Il primo Valpolicella Film Festival debutterà il 9 novembre e promette di diventare un appuntamento importante non solo per il territorio, ma per tutti gli appassionati di cinema e di viaggio. L’idea nasce da Verona Green Movie Land e il progetto, che durerà fino al 12 novembre, si svolgerà a Villa Albertini, nella Sala Becinema ad Arbizzano, con la direzione artistica di Alessandro Anderloni.

Viaggio, esplorazione, terre lontane: questi i cardini di un percorso tra le pellicole perché, secondo il direttore artistico, «le colline di questa terra viste dall’alto sembrano disegnare una mano che avvolge i paesi e chi ci vive. E così, come a bordo di una nave, si partirà per viaggiare verso luoghi lontani, aperti agli orizzonti del mondo».

Impossibile non pensare a Emilio Salgari, “il corsaro di Negrar”, il quale riuscì a muovere l’immaginario in viaggi esotici. «Film e ospiti racconteranno di questo innato desiderio di esplorare, conoscere, confrontarsi. Saliremo a quattromila metri e scenderemo nelle profondità dei ghiacci, – ha concluso oggi Anderloni, durante la conferenza stampa di presentazione, cui ha preso parte da remoto – impareremo a perderci e a ritrovarci, scopriremo che grazie al buon cinema possiamo permetterci di viaggiare restando qui, di guardare al mondo da questa valle abbracciata dalle colline»

Valpolicella Film Festival anche per le scuole

Il programma include tre sessioni di proiezioni al mattino per le scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado della Valpolicella, con film selezionati tra animazione, cortometraggi e documentari sui temi del festival.

All’inaugurazione, il 9 novembre alle 21 in Villa Albertini, seguirà la proiezione di Lunana. A yak in the classroom di Pawo Choyning Dirji, film del 2019 girato in Bhutan, film a basso budget, girato a 4mila metri di altitudine con attori non professionisti, ma che nel 2022 è arrivato alla candidatura nella cinquina degli Oscar come miglior film straniero. Presentato in anteprima italiana in Lessinia nel 2020, al Valpolicella Film Festival sarà proiettata anche l’intervista esclusiva realizzata da Alessandro Anderloni al regista prima che il film dal Buthan arrivasse a Hollywood.

Nella stessa serata aprirà alle 18 anche una mostra fotografica a ingresso gratuito di Silvano Paiola, “Oltre il confine – immagini dal pianeta Terra”. I viaggi di Paiola e i suoi scatti tra altopiani norvegesi, l’Alaska e il Montana, l’Islanda e la taiga finlandese, ritraggono la bellezza e la fragilità della natura, attraverso immagini che vogliono non solo incantare ma far riflettere.

Oltre al cinema, talk, libri e musica

Giovedì 10 novembre appuntamento alle 18 a La Coopera 1945, per un aperitivo con l’esploratore padovano Tono De Vivo, che mostrerà le immagini realizzate dal team La Venta sui Tepui in Sudamerica, nella grotta dei cristalli giganti di Naica in Messico, e poi sui ghiacci della Groenlandia e i vulcani dell’Islanda. Pur avendo preso parte a più di quaranta spedizioni in Europa, America Latina, Asia, De Vivo sostiene che ci sia ancora da scoprire, includendo da speleologo tutto un mondo sotterraneo, che chiama “le terre della notte”. 

Seguirà alle 21 a Villa Albertini, sempre ad Arbizzano di Negrar, la proiezione del lungometraggio del 2017 Palawan. La rivière mystérieuse (Palawan – il fiume misterioso) di Alexis Barbier-Bouvet. Siamo nell’isola che i filippini chiamano “l’ultimo confine”, in cui si trova la zona umida di Puerto Princesa, un tesoro naturale rimasto intatto e quasi inesplorato. Il suo ecosistema, con le sue scogliere calcaree nere, le foreste color smeraldo e le fitte mangrovie, nasconde il più grande fiume sotterraneo navigabile del mondo, che la popolazione Batak considera uno spirito ostile e maligno degli inferi. Un luogo che gli esploratori del team La Venta hanno percorso e di cui condivideranno le impressioni con gli spettatori del lungometraggio del regista francese.

