L’estate sta finendo. Ma non per i più piccoli. Dal 2 al 5 settembre la Fondazione Aida propone quattro serate di spettacoli dedicati a bambini e ragazzi. 
Il Teatro Camploy di Veronetta ospita le esibizioni, inserite nel programma dell’Estate Teatrale Veronese organizzata dal comune scaligero. Si tratta di tre nuove produzioni della Fondazione. I bambini sono avvertiti: occhi aperti a teatro alle 21.

Il primo appuntamento, lunedì 2 settembre, è con Leo inventa tutto di Matteo Mirandola, che assieme a Jessica Grossule sale sul palco per uno spettacolo dedicato al genio di Leonardo Da Vinci, a cinquecento anni dalla sua scomparsa. Adatta ai bambini dai 5 anni l’esibizione delinea il profilo di questo protagonista del Rinascimento, emblema della ragione, ma anche di quella creatività che porta l’uomo a superare limiti e discipline, come lui ha dimostrato. Leonardo è, tra gli altri, a pittore, scultore, inventore, anatomista, scienziato, ingegnere militare. Ma soprattutto è stato un bambino con tanta fantasia. 

Cipì di Selene Farinelli e Stefano Piermatteo va in scena martedì 3 settembre. Dedicato ai bambini dai 4 agli 8 anni, lo spettacolo si avvale di proiezioni e un software che permettono agli attori di animare i personaggi in stop motion. La storia si sviluppa attraverso queste tecnologie digitali, abbinate alle tecniche tradizionali del teatro di figura. Le tematiche trattate sono quelle care a Mario Lodi – il pedagogista autore dell’omonimo libro Cipì – che raccontano lo sviluppo, la formazione e la voglia di crescere dei bambini.

Mercoledì 4 e giovedì 5, infine, protagonista del Camploy sarà Perché tutti mi chiamano Frankenstein?. Firmata da Pino Costalungal’esibizione, che debutta a Verona, è una coproduzione della Fondazione Aida con Febo Teatro e si propone per un pubblico di bambini dai 4-5 anni: commedia dell’arte e clownerie per ridere, ma soprattutto per parlare di tolleranza, marginalità e diversità. «Lo spettacolo parte molto liberamente dal famoso romanzo di Mary Shelley, che, benché abbia più di duecento anni, riesce sempre a dare spunti  di grande attualità – spiega Costalunga –. In questa libera versione per ragazzi, nella giusta misura, Frankenstein è un mostro, ben interpretato da Matteo Teo Fresch, semplicemente perché diverso da tutti gli altri, frutto della fantasia. Purtroppo spesso la fantasia impaurita crea mostri anche là dove non ci sono e impedisce il confronto e spesso limita addirittura la nostra capacità di amare, portandoci alle volte a quel sentimento deleterio che è l’odio. I due protagonisti vincono il Mostro perché sanno che sono spesso alimentati dalle paure di chi, incapace di guardare oltre alle apparenze, alimenta pregiudizi e trova conforto solo in stupide azioni di bullismo. Ma, alla fine, i Mostri esistono o non esistono?» 

Biglietti:  5 euro da 3 a 12 anni, 6 euro dai 13 anni in su. La biglietteria sarà aperta da un’ora prima dello spettacolo presso il Teatro Camploy. È possibile prenotare i biglietti: tel. 045 8001471. Per informazioni: www.fondazioneaida.it.