Da un campo profughi in Grecia a Verona

Intervista a Maria Vittoria Marchesini, volontaria di OBTI, sull'avvio del primo corridoio umanitario da un campo profughi della Grecia a Verona. Il senso e i motivi di questa esperienza secondo l'associazione One Bridge To Idomeni.

Un equilibrio difficile 2/3

Torniamo a "Il Classico dentro di noi" con la seconda parte di una lunga riflessione dedicata al "perimetro della sostenibilità etica" delle azioni umane che ci permette di scoprire come il quadro di valori emerso nell'antica Grecia sia ancora oggi ben presente nel nostro immaginario collettivo.

Nell’inferno di Lesbo

La notte tra l’8 e il 9 settembre un vasto incendio, scoppiato per cause ancora da chiarire all’interno del campo profughi di Moria sull’isola di Lesbo in Grecia, ha costretto alla fuga migliaia di rifugiati. Ma quel campo, il più grande d’Europa, era già un inferno da molto tempo.

Bambini al confine, tra depressione e speranze

Continua il nostro viaggio al confine greco-turco per raccontare storie di cittadini e associazioni che si mettono in gioco per salvaguardare la salute e la vita di tanti rifugiati in transito. In questo caso soprattutto bambini. L’intervista a Nathalie Bini, giovane dottoressa e fondatrice di La luna di Vasilika.

In Grecia, nei luoghi di passaggio divenuti permanenti

L’associazione veronese One bridge to Idomeni, OBTI, si è attivata con La luna di Vasilika - Onlus, prestando aiuto all’interno del campo di Diavata per tutto il 2020, con una nuova missione per portare aiuto e rendere più degna, per quanto possibile, la permanenza dei rifugiati costretti al loro interno. L'intervista a un volontario veronese, Jacopo Rui.