Verona vanta una straordinaria tradizione di Cineforum attivi da decenni, radicati nelle parrocchie, nei cinema di quartiere e nelle associazioni: una realtà che coinvolge oltre 10.000 tesserati ogni anno. In un’epoca dominata da streaming e visioni solitarie, le sale dei cineforum mantengono un valore insostituibile. Offrono un rito collettivo, atmosfera intima, luci soffuse, silenzio raccolto e poi un intenso scambio di riflessioni alla fine della proiezione. Il cineforum non è solo intrattenimento, ma un’occasione di crescita: i film selezionati, spesso provenienti da festival nazionali e internazionali, trattano tematiche sociali, etiche, politiche.

“IL” cineforum di Verona

Il cineforum che a Verona vanta il maggior numero di tesserati è il Charlie Chaplin-Pindemonte. Giunto alla sua 60esima edizione, il Cineforum Pindemonte rappresenta un raro esempio di socialità culturale autentica, in un’epoca di frenesia e individualismo. Questa esperienza lenta e condivisa acquista un valore ancora più profondo, perché non solo educa al cinema, ma anche all’ascolto e alla presenza; riunisce persone che altrimenti non si incontrerebbero, crea legami, rinsalda appartenenze. È, a tutti gli effetti, un bene comune che Verona ha saputo custodire e che merita di essere sostenuto, soprattutto attraverso la partecipazione e il tesseramento.

Il logo del cineforum Charlie Chaplin – Pindemonte

Lucia Botturi, responsabile dell’organizzazione e in particolar modo della selezione delle pellicole del Cineforum Charlie Chaplin-Pindemonte, sottolinea come «in un tempo dominato dalle visioni individuali su piattaforme digitali, il cineforum resiste come spazio vivo e necessario di incontro e condivisione». «Il film», continua Botturi, «in questo contesto è un pretesto e uno strumento: apre la strada al dialogo, allo scambio di idee, alla riflessione collettiva. Il Cineforum Charlie Chaplin-Pindemonte nelle quattro sale di proiezione: Pindemonte, Fiume, K2 e Diamante, offre un valore educativo e civico, invita all’ascolto dell’altro, al confronto rispettoso, alla costruzione di uno sguardo critico».

È una palestra di cittadinanza, dove il pensiero si affina e le differenze non sono ostacolo, ma occasione di arricchimento. Dal prossimo anno il Cineforum Pindemonte intende aprire il tesseramento anche ai giovani minorenni che abbiano compiuto 16 anni, allo scopo di offrire la possibilità di assistere alle proiezioni che rappresentano preziosi momenti di riflessione e di discussione, spesso guidate da moderatori, esperti o semplici appassionati. In un contesto sociale che spesso soffre di frammentazione, solitudine e mancanza di dialogo, il cineforum rappresenta, una risposta semplice ma potente. «Questa estate», conclude Botturi, «sarà possibile assistere fino al 25 settembre a tutti i film italiani ed europei (compresi i film inglesi) a soli 3,50 euro, avendo aderito ad un progetto Ministeriale chiamato Cinema Revolution».

Lucia Botturi

Con circa 30 proiezioni all’anno, ricordiamo altri cineforum cittadini, come Circolo del Cinema, Cinema Alcione, Cinema Santa Teresa, Cinema San Massimo, Cinema Stimmate, Circolo Tombetta, che – come il Cineforum Pindemonte – portano alla luce temi importanti: diritti umani, ambiente, migrazioni, diseguaglianze, memoria e lo fanno in modo accessibile e coinvolgente.

Il focus “africano”

A conclusione si vuole ricordare l’importante rassegna rappresentata dal Festival del Cinema Africano che da circa quarant’anni costituisce un ponte culturale tra l’Europa e l’Africa. Nato nel 1981, grazie all’impegno di un gruppo di missionari comboniani educatori e appassionati di cinema, è considerato oggi il più antico festival europeo interamente dedicato al cinema africano. Un primato silenzioso ma significativo, che racconta una storia di dialogo interculturale, visione artistica e impegno sociale, dedicata alle voci africane, spesso ignorate dai circuiti cinematografici ufficiali.

Oggi, dopo oltre quattro decenni, il Festival continua a essere un punto di riferimento non solo per gli appassionati di cinema, ma anche per chi crede nella potenza delle immagini come strumento di conoscenza reciproca. Ogni anno, a novembre, Verona diventa teatro di proiezioni, incontri con autori, dibattiti e laboratori che coinvolgono scuole, associazioni e cittadini. Il festival propone film d’autore, documentari, cortometraggi e opere prime provenienti da tutto il continente africano, con una particolare attenzione ai temi sociali, politici e culturali che attraversano le società africane contemporanee. Verona, spesso percepita come città classica e conservatrice, ospita dunque una delle realtà più vivaci e coraggiose del panorama culturale europeo.

Il Festival del Cinema Africano di Verona non è soltanto un evento, ma un gesto politico e culturale che, anno dopo anno, rinnova la possibilità di incontro e comprensione tra mondi diversi.

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