In un luogo sacro riecheggiano Le nozze tra Francesco e la Povertà. L’XI Canto del Paradiso rivive nella Chiesa dei frati minori di San Bernardino. Lunedì 9 dicembre alle 21, Alessandro Anderloni sarà la voce degli scritti del Sommo Poeta: «Il convento di San Bernardino è in questi giorni di rumori natalizi un angolo di silenzio, di accoglienza e sorriso – racconta Anderloni –. Miracolosamente risparmiato dai rumori dei mercatini e degli schermi giganti – Piazza San Zeno a due passi non è così fortunata – è il luogo dove gli endecasillabi dell’XI Canto del Paradiso devono provocarci, oggi come centinaia e centinaia di anni fa. Dante affida alla voce di San Tommaso la più sconvolgente delle allegorie della Commedia: San Francesco d’Assisi che sposa carnalmente la vecchia e ripugnante Povertà, vedova dai tempi di Cristo dacché nessuno vuole unirsi a lei. Dante ci riporta all’essenza del messaggio cristiano e a quella del Natale di un bambino povero che nasce tra i poveri – prosegue –. È alla mensa dei poveri de La Fraternità dei frati di San Bernardino che Verona vive il suo Natale. È in questa chiesa che Dante scuote le nostre coscienze anestetizzate e che guarda con compatimento il nostro affannarsi di questi giorni.»

La serata, a ingresso libero, è l’evento conclusivo della rassegna “Dante, la vita, la poesia”, organizzata dalla Prima Circoscrizione di Verona in collaborazione con Aribandus Cooperativa Sociale, con la direzione artistica di Mirco Cittadini.

Alessandro Anderloni sarà accompagnato in una narrazione introduttiva, e poi nella dizione a memoria del canto, dai flauti di Emanuele Zanfretta e dalla voce, salterio e percussioni di Matteo Zenatti. I due musicisti eseguiranno musiche del tempo di Dante, tra cui una lauda sulla vita di San Francesco e dei suoi monaci, proprio nel convento veronese dei frati minori francescani.

Alessandro Anderloni

«È un canto celebre e cruciale – continua Anderloni –. Dante sceglie di non incontrare direttamente nel suo viaggio ultraterreno San Francesco, ma ne fa narrare la biografia da un santo domenicano, San Tommaso. Il racconto del matrimonio carnale tra il Santo e la repellente Povertà scuote allora, come scuote, tuttora, le coscienze dei cristiani, e di tutti i lettori della Commedia. Dante identifica la Povertà con la Chiesa, ma possiamo dire che essa possa essere, oggi, la sposa del Santo come lo era stata di Cristo?».

La serata si inserisce nel percorso pluriennale Dante Settecento. Verona onora Dante, che Anderloni sta dedicando alla Commedia in vista dell’anniversario del 2021, a settecento anni dalla morte di Alighieri. Sono più di cinquanta gli incontri dedicati che il regista di Velo Veronese ha condotto e condurrà fino a dicembre, incontrando migliaia di spettatori e spettatrici in luoghi naturali, contesti d’arte, nelle scuole e nei circoli culturali.