Si è conclusa la decima edizione del Bridge Film Festival, ed è stato il film Apolonia, Apolonia della regista danese Lea Glob ad aggiudicarsi il premio Cocai d’Oro al miglior medio o lungometraggio.

Il film, già vincitore dell’importante International Documentary Film Festival Amsterdam, presentato al Bridge in anteprima regionale, racconta la vita della pittrice Apolonia Sokol, fra il teatro il Parigi e gli incontri con artisti e attivisti politici.

Vince la dichiarazione d’amore per l’arte

Nella sua motivazione, la giuria, composta dall’autrice Elisa del Mese, dal visual artist Maotik, dalla critica cinematografica Alice Cucchetti, dal regista Stefano Collizzolli e dal compositore di colonne sonore Maximilien Zaganelli, ha definito il film «una dichiarazione per la vita anche quando mancano tutte le risposte, è una dichiarazione d’amore per l’arte che non smette mai di fare le domande, ma soprattutto ci ricorda che la vita e l’arte non potrebbero mai sopravvivere l’una senza l’altra».

Disco Boy di Giacomo Abbruzzese, già vincitore dell’Orso d’argento alla Berlinale per la migliore fotografia, ha ottenuto invece la menzione speciale e il premio del pubblico. «Ringrazio il pubblico di Verona per il calore e l’accoglienza, lunga vita al Bridge Film festival!», ha commentato Abbruzzese.

Giacomo Abbruzzese. Foto di Chiara Fogliatti

Infine, la giuria di universitari, composta dagli studenti Jacopo Bianchini, Francesca Moschetta, Andrea Rossini e Mattia Stefani, ha consegnato il Cocai d’Argento al corto d’animazione Nun or Never! della regista finlandese Heta Jäälinoja, in quanto «film che parla di sogni e di ruoli, e di come questi impediscano di essere allo stesso tempo ciò che si deve e ciò che si vuole.

Questo è un tema universale che tocca chiunque, ma che nel film con l’ironia dell’animazione e l’utilizzo del sonoro assume una cifra giocosa senza tralasciare la propria profondità».

Dieci anni di Bridge Film Festival

«Siamo molto contenti di questa decima edizione del Bridge Film Festival» ha commentato la direttrice artistica Ginevra Gadioli. «Oltre al ruolo del Bridge Film Festival nella scena cinematografica della zona, conferma l’interesse del pubblico veronese per il cinema e la cultura in generale. Ci teniamo a ringraziare tutti i soci dell’associazione Diplomart e soprattutto i volontari che mettono a disposizione il loro tempo e le loro competenze per la riuscita del festival».

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