Ci sono luoghi che portano con sé il valore di un tempo passato riuscendo a inanellare il tempo presente aprendosi al futuro con saggezza e curiosità. Accade così che nel cuore della città di Verona, presso l’Istituto delle Sorelle della Sacra Famiglia, congregazione nata nel 1816 per volere di Leopoldina Naudet, si possa trovare una biblioteca che porta il suo nome.

Non una biblioteca qualsiasi, bensì un particolare luogo in cui cultura, approfondimento e confronto diventano strumenti di conoscenza, crescita ed emancipazione. Una biblioteca al femminile che ha saputo, nel corso degli anni, cogliere quella che era stata l’intenzione di Leopoldina, cioè promuovere la lettura e la divulgazione per creare un tessuto di vita cristiana nel quale istruzione e impegno culturale diventassero punti di riferimento centrali.

Biblioteca Naudet: donne e fede

Biblioteca Naudet nasce grazie ai libri che la stessa Leopoldina ha lasciato all’Istituto della Sacra Famiglia. Un fondo librario significativo e importante che rappresenta una vera e propria ricchezza culturale e storica nel quale trovano spazio quasi duemila titoli pubblicati tra il 1500 e il 1800. Testi di carattere prevalentemente religioso, spirituale e biblico ai quali, con il trascorrere del tempo, si sono aggiunti ulteriori volumi dedicati a discipline differenti come teologia, ecclesiologia, patristica.

Nel 2014 ha avuto inizio un notevole processo di riorganizzazione e catalogazione del fondo per motivi di studio e dal 2015 questo patrimonio librario documentale, che spazia tra antico e moderno e che attualmente raggiunge circa 10mila titoli, continua ad arricchirsi con ulteriore materiale specialistico e interdisciplinare relativo alle tematiche che riguardano il rapporto donne e fede.

L’interno della Biblioteca Naudet.

Il catalogo è consultabile anche online, mentre gli orari di apertura della biblioteca, che si trova in Via Fontane di Sopra 2, sono lunedì e giovedì con orario 13.30-19, il sabato dalle 9 alle 12.

Gli ambiti di ricerca prevalentemente interessati sono quelli biblico ed esegetico, con attenzione alla presenza delle donne nel testo sacro e alla storia dell’interpretazione relativa alle questioni di genere, storico grazie a testi che trattano la presenza di figure femminili nella storia del cristianesimo a partire dal II secolo e, infine, l’ambito della spiritualità, dove si possono trovare  biografie e testi di approfondimento dedicati alla vita religiosa e mistica.

Fondo Adriana Valerio

È del 2018, invece, la donazione di testi per volere di Adriana Valerio, storica, teologa e già docente di Storia del Cristianesimo e delle Chiese presso l’Università Federico II di Napoli. Circa 1500 titoli tra cui libri, articoli e saggi fanno parte della biblioteca privata della stessa Valerio, donati alle Suore della Sacra Famiglia affinché possano incrementare e valorizzare il settore storico e religioso relativo agli studi di genere. Qui non solo hanno trovato adeguata collocazione e valorizzazione ma hanno la possibilità di essere messi a disposizione di tutti e tutte.

Nel corso degli anni Biblioteca Naudet è riuscita a costruire intorno a sé un tessuto composto da relazioni, iniziative, occasioni di confronto e dialogo. Si ricordano, ad esempio, gli appuntamenti in occasione del Festival Biblico, gli incontri aperti alla città di Verona, la presenza di un gruppo di studio dedicato alla lingua ebraica e alla lettura del Libro di Ruth e il sostegno al progetto internazionale e interconfessionale che ha dato vita alla collana titolata “La Bibbia e le donne: esegesi, storia e cultura”.

Alcuni volumi antichi in catalogo della Biblioteca: quasi duemila titoli sono stati pubblicati tra il Cinquecento e l’Ottocento.

Inserita nel Polo della biblioteche ecclesiastiche

Ha saputo avvalersi della professionalità del bibliotecario Alberto Savoia e di un gruppo di persone che dedicano parte del loro tempo alla crescita di questo spazio, contribuendo a valorizzarne la particolarità e il valore.

Dal 2019 Naudet è anche inserita nel Polo della biblioteche ecclesiastiche, riconoscimento che la Conferenza episcopale italiana ha dato per quanto di importante questo luogo esprime e fa, promuovendo una prospettiva culturale ampia attraverso la quale le donne sono rese protagoniste.

È anche grazie a questo riconoscimento che la biblioteca dispone di strumenti e fondi adeguati per poter continuare un cammino di crescita nel nome di Leopoldina e di tutte quelle donne che nei libri possono trovare il loro primo strumento di vera indipendenza.

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