È ormai agli sgoccioli il countdown per la terza edizione del TEDxVerona, previsto nel weekend del 13 e 14 maggio, presso il Palazzo della Gran Guardia, in piazza Bra, nel cuore della città.

Una delle particolarità del TEDxVerona è la giornata del sabato, più dinamica e interattiva e dedicata a laboratori, workshop pratici, tavole rotonde. Un’occasione per approfondire grandi temi dell’attualità e potersi mettere in gioco.

Unico in Italia e tra i pochissimi in Europa con questo format, TEDxVerona dedica un’intera giornata, dalle 10 alle 18.15 di sabato 13, a laboratori di natura più pratica. Un evento in cui lo slogan “idee che meritano di essere diffuse” prende forma attraverso relatori e ospiti che entrano in connessione diretta, all’insegna dello scambio, del networking e della dinamicità.

Dibattito su attualità e società

La discussione verterà su temi d’attualità, suddivisi in cinque “shape”, cinque macroaree denominate Future & Innovation, Sustainability & Mobility, Diversity & Inclusion, Design & Creativity, People & Culture. Questo ampliamento del format è stato introdotto nell’edizione 2017 di TEDxVerona, venendo poi citato anche al TED Fest di New York.

Foto di TEDxVerona Team Press

L’occasione per interagire e partecipare a ventuno Lab con più di 60 relatori è unica, con la possibilità di dialogare con esperti, professionisti di settore ed imprenditori, stimolando e favorendo il networking. 

Abbiamo parlato di quanto ci aspetta sabato e non solo con Matteo Guidotto, responsabile del team LABday di TEDxVerona, in vista di quella che sarà un’esperienza diversa dai talk frontali, con l’opportunità di imparare e costruire qualcosa grazie a speaker e trainer dei vari temi. Gli ospiti potranno, infatti, frequentare liberamente tutti i lab, senza prenotazione. Alcuni saranno a numero chiuso per la miglior riuscita del laboratorio stesso (qui varrà l’ordine di arrivo), ma l’idea alla base della giornata è consentire a tutti di fare un percorso differente, ricevendo diversi spunti e facendosi attrarre dalle situazioni.

Guidotto, innanzitutto cosa si aspetta da quest’edizione?

«Mi aspetto un’atmosfera calda. In presenza manchiamo dal 2019 e l’attesa è molta. Verona già di suo non pullula di eventi, tanto più che parlino di innovazione. Ci vediamo quindi come un punto di riferimento e dato ciò sentiamo anche un certo senso di responsabilità.

Visti anche e soprattutto i noti motivi sanitari non sono state molte le occasioni di questo tipo nell’ultimo periodo. L’evento è un richiamo per la comunità veronese ma non solo, dai dati che abbiamo l’interesse per il TEDx Verona coinvolge persone provenienti da tutta Italia.»

La giornata del sabato è quella che più la riguarda, essendo lei responsabile del team LABday. Ce ne parli un po’.

«Guardando le attività che proporremo, siamo molto soddisfatti in merito al programma che abbiamo preparato per il 13 maggio. Ripartire rappresentava già di per sé una sfida, in più abbiamo aumentato il numero di workshop e di relatori.

Foto di TEDxVerona Team Press

 Ci aspettiamo che venga compresa l’idea con cui abbiamo messo a punto il tutto. Abbiamo voluto creare un qualcosa dove le persone si sentano immerse nelle tematiche trattate, strettamente attuali e soggette al cambiamento in ogni momento. Noi vogliamo dare gli strumenti per comprendere questi processi e maneggiarli con più serenità e consapevolezza.»

Come avete operato e quali criteri avete seguito per il “reclutamento” dei vari speaker?

«L’organizzazione dei laboratori (che saranno ben ventuno) è stata divisa equamente tra i vari membri del team. In totale spirito volontaristico, proprio dell’intera struttura del TEDxVerona, ognuno ha avuto la libertà di andare a disegnare che cos’era per lui o per lei quel tema. Ciò ha reso possibile che ogni laboratorio rispecchierà un po’ le persone che lo hanno “costruito”, e questa è una cosa molto bella.

Ognuno ha potuto accentuare a modo suo un lavoro che comunque rimane nell’insieme un prodotto collettivo, ma poter attribuire ad ogni singolo membro del nostro gruppo un “pezzo” di questo evento è un valore aggiunto che ci fa piacere, a maggior ragione per un sistema che opera come detto su base volontaria.»

Il format del sabato offre un’interazione maggiore rispetto al TED classico. Come si deve porre lo spettatore, “partecipante” nel vero senso della parola, in vista di questo tipo di esperienza?

Foto di TEDxVerona Team Press

«Ognuno potrà essere esattamente quello che vuole. Infatti, io credo che la cosa bella di questo format, rispetto ad altre occasioni di questo genere, sia il fatto che chi partecipa può decidere come costruirsi la giornata.

Non c’è un percorso preimpostato, chi vorrà mettersi in gioco potrà frequentare i laboratori più esperienziali, allo stesso tempo anche in questa giornata si potrà “semplicemente” assistere ed ascoltare.

 Il format da questo punto di vista è estremamente democratico e inclusivo, e al termine della giornata ogni persona avrà costruito il proprio percorso, unico e diverso da tutti gli altri.»

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