Veneto, elezioni regionali: Giovanni Manildo candidato per il centrosinistra
Elezioni regionali in Veneto: sarà Giovanni Manildo il candidato della coalizione di centrosinistra. Articolo uscito su Vez.News, partner di Heraldo.

Elezioni regionali in Veneto: sarà Giovanni Manildo il candidato della coalizione di centrosinistra. Articolo uscito su Vez.News, partner di Heraldo.
Elezioni regionali Veneto, è Giovanni Manildo il candidato della coalizione di centrosinistra. Il nome dell’avvocato ed ex sindaco di Treviso, che circolava da alcune settimane, è stato ufficializzato il 9 luglio dalla coalizione formata da Partito Democratico, Alleanza Verdi Sinistra, Movimento 5 Stelle, Veneto che Vogliamo, la Rete delle Civiche Progressiste, +Europa, Volt Europa, Partito Socialista Italiano e Movimento Socialista Liberale.
Esponente della sinistra cattolica, Manildo nel 2013 divenne sindaco di Treviso battendo il leghista Giancarlo Gentilini, portando per la prima e unica volta il centrosinistra a governare il capoluogo della Marca. Non si conosce ancora la data delle elezioni regionali 2025, che si svolgeranno in autunno e con la certezza che lo sfidante di Manildo non sarà Luca Zaia, a causa della legge che impedisce il terzo mandato per i presidenti di regione (per Zaia in realtà sarebbe il quarto, ma la legge non si applica retroattivamente).
La coalizione definisce l’avvocato una figura radicata e riconosciuta per il suo profilo professionale e la sua sensibilità sociale e ambientale, in grado di rappresentare lo spirito con cui il centrosinistra ha voluto costruire il proprio progetto: largo, aperto, plurale, capace di unire forze politiche e istanze civiche, visioni e territori.
«Giovanni Manildo – dichiara la coalizione – è un amministratore capace e innovativo, una figura autorevole e credibile, in grado di parlare a tutto l’elettorato veneto. Con lui vogliamo proporre un nuovo progetto al Veneto: un’alternativa vera alla destra, dopo trent’anni di governo ininterrotto».
«Le priorità che siamo chiamati oggi a interpretare – conclude la nota – sono il rilancio della sanità pubblica, le politiche per i giovani, l’emergenza abitativa, il lavoro, l’ambiente, la cultura, la competitività e lo sviluppo della Regione. Con Giovanni Manildo candidiamo una persona che ha saputo unire, ascoltare, innovare, e che saprà farlo ancora di più parlando alla società della nostra terra, senza barriere. Una persona che saprà interpretare la voglia di riscatto di un Veneto che ha bisogno di futuro».
«Mi candido alla presidenza della Regione Veneto perché credo nella possibilità reale di un cambiamento. Perché dopo troppi anni in cui il destino della nostra terra è stato affidato a un uomo solo al comando, è il momento di aprire una nuova stagione. Una stagione fondata sull’ascolto, sull’unità, sulla forza delle differenze. Oggi più che mai, il Veneto ha bisogno di visione e di ambizione. E io sono pronto a metterci la faccia, l’impegno, il cuore». È la prima dichiarazione di Manildo da candidato del centrosinistra, diffusa la mattina del 10 luglio.
Manildo, 55 anni, si definisce avvocato esperto di comunità energetiche, e ringrazia “la più ampia coalizione di centrosinistra mai costruita in Veneto”: «Un’alleanza larga, plurale, che nasce da un lungo lavoro di confronto, e che ringrazio in tutte le sue componenti: Partito Democratico, Alleanza Verdi Sinistra, Movimento 5 Stelle, Veneto che Vogliamo, Il Veneto Vale, +Europa, Volt Europa, Partito Socialista Italiano e Movimento Socialista Liberale. Nella speranza che possa rafforzarsi ancora».
«Ho accettato questa sfida – prosegue Manildo – perché è il momento giusto. Perché sento crescere, in tanti luoghi, in tante persone, una domanda forte di voltare pagina. Dopo 30 anni di potere del centrodestra, si apre una fase nuova: fondativa, costituente. Serve coraggio, serve sintesi, serve una politica che sappia federare e includere, non dividere. Serve una Politica che sappia ascoltare e parlare alle persone, una Politica che sappia riconquistare la fiducia delle persone, una Politica che non si limiti a cercare il consenso immediato, ma che sia in grado di aggregare idee per costruire un progetto a lungo termine, una Politica che non si limiti a urlare Slogan spesso contro qualcosa o qualcuno, ma che sia costruttiva, concreta e che sappia essere al fianco di ciascuno. Il mio cammino personale e politico mi ha insegnato che solo unendo si può vincere. Che le fragilità non vanno nascoste, ma riconosciute. E che è da lì che può nascere un progetto più solido, più giusto, più duraturo per tutti. Oggi il Veneto ha bisogno proprio di questo: di un metodo nuovo, partecipativo, inclusivo».
Per Manildo il tempo dell’accentramento è finito: «Il centrodestra è in crisi perché cerca un nuovo monarca a cui passare la corona. Ma i veneti non vogliono un altro re. Vogliono essere ascoltati, riconosciuti, coinvolti. Il Veneto ha energie straordinarie – nei territori, nelle imprese, nel mondo del lavoro, nella scuola, nella sanità, nelle famiglie – che vanno rimesse in circolo. Non c’è sviluppo se non c’è partecipazione».
«Oggi le fragilità non vivono solo ai margini – prosegue il candidato –. Sono diventate trasversali e sono più di quante si pensi. Tocchiamo con mano un’economia più debole con un futuro meno saldo, territori più vulnerabili, famiglie incerte, giovani in crisi di futuro, anziani meno sereni. Non riconoscere tutto questo sarebbe un errore. Investire su queste fragilità è la strada per andare più lontano, tutti insieme: trasformandole in opportunità di ripensamento e slancio rinnovato. Perché una comunità cresce davvero solo se nessuno resta indietro e l’unico modo è occuparsene insieme».
La campagna elettorale partirà con un viaggio in tutto il Veneto, nel “Veneto reale e profondo”: un percorso di ascolto che toccherà tutte le province. «Incontrerò lavoratori, imprese, amministratori, realtà sociali e sanitarie. Voglio guardare negli occhi le persone, ascoltare le loro storie. È da lì che costruiremo insieme il programma di governo. Per restituire al Veneto ciò che gli è mancato troppo a lungo: fiducia, visione, concretezza, futuro» conclude Manildo.
Articolo uscito su Vez.News, partner di Heraldo.
(C) RIPRODUZIONE RISERVATA