La Traviata inaugura l’Arena di Verona Opera Festival. Domani sera, venerdì 21 giugno alle 21, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, andrà in scena l’opera di Giuseppe Verdi, nel nuovo allestimento – regia e scene – di Franco Zeffirelli. Il grande maestro, scomparso pochi giorni fa, verrà omaggiato dalla Rai e dalla Fondazione Arena con la messa in onda della prima su Rai 1, in diretta e in mondovisione. Madrina della serata sarà Antonella Clerici, che più volte è salita sul palco dell’anfiteatro scaligero per presentare i Gala della lirica.

Le prove generali di “Traviata”

«Sembra quasi che Zeffirelli abbia voluto creare una regia in tutto questo – ha detto il sindaco Federico Sboarina, durante la conferenza stampa di presentazione dell’opera –. Il caso ha voluto che la prima in Arena sia l’ultima nuova produzione di Traviata. Il maestro è legato a Verona non solo per la lirica, ma anche per il suo film Romeo e Giulietta, che ha portato alla nostra città una grande visibilità. Ricordiamo, inoltre, che il regista ha ridisegnato il nostro Liston facendo cambiare volto al plateatico. Verona renderà un grande tributo a Zeffirelli con questa Traviata

L’allestimento realizzato dal genio fiorentino è un’opera colossale. Una scena ambiziosa che svela su più livelli una grandissima “scatola scenica”, celata e mostrata al pubblico dai movimenti del grande sipario. Si tratta di un’inedita soluzione per gli spazi dell’anfiteatro, che mette alla prova le abilità dei tecnici dell’Arena. 

Il maestro Daniel Oren durante le prove

«Il maestro è entrato trionfalmente nell’immortalità – ha aggiunto la sovrintendente della Fondazione Arena Cecilia Gasdia –. La sua morte ci ha lasciato attoniti e ci ha spinto tutti a lavorare ancora di più per rendere al meglio il suo allestimento, purtroppo senza di lui. L’anno scorso c’era l’idea di poter fare un’inaugurazione della stagione con un’opera che non veniva proposta da qualche anno e la scelta poi è finita su questo melodramma verdiano proprio perché Zeffirelli ha accettato di farlo; l’amava moltissimo. Mi lega al maestro un’amicizia da 35 anni ed è veramente un destino incredibile perché fu lui per primo a permettermi di cantare La Traviatae io sono l’ultima che ha dato a lui la possibilità di allestirla.»
I costumi sono di uno storico collaboratore di Zeffirelli, il pluripremiato Maurizio Millenotti, vincitore più volte del David di Donatello e candidato all’Oscar. Le luci sono create dall’areniano Paolo Mazzon, mentre le coreografie sono da Giuseppe Picone, étoile internazionale e direttore del Corpo di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli, che torna in Arena eccezionalmente anche come primo ballerino per quattro recite. 

Un bozzetto dei costumi di scena di Maurizio Millenotti


Daniel Oren, direttore musicale di questo 97esimo Festival, sale sul podio alla guida di Orchestra e Coro dell’Arena, istruito da Vito Lombardi. Un accorato ricordo personale e professionale è quello di Oren per Zeffirelli: «Franco e io amavamo lavorare insieme, a suo tempo mi diceva sempre che ero il suo direttore “pupillo”. Fra di noi c’era una forte amicizia, e un feeling artistico particolare: il mio modo di fare musica e la sua maniera di concepirla sul palcoscenico erano in totale simbiosi. Ho imparato da lui tanti segreti del teatro, in ogni sua azione traspariva una sensibilità fuori dal comune e una cultura sconfinata. Il maestro lascia un vuoto incolmabile nel mondo del teatro, e nel mio cuore. Lo ricorderò per sempre grazie alla musica che ci ha uniti fin dall’inizio».

Con Oren si alterneranno sul podio il maestro veronese Andrea Battistoni per due recite (11 e 19 luglio) e Marco Armiliato per la serata speciale dell’1 agosto con Lisette Oropesa, Vittorio Grigolo e Placido Domingo. 
Undici sono le recite. A dare vita alla protagonista Violetta Valéry è un quartetto di grandi voci: il soprano polacco Aleksandra Kurzak, l’americana Lisette Oropesa, la croata Lana Kos e la russa Irina Lungu. Per Alfredo fanno il loro esordio all’Arena Pavel Petrov, Raffaele Abete e Stephen Costello. Come Germont padre torna per le prime recite Leo Nucci, a cui si avvicendano altre tre giovani voci verdiane: Simone Piazzola, Amartuvshin Enkhbat e Badral Chuluunbaatar. 

Durante la serata della prima i volontari dell’AIRC, la Fondazione Italiana per Ricerca sul Cancro, invitata dalla Fondazione Arena, accoglieranno gli spettatori invitandoli a donare per dare continuità al lavoro dei ricercatori scientifici.  
La prima di domani sera, 21 giugno, è sold out, ma per permettere alla cittadinanza di partecipare sono stati messi in vendita altri 400 biglietti per posti laterali, da acquistare solo tramite botteghino.
Repliche: 28 giugno, 11, 19, 25 luglio alle 21 – 1, 8, 17, 22, 30 agosto e 5 settembre alle 20.45.
Informazioni e biglietti: www.arena.it.