Gli eventi speciali sono sempre stati dei momenti per travestirsi.

Ma dal “Renaissance tour” di Beyoncé a “Love on Tour” di Harry Styles ed “Eras Tour” di Taylor Swift (per citare gli eventi più grandi di quest’anno) la tendenza di “vestirsi da concerto” si è fatta sentire in maniera stravagante. 

Che si abbia partecipato o meno a questi eventi, si sa che i fan hanno indossato stivali e cappelli da cowboy con glitter e piume di tutti i colori. 

Vestirsi a tema per veder esibirsi il proprio idolo musicale è semplicemente un modo per esprimere creatività, devozione e gioia.

Da dove nasce questa tendenza?

Questa ondata sembra risalire agli anni ’60. I fan di band come i Beatles o i Rolling Stones spesso imitavano il loro aspetto; mentre negli anni ’70 e ’80, il pubblico rifletteva gli artisti punk attraverso jeans strappati e giacche di pelle personalizzate.

Concerto, via pinterest

Da sempre i fan vogliono sentirsi parte dello spettacolo del proprio idolo.

Così come i social media, fattori come la pandemia e la crisi del costo della vita hanno giocato la loro parte nell’afflusso di boa di piume e cappelli da cowboy.

Dopo lunghi periodi di isolamento sociale, le persone stanno cercando di massimizzare la loro esperienza, e vestirsi in omaggio ai loro artisti preferiti fa parte di questa esperienza. 

Paillettes e strass, cappelli da cowboy e boa di piume, abiti in pelle e metallici sono alcuni dei simboli che le persone indossano per identificarsi come parte dei vari fandom (letteralmente significa “universo dei fan”).  

I fan, per i propri look, prendono ispirazione dagli album e i video musicali della loro star preferita. Creano, così, uno stile distintivo e immediatamente riconoscibile.

Sono finiti i giorni in cui si indossava solo un paio di jeans e una maglietta per andare ad un concerto. I concerti offrono ai fan uno spazio sicuro per vestirsi ed esprimersi senza giudizio. 

«Harry ha creato un ambiente così divertente, sicuro e amorevole, in cui sentiamo di poter indossare i nostri migliori abiti e non essere giudicati per questo», spiegano i fan della star Harry Styles. 

Cosa succede quando si partecipa ad un concerto?

La scienza ci spiega che “viversi” un concerto significa provare un momento ricco di complesse dinamiche psicologiche e sociali.

In questi eventi le persone sperimentano una doppia identificazione a livello psicologico: la condivisione del senso di appartenenza espresso con altre persone “simili” e l’ammirazione per la propria star musicale preferita.

Il concerto dal vivo è una fuga dalla quotidianità, un momento magico sospeso nel tempo.

Concerto, via pinterest

Per questo ci si concede un po’ di follia, ci si colora, ci si traveste, senza sentire il ​​giudizio degli altri; anzi si costruiscono nuove relazioni.

In questa era digitale socialmente arida, assistere ad un concerto, soprattutto a quello del tuo artista preferito, è una delle esperienze più intense che puoi vivere, soprattutto per qualcuno a cui piace la compagnia.

C’è una connessione puramente psicologica che si crea quando ci troviamo circondati da persone che condividono la stessa passione e amore per un particolare genere musicale.

Secondo uno studio condotto dalla società O2 e Patrick Fagan, professore di psicologia della Goldsmith’s University, basterebbero 20 minuti di un concerto dal vivo per aumentare il nostro benessere del 21%, il senso di autostima del 25%, il senso di intimità e intesa col prossimo del 25% e addirittura la stimolazione mentale aumenterebbe del 75%.

Un concerto è un insieme di emozioni così potente da diventare un evento che rimarrà impresso nella memoria di chi lo vive.

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