Il presidente russo ha creato un sistema verticale incardinato sulla sua figura. Difficile pensare di farlo "cadere", ma una sconfitta con l'Ucraina potrebbe creare un effetto domino che avvantaggerebbe, prima di tutto, gli stessi russi.
Nel piccolo stato caucasico il timore di fare la "fine dell'Ucraina" è alto e la popolazione sta protestando da settimane per evitare che il proprio Governo approvi alcune leggi filorusse.
Il secondo appuntamento con la rassegna di documentari ci porta questa sera nel martoriato Paese mediorientale i cui cittadini sono vittime inascoltate di una sanguinaria dittatura.
La guerra condotta dalla Russia contro l'Ucraina non conosce pietà e pure in questi giorni di festa non ha ammesso tregua. Il 29 dicembre scorso l'attacco aereo condotto su diverse città è stato il più feroce dall'inizio dell'invasione e i giorni seguenti hanno continuato a registrare aggressioni a danno dei civili. L'inizio del 2024 è senza illusioni, mentre l'Europa resta a guardare.
Quali sono le ragioni della crudeltà volutamente mostrata all'intero mondo da parte di Hamas? Cos'ha spinto i terroristi islamici fino a questo "punto di non ritorno"?
Al recente summit di New Delhi ci sono volute duecento ore di negoziati, trecento incontri bilaterali e ben quindici diverse stesure per arrivare a… niente.
Un passato denso di eventi, tra impegno politico in Nevada e un percorso personale verso il cambio di genere. E ora, la giornalista freelance si mette a servizio di Kiev e diventa bersaglio della propaganda omofoba russa.
Il colpo di stato in Niger dei giorni scorsi rimescola gli equilibri in una zona strategica dell'Africa sub-sahariana, con ripercussioni in Europa e non solo. Nulla, però, che non si sia già visto in passato.
La travagliata storia della città di Mariupol e del suo cuore d’acciaio, l'Azovstal, resterà nella storia come uno dei capitoli più tragici della guerra russo-ucraina. Ma all’interno di questo scenario spicca per eccezionale tragicità la data fra il 28 e il 29 di luglio 2022.