Il Modus a Verona è uno spazio per teatro e musica immerso nella città di Verona. Di più, è immerso in un quartiere, gli Orti di Spagna, che è diventato centro ma era nato come sobborgo popolare; quasi un paese. È stato scelto da Niki Neve mercoledì 7 Giugno per la presentazione del suo nuovo lavoro, un disco cantautorale con testi che racchiudono immagini scarne e dirette che parlano di un piccolo paese della provincia.

Niki Neve è lo pseudonimo, pardon, l’alter ego di Nicolò Sordo; attore, autore per il teatro, scrittore di libri. Niki appare per la prima volta a firmare “Col Angeles”, un libro di racconti incentrato sui paesaggi e i personaggi di Colà di Lazise, piccola località termale a ridosso del Garda e che non è proprio lago, perché non ne è bagnata, ma non è proprio entroterra, perché è vicina ai flussi turistici della riviera e dei parchi di divertimenti presenti in zona, che attirano un sacco di gente nella lunga stagione turistica. Fuori stagione però è silenziosa e gli abitanti si conoscono tutti. Quindi se ne conoscono le storie e a raccontarli emergono in tutta la loro singolarità. Queste sono le storie di cui parla Niki, prima nel libro da cui emergono e poi nel disco.

Zanetti, Calzetti, Ottaviani – Foto di Giuseppe Noventa

Lo spettacolo si apre con “L’amore è una cosa meravigliosa”, una riflessione sulla possibilità di sopravvivere ad un lutto che ha svuotato la vita del suo senso. Sul palco un violoncello (Matteo Zanetti), una chitarra (Riccardo Ottaviani) e una splendida voce femminile (Federica Calzetti).

E poi Niki inizia a cantare e cantando racconta. Il commento musicale a supporto dei testi, scritto con il maestro Roberto “Zizzi” Zanetti, è principalmente folk. I riferimenti musicali che mi vengono mente, confortato in questo anche da Nicolò stesso, sono De André, Capossela, Mannarino, e talvolta anche i tratteggi delle storie ci riportano lì.

La pasta musicale è densa; ci sono sul palco due chitarre (lo stesso Riccardo Ottaviani e Federico Benatti), un piano (il già citato Roberto “Zizzi” Zanetti), un basso (Matteo Zanetti) e la batteria (Davide Recchia), ma le descrizioni sono taglienti, verticali come il vino onesto, e parlano delle persone con cui l’autore condivide il suo tempo reale, quotidiano.

Alcune di queste persone e alcuni di questi personaggi sono in sala e partecipano alla serata con intermezzi e interventi. Si ha quasi la sensazione di un’esperienza collettiva, con le tracce del disco a scandire i tempi ed i temi della narrazione.

La famiglia tradizionale di “Quando il cielo si svuoterà”, il turbinare degli eventi di “Carillon”, il ladro di “Bonne soirée”, la vicenda delle nove suore morte di Covid per essere andate a Bergamo a dare una mano in “Tre becchini”, il blues di “Col Angeles”. Il racconto si dipana, poi arriva “Il vento sul paese”, scompiglia tutto e si ricomincia.

Un cantastorie, Niki Neve, senza retorica e pregiudizi. Fotografa ciò che vede e ce lo ripropone in musica.

La band sul palco – Foto di Giuseppe Noventa

TRACK LIST

  1. Il vento sul paese
  2. L’amore è una cosa meravigliosa
  3. Carillon
  4. Tre becchini
  5. Quando il cielo si svuoterà
  6. Bonne soirée
  7. Col Angeles
  8. Autogol

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