Fino al 13 dicembre sarà disponibile sulla piattaforma di MyMovies.it il programma del Festival Internazionale del Cinema Laceno d’Oro, manifestazione dedicata al cinema del reale nata da un’intuizione di Pier Paolo Pasolini. Quest’anno si terrà totalmente online, per ovvie ragioni, e ci sarà anche un pezzettino di Verona.

Marana, documentario diretto da Giovanni Benini e Davide Provolo e dedicato alla tematica dell’autismo, sarà infatti presentato nella selezione del festival. Il film ha già fatto di alcuni festival europei come CorsicaDoc, AegeanDocs (in Grecia) e BelDocs di Belgrado. Ora però si prepara al debutto italiano nel corso della manifestazione irpina. Marana è visibile on demand su MyMovies.it.

Fondato nel 1959 da Camillo Marino e Giacomo D’Onofrio, con la collaborazione di Pasolini, il Laceno d’Oro si distingue da sempre per l’attenzione rivolta alle problematiche sociali, alla continua ricerca di un “cinema che riflette”. Marana si inserisce in queste tematiche e si propone come un viaggio nel mondo dell’autismo, ma da un punto di vista inedito. Al cinema, ma non solo, l’autismo è spesso osservato concentrandosi sulla condizione delle persone e sul disturbo in sé. Benini e Provolo hanno invece cercato di raccontare le persone nella loro complessità, esaminando la vita di una comunità di ragazzi, le loro scoperte, i riti e le relazioni.

«Ci ha colpito la tendenza a escludere gli aspetti più duri e impegnativi della quotidianità di chi è affetto da disturbo dello spettro autistico, delle loro famiglie e dei professionisti coinvolti», spiegano i registi. «Il rischio è di creare una rappresentazione non autentica e lontana dalla realtà. Noi abbiamo cercato un approccio realistico, dove il racconto del quotidiano è arricchito con momenti di forte tenerezza e complicità».

Le riprese si sono tenute nel 2018 a Marana di Crespadoro, nell’alto Chiampo, ma la squadra è tutta veronese. Il film è stato prodotto dalle case di produzione veronesi Puma Punka e Ezme Film, e co-prodotto da Diplomart, associazione che organizza da anni il Bridge Film Festival e altre manifestazioni della città. Veronese è anche la colonna sonora composta della Lite Orchestra, duo formato da Matias Campaci e Thomas Pizzini.

©️ RIPRODUZIONE RISERVATA