Dal 15 al 28 febbraio a Verona la musica barocca diventa pop. Succederà grazie all’impegno del Teatro Ristori e di Fondazione Cariverona, che organizzano sette spettacoli e otto eventi collaterali nell’ambito della rassegna Baroque Festival.

Sono previsti grandi ritorni di artisti come Jordi Savall e Accademia Bizantina così come nuove proposte di livello internazionale come Federico Guglielmo, violinista barocco e direttore d’orchestra. Una menzione speciale per giovani talenti già affermati, come il violinista bolzanino Julian Kainrath.

Il Festival sarà anche l’occasione per valorizzare progetti artistici trasversali e innovativi, come l’incontro tra Paolo Fresu e i Virtuosi Italiani, una collaborazione tra lo spirito della musica barocca e quello del jazz. Altra data imperdibile con Phénix, della compagnia francese Kafig, ultima creazione di Mourad Merzouki per uno spettacolo che unirà danza, viola da gamba e musica elettronica.

La manifestazione, ideata dal Direttore artistico del Teatro Ristori Alberto Martini, è realizzata grazie ad importanti partner della città di Verona come la Società Letteraria, l’Atelier Garilli, Italy Sotheby’s International Realty, il Circolo del Cinema e la Feltrinelli.

Alessandro Mazzucco, presidente della Fondazione Cariverona, ha aperto la conferenza stampa di lunedì 14 gennaio, affermando:

«La seconda edizione del Ristori Baroque Festival conferma la volontà del Teatro di porsi come promotore di cultura, attraverso forme sempre più innovative e attrattive» ha affermato Alessandro Mazzucco, presidente della Fondazione Cariverona, in apertura di conferenza stampa di presentazione. «Si avrà una particolare attenzione alle giovani generazioni e grazie alla partecipazione di importanti artisti internazionali ma anche iniziative collaterali, il Teatro continua a perseguire quindi l’obiettivo di creare un dialogo culturale proficuo con la cittadinanza, evidenziando così il proprio animo divulgativo e collaborativo con il territorio, anche nella forma di festival musicale.»

Il Festival Barocco sarà un concentrato di musica che dal palcoscenico del Ristori e dal suggestivo spazio di San Pietro in Monastero si allargherà̀ alla città, arricchito da otto appuntamenti collaterali off in diverse location cittadine. Queste si dislocheranno in diversi luoghi della città, iniziando dalla Società Letteraria di Verona che ospiterà la presentazione del Ristori Baroque Festival, un dialogo con Jordi Savall sull’epoca musicale barocca (15 febbraio. Ore 18:30).

La libreria La Feltrinelli di Via Quattro Spade ospiterà la presentazione del libro “Sebastian” di Cesare Picco: un Bach inedito, una storia in cui l’amicizia e la musica si mescolano con la magia (16 febbraio. Ore 18:30). Il giorno successivo (17 febbraio. Ore 17:00) l’Atelier Elisabetta Garilli proporrà l’iniziativa Scopriamo il Teatro, dedicato ai più piccoli, e permetterà ai giovani spettatori di partecipare alle prove aperte di due appuntamenti e, a seguire, di cimentarsi in un laboratorio dedicato. Altro tipo di esplorazione, in questo caso alla scoperta della Verona Barocca del Seicento, le domeniche del 18 e 25 febbraio (ore 10.00) passeggiando nella visita guidata dei luoghi barocchi della città di Verona con A – Guide.

L’aperitivo per riscoprire il Barocco in chiave pop, Baro-que?, si svolgerà a Palazzo Castellani di Sermeti, sede veronese di Italy Sotheby’s International Realty (22 febbraio alle ore 19 in Corso Castelvecchio 25). Un appuntamento che vedrà la speciale partecipazione di Elsa Electric Violinist e permetterà di riscoprire la sfarzosità del Barocco attraverso un momento musicale e conviviale. Ultimo appuntamento off con la proiezione del film Le relazioni pericolose di Stephen Frears. In collaborazione con il Circolo del Cinema, la pellicola è l’emblema dell’epoca barocca fatta di intrighi e battaglie d’amore (24 febbraio, ore 20.30 al Teatro Ristori).

Un momento della conferenza stampa di presentazione del Festival: da sinistra a destra Manfredi, Martini e Mazzucco

«Alla prima edizione hanno partecipato 3500 persone», ha commentato Filippo Manfredi, direttore Generale Fondazione Cariverona e Consigliere Delegato Teatro Ristori. «In quel caso la durata é stata di un mese per 11 spettacoli concertistici e 10 cosiddetti off. A questi ultimi i partecipanti sono stati 1200. Speriamo di ripetere in questa edizione quei numeri e, perché no, migliorarli». Alberto Martini, Direttore Artistico Teatro Ristori di Verona, ha spiegato: «Il programma di questa seconda edizione è ricco di diversi generi musicali e di forme artistiche: dal concerto strumentale allo spettacolo di danza, capace di unire la musica barocca e il suono soave di una viola da gamba all’hip hop; dalle geniali Variazioni Goldberg di Bach, al linguaggio del jazz molto vicino in tanti aspetti alla musica del Sei e Settecento. Un insieme di culture e di stili trasfigurati in un’arte che è capace di inclusione sociale e di compatibilità simbolica delle differenze e, perciò, ancora oggi, buona da pensare, da eseguire e da ascoltare in un vero e proprio rituale collettivo.»

Nuovi abbonamenti e vendita dei biglietti singoli (biglietteria aperta martedì e giovedì dalle 10 alle 12:30; mercoledì e venerdì dalle 16 alle 19:30 – Via Teatro Ristori, 7 a Verona) disponibili anche online (www.teatroristori.org/biglietteria) e al punto vendita BoxOffice di Via Pallone, 16. Maggiori informazioni sul sito www.teatroristori.org

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