Nell’ambito della Settimana d’Azione Contro il Razzismo è terminata la quarta edizione di Siamo tutti esposti. Un laboratorio artistico che in quattro anni ha creato decine di striscioni con frasi e citazioni su accoglienza, inclusione e antirazzismo.

L’evento è nato da un’idea dell’associazione culturale veronetta129, con il supporto di DHub, Fondazione Nigrizia, Prosmedia, Rete degli studenti Medi, Studenti per e Udu Verona.

L’antirazzismo a Veronetta

Lo scorso fine settimana tanti banner colorati con frasi accoglienti e antirazziste sono stati consegnati agli abitanti, ai negozianti, ai baristi e alle associazioni di Veronetta che hanno aderito all’iniziativa per il quarto anno di fila. Gli striscioni sono stati esposti alle finestre e ai balconi del quartiere scaligero a partire da sabato 19 marzo fino a domani, domenica 27 marzo.

Ma la sensazione è che alcuni non terneranno nella sede dei giardini ex Nani e rimarranno ancora esposti alle finestre del quartiere scaligero.

Uno degli striscioni esposti a Veronetta

La sfida di questa iniziativa è stata quella di tappezzare le facciate con frasi accoglienti e inclusive, invitando tutti i cittadini e le cittadine a fotografare i diversi balconi e a postare le immagini sui propri profili social con i seguenti hashtag: #maipiurazzismo, #KeepRacismOut, #siamotuttiesposti, #siamotuttiesposti4 e #noracism.

Se si alzeranno gli occhi alle finestre e ai balconi di case private e degli esercizi commerciali si potranno leggere frasi come “Io sono bianco, nero e asiatico eppure tutti mi amano (un panda)”. Oppure “Io appartengo all’unica razza che conosco, quella umana”. O ancora “Nella mia città nessuno è straniero”, la frase simbolo a Verona della quarta edizione di Siamo tutti esposti.

All’Università di Verona, invece, sin dalla prima edizione del 2019, si legge sulla cancellata in via San Francesco, un estratto del proprio statuto (art. 1 Comma 3): “L’Università promuove il pluralismo delle idee e respinge violenza, discriminazione e intolleranza“.

La sfida degli organizzatori

«Da quattro anni proponiamo “Siamo tutti esposti” tra le attività per la “Settimana d’azione contro il razzismo” perché pensiamo che incoraggiare una prospettiva creativa, ironica e inclusiva sia un buon metodo per diffondere, come dire, la normalità dell’antirazzismo – spiega Alice Silvestri, presidente dell’associazione culturale veronetta129 -. È un piccolo progetto che si inserisce in attività più complesse che portiamo avanti durante tutto l’anno e che, come le altre, cresce nel tempo ed è così che si radica diventando efficace e visibile.

Lo dedichiamo a Veronetta e a chi la abita poiché il quartiere è spesso criticato, soprattutto da chi non lo conosce e non lo vive davvero, o da chi ha interessi economici e politici nella sua stigmatizzazione.

Ci piace invece l’idea che la trama di relazioni positive, il far rete, l’anima leggera e accogliente di questa zona possa ogni tanto trovare voce. Come dice Italo Calvino, “se alzi un muro pensa a ciò che resta fuori!”: per noi Verona è fatta di ponti e non di mura.»

L’eliminazioni delle discriminazioni razziali

La Settimana di Azione Contro il Razzismo è realizzata ogni anno in occasione della celebrazione in tutto il mondo della Giornata per l’eliminazione delle discriminazioni razziali. Questa giornata è stata istituita nella data del 21 marzo dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, per ricordare il massacro perpetrato dalla polizia sudafricana nel 1960, a Sharpeville.

Erano stati colpiti 69 manifestanti che protestavano pacificamente contro le leggi razziste emanate dal regime dell’apartheid.

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