Venerdì 11, tra libri e cortometraggi

L’aperitivo di venerdì 11 novembre sarà quindi, sempre alle 18 a La Coopera 1945, e avrà un risvolto letterario. Infatti lo scrittore Franco Michieli presenta il suo ultimo libro Per ritrovarti devi prima perderti (Ediciclo, 2022). Un volume in cui conoscere l’arte dell’orientarsi in Natura senza il supporto di mappe, telefoni o satellitari. Una sorta di liberazione culturale che aiuta a capire come intraprendere il cammino della vita.

Prosegue quindi la serata in Villa Albertini con una ricca selezione di cortometraggi dalle ore 21: Ailleurs / Altrove, di Mélody Boulissière, sul conflitto che genera un approccio consumistico al viaggio, che si può combattere recuperando la lentezza.

Il programma dettagliato del primo Film festival della Valpolicella, in partenza il 9 novembre prossimo.

Segue poi Vinrerlys /Luce invernale, di Skule Eriksen, tra le montagne e il mare norvegesi nella lunga notte invernale. Welcome to Bavaria / Benvenuti in Baviera di Matthias Kossmehl invece è ambientato su montagne idilliache in cui però vengono chiusi i confini per impedire l’immigrazione clandestina proveniente dall’Africa. Bernie, l’intransigente guardia id confine, dovrà però cambiare approccio dopo un incontro inaspettato. Seguirà quindi Le barriage / La diga di Samuel Grandchamp: un viaggio tra padre e figlio verso la diga più grande d’Europa, in Svizzera, mette a nudo la verità di questa relazione.

Il russo Alexey Evstigneev è quindi il regista di The track / La linea ferroviaria, ambientato tra le alture del Caucaso dove troviamo l’ultima ferrovia a scartamento ridotto, il cui destino è il pensionamento, insieme al malinconico macchinista che da vent’anni corre quella tratta. Chiude la serata Casa bonita della spagnola Paula Amor. Ambientato sulla Costa Cantabrica, il corto racconta di una simpatica vecchietta che cerca di pubblicizzare la sua offerta di alloggio per i pellegrini che percorrono il Cammino di Santiago. Un contrasto con la velocità della digitalizzazione, che rivela la ricchezza delle relazioni profonde nel rapporto tra la donna e le sue galline.

Si chiude con un viaggio per Santiago

La serata di sabato 12 novembre inizia alle 18 con la musica di Giulio Deboni – Do vago e l’album BNFSHH, che si rifà a una parola persiana e rappresenta un diario di un viaggio in Iran. Alle 21 in Villa Albertini si terrà quindi la cerimonia di chiusura, con il film Il cammino per Santiago di Emilio Estevez. Storia di un padre che ripercorre il cammino del figlio deceduto sui Pirenei durante una tormenta, mentre seguiva il sentiero del pellegrinaggio europeo. Compito del padre è di completare il percorso mancante, ma saranno il viaggio e gli incontri a dare un significato ancora più personale alle intenzioni dell’uomo.

La prima edizione del Valpolicella Film Festival, organizzata dall’associazione MyPlanet 2050, è nata grazie a Verona Green Movie Land, un progetto di cui fanno parte il Film Festival della Lessinia, il Bardolino Film Festival, il Legnago Film Festival, il Soave Film Festival e il Teodorico Summer Fest di Verona. Quello della Valpolicella è il quinto evento di un progetto che guarda alla provincia di Verona come la capitale futura del cinema sostenibile.

L’ingresso agli aperitivi letterari, alla mostra fotografica e al concerto è gratuito, mente si accede alle proiezioni con un biglietto da 5 euro, acquistabili presso la sala Becinema di Arbizzano prima degli spettacoli.

Programma e informazioni sulla pagina Facebook Valpolicella Film Festival, sul sito di Verona Green Movie Land www.vgml.it e scrivendo a comunicazione@vgml.it.

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