Vogliamo iniziare questa carrellata di donne fuori dall’ordinario con un’icona della scienza al femminile, esempio e fonte di motivazione per tante ricercatrici: Rita Levi Montalcini.

Il profilo, come tanti altri che si possono rileggere a questo link, è il frutto di un progetto Podcast ideato da Petra Cristofoli-Ghirardello e Martina Panzolato, co-fondatrici del podcast EwaProject, nato come spin-off di un hackathon, grande evento informatico organizzato dal Digital Innovation Hub di Confartigianato Vicenza.

Rita nasce a Torino il 22 aprile 1909 e vivrà ben 103 anni, fino al 30 dicembre 2012. La sua vita è stata interamente dedicata alla ricerca e alla scienza, soprattutto in campo medico, tanto da valerle il Premio Nobel per la medicina per la scoperta del Nerve Growth Factor, fattore di crescita delle cellule nervose, portata avanti con il biochimico Stanley Cohen.

Qui, però, riportiamo tre highlights che riguardano non solo la sua vicenda professionale da neurologa, ma anche quella personale e più privata:

  • Prima cosa che forse non sapevi. Il papà di Rita era un ingegnere elettrico e matematico e, forse proprio da lui, prende la passione per le materie scientifiche. Certo è che questo lato in comune non le renderà la vita più facile. Infatti, il padre l’aveva iscritta a un percorso più “da signorine”, alla Scuola Superiore Femminile Margherita di Savoia di Torino. Però lei, che già aveva capito cosa le piaceva, si riuscì a iscrivere alla facoltà di Medicina del capoluogo piemontese, andando contro le ‘buone maniere’ per le ragazze dell’epoca. 
  • Rita, come suggerisce il primo fra i due cognomi, era ebrea. E questo fatto caratterizzerà la sua carriera e darà un esempio chiaro della sua determinazione. Infatti, a causa delle leggi razziali che vigevano quando lei era giovane, si ritrovò a dover continuamente scappare dalla sua amata Torino, prima in Belgio e poi a Firenze. Ma, soprattutto, non potendo continuare le sue scoperte allo scoperto, dovette allestire un laboratorio domestico in cui portare avanti gli esperimenti sugli embrioni di pollo, ispirandosi a un modello di un certo Viktor Hamburger – che no, non è quello che ha inventato il pezzo di carne che mettiamo nei panini!
  • Per introdurvi la terza curiosità, daremo i numeri: 1-13-20-103. Tutte cifre che rendono l’idea di quanto sia stata una donna da record :
    • 1, come il Nobel per la medicina ricevuto nel 1986 per aver scoperto il gene di crescita nervosa, ma anche come il titolo di Senatrice a vita della Repubblica Italiana, avuto nel 2001;
    • 13, come le cittadinanze onorarie di cui è stata insignita e che vanno -in un certo modo- quasi a ripagarla di tutti i viaggi e i nascondigli che ha dovuto affrontare quando era bambina;
    • 20 come le lauree ad honorem che ha ricevuto, tra farmacia, economia e commercio, biotecnologie industriali e innumerevoli altri riconoscimenti internazionali;
    • e, infine 103, come gli anni che aveva, quando è venuta a mancare nel dicembre 2012.

Chiudiamo con una sua massima che la riporta a una dimensione più umana:

“La mia intelligenza? Più che mediocre. I miei unici meriti sono stati impegno e ottimismo. […] La tenacia nel seguire la strada che ritenevo giusta e l’abitudine a sottovalutare gli ostacoli mi hanno aiutato enormemente ad affrontare le difficoltà della vita.”

Rita Levi Montalcini

Un vero e proprio esempio di determinazione e passione, che le ha fatto superare davvero qualsiasi ostacolo.

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