Il mercato italiano dell’auto elettrica BEV nel 2023 conferma la situazione di stallo in cui si trova da più di tre anni.

Nel periodo gennaio-dicembre 2023 le immatricolazioni di auto elettriche sono state 66.276, il 4,22% del totale auto vendute, contro le 49.053 del 2022 e le 67.264 del 2021 quando la percentuale sul totale è stata del 4.60%. Praticamente nessuna variazione in tre anni.

Nello stesso periodo le vendite totale di auto sono aumentate di 110 mila unità pari al 7%, confermando la preferenza italiana per i combustibili fossili.

Motus E nuove immatricolazioni auto Italia 2021/22/23

Il parco circolante BEV italiano si attesta ora a 220.188 unità, sotto l’1% del parco auto circolante totale .

Confronto con l’Europa

Tra i grandi Paesi del Vecchio Continente, l’Italia è l’unico dove la mobilità elettrica fatica a decollare: le  immatricolazioni full electric BEV nel periodo gennaio-novembre 2023 (dato più recente disponibile per il confronto) in Germania sono state 8 volte quelle italiane, 5 volte nel Regno Unito, in Francia 4.5 volte.

Motus E confronto vendita BEV con i principali paesi europei

Il differente comportamento è amplificato se si considera la quota di mercato delle auto elettriche nei diversi Paesi: Francia 16,4%, Germania 18,1%, Italia 4,1%, Spagna 5,6%,Regno Unito 16,3%. Mediamente in Europa un’auto su sei vendute è elettrica mentre in Italia una su venti.

Nel resto del mondo

BloombergENF , Vendite mondiali di auto dal 2015

L’anomalia italiana è ancora più evidente se la si confronta con il resto del mondo. BloombergNEF, in un factbook  appena pubblicato, ha segnalato che le vendite mondiali di auto con motori a combustione interna (Internal Combustion Engine ICE) hanno toccato il loro massimo nel 2017 e stanno manifestando un declino strutturale a lungo termine.

Nel 2022, le vendite di auto ICE sono scese a 59 milioni, in calo del 5% rispetto al 2021 e del 29% in confronto al 2017.

Probabilmente il fronte dei petrolieri che negoziavano alla COP28 a Dubai disponevano di questi dati che compromettono i loro business.

Trend decisamente opposto per le BEV. Nei primi 6 mesi del 2023, le nuove auto elettriche commercializzate in tutto il mondo sono state circa 5,7 milioni, il 35% in più rispetto allo stesso periodo del 2022, arrivando a rappresentare il 15% del mercato complessivo.

BloombergENF , Vendite mondiali di auto elettriche dal 2015

Al momento nel mondo circolano 41 milioni circa di vetture a batteria, di cui 29 milioni elettriche “pure” BEV e le altre ibride plug-in PHEV.

Come in tutti i mercati emergenti la crescita delle elettriche è disomogenea: Cina, USA, Germania, Francia e UK sono i principali leader altri seguono a distanza, l’Italia appare ferma.

Da segnalare, parlando di leadership, che nel quarto trimestre 2023  le vendite del colosso cinese  BYD”Build Your Dreams”  hanno per la prima volta sorpassato quelle dell’ormai mitico leader americano Tesla.

BloombergENF , quote di mercato auto elettriche (BEV e PHEV) dal 2017nei diversi Paesi

Dal ministro Urso cambio di strategia?

Appare chiaro che in Italia qualcosa non sta funzionando e il sistema di incentivazione pubblico, dove  contemporaneamente si incentivano le auto elettriche e quelle a combustione ICE (fascia di emissione 61-135 g/km di CO2) è al centro dell’attenzione.   

«L’Italia è l’unico dei grandi Paesi europei a incentivare l’acquisto di auto endotermiche benzina, diesel, gpl, ect.», ha spiegato Francesco Naso segretario di Motus-E «di fatto dirottando l’interesse degli utenti verso le auto tradizionali.» 

Significativo il fatto che, al 31 dicembre, ultimo giorno utile per le richieste dell’anno 2023, sul sito dell’Ecobonus risultavano esauriti solamente i fondi destinati alle auto e motocicli ICE mentre sono rimaste inutilizzate buona parte delle risorse per auto elettriche e ibride plug-in. Lo stesso fenomeno era accaduto nel 2022.  

Per il 2024 il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso ha annunciato alla stampa un nuovo schema di incentivazione che dovrebbe supportare la strategia del governo in materia. Fra le principali novità anticipate dal ministro:

  • per il 2024 al tradizionale plafond di 610 milioni verranno aggiunti i 320 milioni avanzati nel 2022;
  • tetto massimo degli incentivi portato a 13.750 euro contro gli attuali 5.000; favorendo le famiglie con ISEE sotto 30.000 euro e la rottamazione delle vetture più vecchie (Euro 0, 1 e 2);
  • maggiori fondi per le auto ICE (benzina, diesel, gpl, metano, full e mild-hybrid) Euro 6 e per i veicoli prodotti in Italia: le auto che, secondo il ministro, sono favorite dagli italiani.

Oggetto del dibattitto sono gli incentivi alle auto ICE: perché incentivarle se sono inquinanti e di vecchia tecnologia? Solo successivamente ad un incontro del Tavolo Automotive, convocato dal ministro per il 1 febbraio 2024, si conosceranno i contenuti del nuovo decreto ministeriale DPCM, i fondi effettivamente stanziati e soprattutto la loro ripartizione fra mobilità elettrica e tradizionale. Si saprà quindi se l’Italia avrà deciso di cambiare strategia o continuerà a rimanere ai margini della transizione elettrica nella mobilità.

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