L’irriverente Miracoli metropolitani di Carrozzeria Orfeo arriva a Verona mercoledì 8 marzo alle ore 21.00 al Teatro Camploy all’interno della rassegna L’Altro Teatro.

Questo spettacolo rispetto le produzioni precedenti della compagnia di Mantova si pone in chiave più politica, poiché immagina un futuro possibile richiamando alla responsabilità individuale e collettiva, nel tentativo di evitare le derive più populiste per l’uomo e la società. Ma si ride pure molto e la risata esplode da una verità acerba e tagliente.

Tra gli spettacoli imperdibili del 2022

Lo spettacolo ha ricevuto diversi riconoscimenti dalla critica. L’autore Gabriele Di Luca è stato selezionato come autore italiano nella terza edizione del progetto “Italian and american playright progect”, voluto e curato dalla direttrice di Umanism di New York e direttrice artistica dell’impresa italiana 369gradi Valeria Orani, pensato per promuovere la scrittura creativa contemporanea seguendo un modello binario (teatro italiano negli Usa e teatro americano in Italia). Nel 2020 è in finale al Premio Le Maschere del Teatro Italiano, nella sezione migliore autore di novità italiana.

Nel 2022 la casa editrice CuePress pubblica Miracoli metropolitani e nello stesso anno lo spettacolo viene indicato dalla rivista Birdmen come “uno dei dieci spettacoli imperdibili del 2022”.

L’arte di far ridere e pensare

Tra citazioni colte, un tracollo ambientale che obbliga alla quarantena e la minaccia di gruppi violenti per le strade, lo spettacolo ci porta in una specie di seminterrato.

Ci troviamo in una vecchia carrozzeria riadattata a cucina di un ristorante dove si muovono otto personaggi. Fuori le fognature colme di spazzatura allagano la città, dentro si tenta una via di fuga al fallimento commerciale e non solo.

Il ristorante per evitare la chiusura si reinventa, offrendo un servizio di consegna a domicilio specializzato in cibo per gli intolleranti alimentari. Il successo si nutre però, come spesso accade, delle fobie e dei disordini alimentari di società ricche, impaurite, ipocondriache, vuote, con il solo scopo di arricchire un certo tipo di mercato. La sana alimentazione non c’entra davvero, lo chef Plinio è costretto a cucinare cibo precotto e liofilizzato abbandonando le sue ambizioni culinarie.

Una scena di Miracoli metropolitani della compagnia Carrozzeria Orfeo, in scena l’8 marzo al Teatro Camploy.

Otto personaggi tragicomici

La povertà dilaga anche al di fuori del ristorante e parallelamente crescono gli episodi di violenza nelle strade. Gli immigrati non dovrebbero ricevere sussidi, quindi perché non colpirli al grido di “Prima la Patria”? A questo quadro si aggiungono personaggi e storie: Clara, moglie di Plinio, arrampicatrice sociale, il figlio Igor, ragazzino con difficoltà emotive che sfoga le sue frustrazioni sul videogame “Affonda l’immigrato”, Cesare, aspirante suicida, Mohamed professore universitario sottopagato, Hope lavapiatti etiope dalle ambizioni discutibili, Mosquito, carcerato aspirante attore, e Patty, settantenne madre di Plinio, femminista ed ex brigatista.

In scena va la solitudine dell’uomo, privo di una componente collettiva, nella cui esistenza si inserisce il vuoto, l’alienazione dell’Occidente sublimata in passatempi privati di contenuti. Il centro attorno cui ruota Miracoli metropolitani è un mondo alla deriva vittima di un’anomia sociale che sfocia in sintomi riconoscibili: il cibo come forma di compensazione al dolore, la questione ambientale, la solitudine, la responsabilità, la precarietà del lavoro e della vita. 

Uno spettacolo irriverente e “politicamente scorretto”, ma quanto mai necessario. A commentarlo a caldo, ci saranno anche gli Spettatori attivi, in collaborazione con Spazio Teatro Giovani.

I biglietti sono acquistabili presso il Box Office e la biglietteria del Teatro Camploy. Oppure online all’indirizzo: www.boxofficelive.it.