Il primo atto significativo della nuova Giunta Comunale è stato la dichiarazione di Emergenza Climatica per Verona: un documento di alcune pagine, approvato lo scorso 3 agosto, che riassume le linee di indirizzo con cui il sindaco, Damiano Tommasi, vuole affrontare la Transizione Ecologica della città.

La dichiarazione contiene molti importanti elementi di novità che caratterizzeranno l’azione della nuova Amministrazione cittadina.

In essa si legge: “La lotta ai cambiamenti climatici avrà un ruolo prioritario e trasversale nell’agenda dell’Amministrazione Comunale di Verona, in ogni azione amministrativa o iniziativa si terrà conto degli effetti che questa comporta sul clima”. In pratica tutte le attività comunali saranno coinvolte.

Non ci sarà più un intervento generico e separato di un assessorato “all’ambiente”, ma tutti saranno chiamati a fare la loro parte in modo coordinato e trasversale: dalle istituzioni alle imprese, dalle categorie economiche ai singoli cittadini, in un processo di cambiamento generalizzato chiamato Transizione Ecologica.

Per la prima volta a Verona l’Amministrazione afferma ufficialmente che “rimandare la lotta ai cambiamenti climatici o fissare obiettivi insufficienti di riduzione delle emissioni climalteranti, costituisce un atto di ingiustizia verso gli attuali cittadini più giovani, i paesi più vulnerabili, le popolazioni più povere, le future generazioni”.

Non si può non notare come la premessa al documento sia la condivisione ufficiale dell’allarme lanciato dalla comunità scientifica internazionale sui cambiamenti climatici. Il riferimento in particolare è all’ultimo rapporto dell’IPCC (International Panel Climate Change) dove si afferma che: “È stata l’attività umana a causare l’aumento di temperature atmosferiche, terrestri e oceaniche. Il riscaldamento della terra sta accelerando più di quanto molti si aspettassero, raggiungendo più frequentemente soglie di tolleranza critiche per l’agricoltura e la salute” occorre agire urgentemente altrimenti “limitare il riscaldamento della superficie della Terra a circa 1,5°C o addirittura 2°C sarà un obiettivo fuori da ogni portata”.

Degna di nota è inoltre l’enfasi sulla necessità di informare i cittadini, con tecnici ed esperti di settore, sulle cause dell’Emergenza climatica, avvertirli dei rischi e delle vulnerabilità del territorio, sensibilizzarli verso comportamenti responsabili e sostenibili, renderli partecipi delle misure di contrasto/adattamento che L’Amministrazione Comunale intenderà realizzare.

Inoltre nella delibera si legge anche “Le azioni di tutela dell’ambiente e di contrasto all’emergenza climatica avverranno in particolare nei settori della pianificazione urbana, nella mobilità, nella costruzione e gestione degli edifici, nella gestione energetica cittadina” sviluppando “un dialogo istituzionale con gli stakeholders del territorio, con gli enti governativi e non governativi nazionali e regionali”.

L’assessore all’Ambiente e alla Transizione ecologica Tommaso Ferrari parla in questo video dell’impegno più importante: «Tempo 200 giorni e sarà pronto il primo Piano strategico di transizione ecologica, lo strumento che dettaglierà obiettivi da perseguire e realizzare, i tempi delle misure programmate e i relativi costi. Il piano, le cui linee di indirizzo saranno illustrate in Consiglio comunale per un’adesione più corale possibile, è fondamentale anche per concorrere a finanziamenti locali, nazionali ed europei, con l’obiettivo di fare di Verona una città non solo più sostenibile, ma anche più competitiva e attrattiva».

Ferrari conclude:

«Quella dell’emergenza climatica è una sfida che non possiamo vincere da soli, così come la transizione ecologica è un processo che deve includere tutta la città, da singoli cittadini alle istituzioni, dalle imprese alle categorie economiche. Un impegno per le future generazioni, perché una città che punta sulla transizione ecologica diventa più attrattiva per gli investitori e quindi più competitiva. Ci siamo dati tempi stretti, vista l’urgenza del tema, 200 giorni per redigere il piano e diventare operativi. A settembre porteremo l’atto di indirizzo all’esame del Consiglio comunale, per una condivisione più corale possibile».

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