Se n’è andata ieri, all’alba, in punta di piedi. Proprio come aveva sempre vissuto, grazie al suo grande amore per la danza. Che per lei era ben più di una professione. Cinzia Agostini, 48 anni, lascia dopo una breve malattia il marito Andrea, collaboratore di Heraldo, e due figli di 14 e 8 anni, Giulia e Davide. E lascia anche un vuoto enorme nel mondo artistico della nostra città.

Di origini pugliesi, Cinzia Agostini era solare e vulcanica, generosa e sempre pronta ad aiutare il prossimo. Una persona speciale, che rimarrà per sempre nel cuore di tutti coloro che l’hanno conosciuta.

Cinzia Agostini

Ha iniziato la sua carriera da giovanissima, quando dal 1993 al 1997 ha lavorato con Sisina Augusta, famosissima coreografa e ballerina, che dopo averla osservata durante un’audizione la volle fortemente con sé. Dal 1998 al 2003 è stata, poi, ballerina dell’RBR Dance Company.

La svolta arriva nel 2004 quando l’allora direttore del Teatro Estravagario Alberto Bronzato la chiama al suo fianco per aprire insieme a lui un corso di musical all’interno della stessa compagnia. Dieci anni dopo, nel 2014, decidono di chiamare quella “sezione” Granbadò musical e dopo qualche anno Cinzia apre, negli spazi attigui in Borgo Roma, anche la sua scuola di danza. Una scuola che in questi anni ha formato centinaia di giovani ballerini, ma anche semplicemente iniziato all’arte della danza chi non aveva mai ballato prima e che ha avuto in lei una guida attenta e premurosa.

Un’altra immagine di Cinzia Agostini

Energica e sempre divertente, con uno spiccato spirito fanciullesco, è stata anche un’instancabile organizzatrice di eventi, l’ultimo dei quali è stato lo scenografico progetto “Danzare per credere” nel quale sono stati coinvolti oltre 500 ballerini in uno spettacolo commovente tenutosi lo scorso luglio 2021 all’interno del Castello di Villafranca.

Una performance che Cinzia Agostini aveva inizialmente immaginato all’interno dell’Arena di Verona e che dopo il grande successo di questa prima edizione stava progettando di portare, con un numero doppio di ballerini, addirittura in piazza San Marco, a Venezia. Ecco, sarebbe bellissimo, per ricordarla, riuscire a realizzare comunque il suo progetto. Probabilmente risulterebbe il modo più emozionante per celebrare la figura di una donna che ha dato tanto alla città di Verona.

Le esequie si terranno domani, sabato 5 marzo, alle 10.30 nella Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice, dietro il Cinema Pindemonte.

Foto di copertina: l’evento “Danzare per credere” tenutosi al Castello di Villafranca di Verona lo scorso luglio 2021di Andrea Arpaia

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