Per la terza volta il Comune di Verona si è aggiudicato il premio nazionale Animali in città 2021, assegnato da Legambiente in considerazione del quadro normativo, le risorse destinate, i servizi e i controlli effettuati in favore degli animali. Verona è la migliore città di grandi dimensioni (tra i 200mila e i 500mila abitanti), grazie alle tante attività svolte in tutela degli animali e all’impianto regolatorio costruito negli ultimi anni a garanzia del loro benessere.

Da anni Laura Bocchi, consigliera comunale con delega al Benessere e alla tutela degli animali, si impegna per migliorare la vita di tutti gli animali, con specifici regolamenti e corsi di formazione sia per le guardie zoofile, sia per i semplici ma fondamentali “gattari” sul territorio.

Questo nuovo riconoscimento dimostra quanto sia importante avere un impegno costante nella tutela degli animali e coordinare gli interventi per renderli più efficaci. Significa che si deve continuare su questa linea per favorire sempre di più la convivenza positiva tra uomini e animali.

Il contributo di Enpa

Un risultato impossibile senza il contribuito dell’Ente nazionale protezione animali, che da 150 anni svolge attività volontarie sul territorio italiano e a Verona, dal 2015, gestisce il rifugio dove sto andando a prendere un micio. Ho chiesto a Romano Giovannoni, il presidente della sezione locale, di dare qualche numero.

Il presidente di Enpa Verona Romano Giovannini con Laura Bocchi, Consigliera comunale con delega al Benessere e alla tutela degli animali, foto Enpa Verona.

«Siamo partiti in sette-otto – racconta Giovannoni – e ora oscilliamo tra 120 e 130 volontari. Abbiamo in gestione 250 gatti, tra lo spazio comunale e il Rifugio del gatto in zona Stadio, e 250 cani. Abbiamo una nursery per le cucciolate, veterinari di appoggio per le situazioni critiche e nel 2021 abbiamo dato in adozione 264 cani e quasi 200 gatti».

Oltre alle convenzioni con la cinquantina di comuni della provincia di rifermento, che coprono le spese per gli animali accolti, Enpa si sostiene attraverso le iscrizioni, sollecitate attraverso banchetti divulgativi presenti ogni sabato ai Portoni Borsari e a febbraio alla manifestazione Verona in Love. Durante la mia visita al Rifugio del cane della Bassona, è evidente la cura e l’amore per gli animali, che vivono in box riscaldati con ampi spazi per il movimento. Molto è cambiato dai canili lager di non lontanissima memoria.

Una nuova mentalità verso gli animali

«Le delusioni, gli errori ci sono ancora – racconta il presidente – ma è bellissimo vedere come sia cambiata la mentalità delle persone, il rispetto verso gli animali. Fino a pochi anni fa, un cane a catena era normale, ora non se ne vedono più neanche in campagna. E non solo perché è illegale e i controlli ci sono, è proprio cambiata la sensibilità. Un lavoro di educazione al rispetto che dà i suoi frutti, specie negli incontri coi bambini mi rendo conto di come siano diversi dalla mia generazione, perfino da come ero io, che poi guarda dove son finito».

«Mentre chiudo una bella adozione per un cane che veniva da situazioni di incuria o maltrattamento – sottolinea Giovannoni – e, grazie alla nostra empatia, ha ritrovato la fiducia verso l’uomo, guardo i suoi occhi e il grazie che ci leggo è la soddisfazione che ripaga ogni mio sforzo».

Il mondo sorprendente dei gatti

La visita mi porta infine alla stanza dei gatti: ce ne sono in fase di remissione da un incidente stradale o recuperati da situazioni sociali, per padroni che non possono più accudirli, o semplici trovatelli. Tutti cercano un umano su cui versare tanto amore e, sì, anche qualche pelo. Licia Tagliareni collabora da dieci anni con Enpa, principalmente con i gatti, visto che ha «un cuore che batte a ritmo felino». Mi presenta il perfect match per la mia situazione: i mici sono tutti bellissimi e subito attratti dalla presenza di umani portatori di coccole.

Due mici assistiti dai volontari, foto Enpa Verona.

«Molti pensano si tratti di pulire lettiere, – mentre parla a Licia si illuminano due occhi verdi, molto felini – di lavare pavimenti e cucce. Chi lo crede si perde una parte importante: la responsabilità di essere la prima persona di cui il micio potrà fidarsi, che non lo tradirà. Alcuni non ti permetteranno mai di toccarli, altri invece ti fanno sciogliere il cuore quando, dopo tanti graffi e soffiate, partono con le fusa e tu gli fai carezze a ripetizione, quasi a voler recuperare tutte quelle perdute. Poi ti rendi conto che sono pronti a dare tutto questo a qualcun altro e che sei stato tu ad aiutare quella creatura ad amare e a lasciarsi amare».

Volontari ad ogni ora

Ci sono poi le notti insonni con gli animali feriti o partorienti, quelle passate a nutrire cuccioli abbandonati in un cartone; le serate trascorse a rincorrere un miagolio piccolissimo, che solo una volontaria riesce a sentire nel frastuono urbano. Licia racconta che la sua auto è sempre attrezzata per recuperi di fortuna, con coperte, trasportini e cibo che, si sa, aiuta a comunicare.

«È un’esperienza che ti cambia, ti arricchisce – continua Licia mentre un gattone le si attorciglia al collo – Sono entrata nel mondo Enpa e quel mondo è entrato dentro di me. Sono felice delle persone meravigliose che ho conosciuto, tra i volontari e gli adottanti, della persona che sono diventata aiutando gli animali».

Volontarie di Enpa Verona, foto Enpa Verona.

Mentre la mia gattina fa fusa enormi attraverso la porta aperta della gabbietta, mi rendo conto di quanto siano vere le parole di Laura Bocchi, di come davvero sia il gattile l’unico posto corretto per prendere un micio in casa e tentare al tempo stesso di interrompere le dinamiche distorte di padroni che non sterilizzano o abbandonano. C’è un modo sicuro e responsabile: sceglierlo dimostra che saremo anche degli umani degni di avere il privilegio di un gatto (o cane) per amico.

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