Saranno molteplici gli spunti di riflessione che verranno trattati da massimi studiosi italiani durante il “Festival internazionale della Geografia”, in programma il 27 e 28 ottobre a Bardolino (VR). Giunto all’XI edizione, il Festival è organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Bardolino, col patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Verona.

Stasera si apre in musica

Il Festival si aprirà venerdì 27 ottobre alle 20.45 con un concerto live a ingresso gratuito di “Eusebio Martinelli & La Gipsy Orkestar” al Teatro Corallo di Bardolino (via Fosse, 13).

Ad accendere il palco sarà il noto artista Eusebio Martinelli, che dopo una lunga carriera in collaborazione con grandi nomi (Capossela, Bregovich, Negramaro, Sud Sound System, Biagio Antonacci, Modena City Ramblers e tanti altri) ha concentrato la sua solida esperienza nel progetto della Gipsy Orkestar, che da ormai 10 anni infiamma le piazze e i festival d’Italia ed Europa.

Una giornata di studi

Il giornalista Paolo Gila

Sabato 28 ottobre, dalle 9 alle 13, nella Sala della Disciplina (Borgo Garibaldi, 55) è in programma l’attesa Giornata di studi geografici, incentrata sul tema “Il Mare Adriatico. Dialogo tra sponde e terre che cercano maggior tutela”. Grazie all’ideatore e curatore del Festival, il giornalista Rai Paolo Gila, arriveranno a Bardolino ospiti di rilievo nazionale, per discutere la centralità geografica e strategica del Mare Adriatico, un mare che non divide più l’Europa occidentale da quella orientale, ma che è diventato invece una zona di reciproche influenze e di intensi scambi tra territori che manifestano relazioni vivaci e profittevoli.

«Bardolino si trova sulla sponda orientale del Lago di Garda e attraverso il fiume Mincio porta le sue acque nell’Adriatico, un mare crocevia di vari mondi, come insegna la storia della Serenissima – spiega il giornalista Rai Paolo Gila, ideatore e curatore del Festival –. Da questo spunto è scaturita la giornata di studi, che tratterà anche il tema della tutela delle acque di questa grande zona strategica per garantire risorse alle future generazioni, con affondi sul mondo ittico, portuale e delle materie energetiche, come ad esempio la questione dei giacimenti di gas naturale».

I relatori

Al convegno di sabato 28 ottobre, dopo i saluti delle autorità e l’introduzione del giornalista Paolo Gila, interverranno vari relatori. Alle 9.50 parlerà l’avvocata veronese Sara Mafficini, sul tema della tutela del territorio e delle produzioni agricole in Veneto (olivicole e vitivinicole su tutte).

A seguire il professor Francesco Quaglio tratterà invece il tema delle trasformazioni idrogeologiche e floro-faunistiche del Mare Adriatico, dei bacini collegati e dei fiumi affluenti, di cui è uno dei massimi esperti, toccando anche i problemi attuali (tra cui granchio blu e specie aliene).

Spiegheranno invece come si è sviluppato e come si può coltivare il dialogo tra le terre e le sponde dell’Adriatico, Eugenio Fusignani, vicesindaco di Ravenna, città di cultura bizantina e con un passato come capitale di un impero, e il prof. Egidio Ivetic, con una lectio magistralis su “Il mare Adriatico tra passato e futuro”.

Ivetic è il maggior esperto europeo dei mari Adriatico e Mediterraneo, nonché consulente di varie istituzioni europee: con la sua conoscenza illustrerà l’evoluzione dell’Adriatico, le divisioni, le ricomposizioni e il dialogo aperto anche in seno all’Ue.  

«Siamo orgogliosi di ospitare anche quest’anno un Festival di grande qualità, che grazie alla partecipazione di relatori d’eccezione ambisce a trasformare per qualche giorno Bardolino nella capitale della geografia – sottolinea il sindaco di Bardolino, Lauro Sabaini –. Le riflessioni che usciranno dalla giornata di studi saranno di aiuto per noi amministratori, per gli operatori del territorio, ma anche per i cittadini che desiderano informarsi e ascoltare degli esperti autorevoli per comprendere meglio il mondo complesso in cui viviamo».

L’assessora alla Cultura del Comune di Bardolino Domenica Currò

«Anche quest’anno il Festival internazionale della Geografia metterà a confronto diversi mondi, popoli e culture – anticipa l’assessora alla Cultura di Bardolino, Domenica Currò –.

A fare da trait d’union sarà il Mare Adriatico, che nei secoli è stato un luogo di intensi scambi culturali, linguistici, turistici ed economici; ancora oggi, in un momento storico di grandi divisioni, questo mare, con le sue acque che lambiscono differenti territori, ci ricorda che occorre investire sul dialogo tra i popoli.

Apriremo il Festival con un omaggio musicale alla sponda balcanica dell’Adriatico, la sera del 27 ottobre, proseguendo con una ricca giornata di studi sabato 28 ottobre, curata con la consueta competenza dal giornalista Paolo Gila, che ringraziamo».
 
La partecipazione al Festival internazionale della Geografia è gratuita.

Per informazioni: www.festivalgeografiabardolino.it .

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