Studentessa di Beni Culturali, introversa, disordinata ed appassionata di storia dell’arte, letteratura e fotografia, vede del buono in ogni cosa e spera che, un giorno, la matematica smetta di esistere. Appartenente alla generazione dei Ragazzi del ’99, ma con un secolo di ritardo, ama follemente tutto ciò che è onirico, silenzioso, imperfetto e struggente. Sta disperatamente cercando il suo posto nel mondo, che spera di poter rendere, in piccolissima parte, migliore a colpi di arte e cultura.
La decadenza della città lagunare fa parte del suo splendore. Ma il suo patrimonio è minato anche dal menefreghismo con cui lo si consuma. Mentre la sua bellezza si rivela a chi ne rispetta la vulnerabilità e la percorre a passi leggeri.