le associazioni, i professori e chiunque abbia la voglia di mettersi in gioco e attivarsi per il proprio pianeta.

«Vogliamo fare in modo che il lavoro che stiamo facendo ora venga poi portato avanti – dice Molfese -, perché è nostra responsabilità il mondo in cui viviamo e quindi il suo cambiamento: se si cambia la mentalità qualcosa si può ancora fare».

Le prossime iniziative

Univr for SDGs è stata coinvolta nel Clean Up Day. Un evento organizzato da Eco Spiracy, in collaborazione anche con ESN Verona. L’iniziativa prevede la raccolta dei rifiuti abbandonati nel Parco Bosco Buri questa domenica. Un’azione di sostenibilità e di tutela degli spazi verdi di Verona, volta a preservare la biodiversità di un ecosistema minacciato dai rifiuti urbani. Il ritrovo è previsto alle 10 nel parcheggio adiacente all’area verde in Via Brazze 10. La partecipazione è aperta a tutti. Basterà essere muniti di mascherina e portare il pranzo al sacco se si desidererà poi fermarsi in riva al fiume per un pic-nic.

La locandina dell’evento.

©️ RIPRODUZIONE RISERVATA