L’Ucraina all’inizio dell’attuale conflitto con la Russia aveva 15 reattori nucleari funzionanti che generavano il 54% del suo fabbisogno di elettricità. Le centrali a carbone e gas soddisfacevano il 42% e il rimanente 4% proveniva da energia rinnovabile.

Una strategia energetica basata sul nucleare, predisposta quando le relazioni con l’Unione Sovietica erano molto forti e mantenuta sino a pochi anni fa, nonostante l’incidente di Chernobyl del 1986.

Centrali nucleari ucraine. Fonte WNA

Tutti i reattori sono di tecnologia russa e, come su può vedere dalla cartina, sono raggruppati in quattro impianti:

  • Khmelnitski nel nord-ovest due reattori da 950 MW (MegaWatt), avviati nel 1987 e nel 2004
  • Ryvne anch’esso nel Nord-Ovest con quattro reattori. due da 400 MW avviati nel 1980 e 1981, due da 950 MW avviati nel 1986 e 2004
  • South Ucraina nel Sud Ovest con tre reattori da 950 MW avviati nel 1982, 1985, 1989.
  • Zaporizhzhia nel Sud vicino alla Crimea, con ben 6 reattori è il più grande impianto nucleare europeo. I reattori sono tutti da 950 MW  e sono stati avviati fra il 1984 e 1985.

Un parco relativamente vecchio se si considera che il tempo di vita progettuale era di 30 anni.Il rifiuto nucleare viene per lo più immagazzinato in loco nell’area delle centrali.

Chernobyl non era “a prova di stupido

L’impianto di Chernobyl è stato il luogo di un grave incidente nucleare nel 1986, diretta conseguenza di un progetto imperfetto, di gravi errori commessi dagli operatori dell’impianto e di mancanza di cultura della sicurezza.

L’incidente ha distrutto il reattore 4 di Chernobyl di potenza 925 MW avviato solo tre anni prima, racchiuso poi rapidamente con un grande riparo di cemento per consentire il funzionamento degli altri tre reattori presenti nell’impianto: l’unità 2 di 925 MW, fermata nel 1991, l’unità 1 di 740 MW, fermata nel 1996, e l’unità 3 di 925 MW, chiusa nel 2000.

Ma la guerra è un’altra cosa

Per cercare di capire l’impatto della guerra di invasione russa sulla gestione energetica dell’Ucraina e sulla operatività e sicurezza delle centrali nucleari è utile percorrere la cronaca giornaliera delle operazioni come riportata dalla WNA (World Nuclear Association).

24 Febbraio

Giorno dell’invasione russa. L’Ucraina ha disconnesso la sua rete elettrica nazionale dalla Bielorussia e dalla Russia e ha richiesto la sincronizzazione di emergenza con la rete elettrica europea. Da quel momento funziona in “modalità isola”, il che significa che non è connessa alla rete di nessun paese confinante.

L’Ucraina inoltre  ha informato l’AIEA (Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica) che le forze russe avevano preso il controllo di tutte le strutture della centrale nucleare di Chernobyl.

I livelli di controllo delle radiazioni gamma nella zona di esclusione di Chernobyl sono stati superati. Secondo la SNRIU (State Nuclear Regulatory Inspectorate of Ukraine) l’aumento dei livelli di radiazioni era probabilmente dovuto al «disturbo dello strato superiore del suolo dovuto al movimento di un gran numero di macchinari militari pesanti attraverso la zona di esclusione e all’aumento dell’inquinamento atmosferico». Ha aggiunto: «Le condizioni degli impianti nucleari di Chernobyl e di altre strutture sono invariate». Le letture delle radiazioni dal sito sono state valutate dall’AIEA come basse e in linea con i livelli di fondo.

2 Marzo

La Russia ha informato l’AIEA che le sue forze militari avevano preso il controllo del territorio intorno alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia. Ha affermato che i livelli di radiazioni sono rimasti normali e ha aggiunto che il personale dell’impianto ha continuato il suo lavoro per fornire sicurezza nucleare e monitorare le radiazioni in modalità normale di funzionamento.

3 Marzo

L’SNRIU ha riferito che un gran numero di carri armati e fanteria russi “hanno sfondato il posto di blocco” nella città di Enerhodar, a pochi chilometri dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Una delle due linee di trasmissione elettrica che forniscono il sito di elettricità sono state interrotte durante la notte. La linea elettrica non alimenta più le apparecchiature di sicurezza, la perdita di potenza ha creato difficoltà nell’effettuare la manutenzione ordinaria e la riparazione di alcune apparecchiature.

In una lettera urgente al Direttore dell’AIEA, il generale Rafael Mariano Grossi, la SNRIU ha dichiarato: «La battaglia è in corso nella città di Enerhodar e sulla strada verso la centrale nucleare di Zaporizhzhia». Grossi ha chiesto la fine dell’uso della forza e ha invitato le forze armate ad astenersi dalla violenza vicino alla centrale nucleare.

4 Marzo

La centrale di Zaporizhzhia è diventata la prima centrale nucleare civile operativa a subire un attacco armato nonostante il  Protocollo del 1979 alle Convenzioni di Ginevra, all’articolo 56, affermi che le centrali nucleari “non possono essere oggetto di attacco, anche se tali oggetti sono obiettivi militari, se tale attacco può causare il rilascio di forze pericolose e conseguenti gravi perdite tra la popolazione civile”.

Durante i combattimenti notturni un proiettile ha colpito un edificio di addestramento poco distante dai reattori operativi nella centrale. La SNRIU ha affermato che il conseguente incendio nel sito non ha interessato le apparecchiature “essenziali” e che il personale dell’impianto stava adottando misure attenuanti. Non sono stati segnalati cambiamenti nei livelli di radiazioni nell’impianto e i sei reattori non sono stati interessati. Le forze russe hanno preso il controllo dell’impianto.

Le sei unità nucleari di Zaporizhzhaia nel rettangolo blu, il locale colpito da proiettile nel riquadro rosso. Fonte AIEA

5 Marzo

La SNRIU ha informato l’AIEA di essere stata in grado di mantenere le comunicazioni con il personale della centrale nucleare di Zaporizhzhia. L’AIEA ha affermato di essere stata informata da Energoatom, l’azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari nonché del disarmo dei tre reattori superstiti della centrale di Černobyl’, che l’impianto era stato autorizzato a cambiare turni di lavoro.

SNIRU ha informato l’AIEA che il personale della centrale nucleare di Černobyl’ è sul posto dal 23 febbraio senza poter ruotare i turni né del personale tecnico né delle guardie.

6 Marzo

La SNRIU ha informato l’AIEA che il personale dello stabilimento di Zaporizhzhia era ora agli ordini del comandante delle forze russe che ha preso il controllo del sito il 4 marzo. Il regolatore ha anche affermato che le forze russe hanno disattivato alcune reti mobili e Internet, impedendo la comunicazione delle informazioni dal sito tramite i normali canali.

Un quarto della potenza elettrica dell’Ucraina è passata in mano ai russi. Manu militari sufficientemente esperta?

Dichiarazione preoccupata del WNA 

«Chiediamo urgentemente la cessazione di tutte le violenze in tutte le strutture nucleari, che i lavoratori dell’impianto e le squadre di pronto intervento possano svolgere i loro compiti. Inoltre, chiediamo urgentemente la creazione di zone sicure intorno a tutte le centrali nucleari in Ucraina per garantire la sicurezza di tutte le strutture nucleari e del loro personale».

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