Il 29 giugno è il giorno del primo Salon del TEDxVerona. Virtuale ma pur sempre un evento. Niente Gran Guardia o teatri, il team di Verona composto da tutti volontari dà appuntamento online per dei “Dialoghi sul futuro”, tre appuntamenti da giugno a settembre.

Ne abbiamo parlato con Francesco Magagnino, presidente della associazione che sostiene il team locale.

Francesco Magagnino presidente TEDxVerona.

A fine mese il primo Salon di TedxVerona. Dicci tutto. Tema, modalità, obiettivi e speranze.
«Abbiamo deciso di lanciare un nuovo format di TEDxVerona, appunto i TEDxVeronaSalon.

Un format in pillole dell’evento principale in cui affrontare un per volta, gli argomenti che tratteremmo tutti insieme in un TEDx.

In una condizione normale i TEDxVerona Salon si svolgerebbero in un piccolo teatro, in un auditorium, ma la situazione attuale ci ha bloccato e abbiamo quindi deciso di rilanciare facendoli online.

Saranno 3 Salon, ognuno un tema: Digital Acceleration, Mobility Challenge e Democracy & Citizenship.»

Quanto impatto ha la situazione attuale sui TED e TEDx dal vostro punto di vista?
«Diciamo che attorno a noi abbiamo visto aziende e famiglie in forte difficoltà, noi alla fine abbiamo un ruolo, seppur importante nella diffusione delle idee, relativo rispetto alle priorità della vita.

Detto questo, abbiamo pensato a lungo come poter portare un contributo di riflessione rispetto alla situazione che abbiamo vissuto e che stiamo ancora vivendo e il modo migliore lo abbiamo individuato organizzando questi tre eventi su tre argomenti che con il Covid hanno subito una forte accelerazione.»

Avete avuto indicazioni dalla task force internazionale su come procedere?
«Far parte del network TED è una fortuna oltre che un onore. Il limite, ma che poi è una garanzia per chi va a un TEDx, sono i numerosi paletti messi dalla fondazione TED a chi organizza i TEDx in giro per il mondo.

A Verona abbiamo sviluppato un ottimo rapporto con TED internazionale e anche per questo che siamo riusciti a consolidare un evento TEDx di due giorni.

Questi Salon sono una bella novità, il fatto che saranno anche in streaming e in tv su Telearena lo rendono una bella sfida per parlare ad un audience nuova rispetto a quella degli affezionai del TEDx.»

Gli eventi si sono spostati tutti online in questi mesi e il pubblico si è abituato a fruire in streaming di quasi qualsiasi cosa: che cosa ne pensi dal tuo punto di vista di ideatore del TEDx a Verona? Come sarà il futuro di questo tipo di eventi?
«Mi capita di occuparmi nella vita per mestiere proprio dei temi della digital trasnformation, quindi sto vivendo questa fase di accelerazione in prima persona anche nel mio ambito lavorativo quello che è successo ci ha messo davanti i limite della digitalizzazione delle nostre imprese, della nostra pubblica amministrazione, delle nostre organizzazione. ci ha però anche di fatto indicato la strada per colmare i gap e qualcuno ne ha approfittato per accelerare e approfittare del momento per esplorare nuove soluzioni e nuovi modelli. 

Per gli eventi credo che la situazione sia molto diversa. l’evento è il prodotto stesso, l’incontrarsi tutti insieme e stringersi le mani, condividere istantaneamente i riscontri di una conferenza, sono elementi molto difficili da ricreare nel digitale

Non vedo veramente ancora nessuna esperienza digitale che possa pensare di candidarsi a sostituire il valore e l’importanza di incontrarsi fisicamente a un evento.»

Tedxverona quest’anno si farà nella sua formula consueta seppur con le dovute regole post covid? O aspetteremo il 2021?
«Aspetteremo il 2021. Quest’anno l’obiettivo è TEDxVeronaSalon.»

Sei stato uno dei “primi” veronesi in quarantena a milano … ora son passati alcuni mesi come stai e con poche parole cosa ricordi e ti porti dietro di quel periodo? Periodo che poi è diventato uguale per tutta Italia ovviamente.
«Eh si, adesso lo posso dire, sono stato anche uno dei primi quarantenati a Bolzano. Mi trovavo li infatti in quei giorni e entrai in contatto con il primo positivo di tutta la provincia di Bolzano Motivo per il quale poi l’Usl mi ha obbligato a mettermi in quarantena. Divido la mia vita tra Verona, Milano e Bolzano. Mi trovavo lì per un weekend ed è finita che ci sono rimasto per 2 mesi.

Credo che, al di fuori degli schiamazzi da stadio delle tifoserie della politica italiana, la verità è che tutti, politici ed esperti, e gente comune come me, ne abbiamo sottovalutato i contorni per diversi giorni prima di coglierne tutta la sua gravità.»

TED ovvero tecnologia, intrattenimento e design … declinacele oggi e in prospettiva futura.
«Accelerazione e innovazione. La sintetizzerei con queste due parole chiave. Saranno il live motive dei prossimi nostri anni, una fortissima accelerazione su tutto.»

upload via cloudHQ

Il team come sta vivendo l’organizzazione del Salon? Si lavora online o siete riusciti anche a vedervi?
«Il team è composto di più di 20 persone. Anche una volta ci organizzavamo molto con le videoconference. Adesso è diventato un must. Abbiamo le nostre stanze virtuali dove i vari team si incontrano per lavorare e dare forma a questi TedxVeronaSalon.»

Un augurio per il Tedxverona e per il suo pubblico sempre affezionato? 
«Partecipare alla prima edizione dei Salon.»