“La scuola di gomme” di Khan Al Ahmar è un esempio principe di architettura sostenibile in contesti di emergenza. Realizzato nel 2009 con tecniche di bioedilizia, sarà al centro del dialogo tra gli architetti Mario Bellavite e Alessio Battistella venerdì 12 novembre alle 18, presso il wine shop di Villa San Carlo a Montorio di Verona.

Primo di un ciclo di tre incontri promossi dall’Ordine degli Architetti PPC di Verona, l’evento vuole aprire una riflessione sul mestiere dell’architetto, figura tecnico-professionale e allo stesso tempo umanista chiamata a confrontarsi con etica, politica, estetica, per dare vita ad una professione estremamente creativa e indicare ciò che altri non vedono ancora e rimettere al centro l’uomo e la comunità.

«Questa iniziativa, che mette a fuoco l’identità del nostro mestiere – sottolinea Paola Bonuzzi, vicepresidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Verona -, risponde all’impegno dell’Ordine nel porre grande attenzione, in questo post pandemia, al ruolo della professione e della figura dell’architetto che deve essere centrale nel dibattito pubblico, nel governo del territorio e nel dialogo con la città».

«Vogliamo tornare ai fondamenti umanistici della nostra professione, anche attraverso la forma scelta per questi incontri – spiega Daniela Cavallo, architetta, coordinatrice del progetto -. La conversazione come confronto generativo di idee, al di fuori dalle sedi istituzionali: una forma che diviene sostanza nell’incontro con il territorio, le “nostre” cantine vitivinicole che profumano di terra, raccontano storie di famiglie e sono, non dimentichiamolo, luoghi di architettura».

L’architetta Daniela Cavallo, referente del progetto “Il mestiere dell’architetto”, ciclo di incontri per riflettere su il ruolo di una professione centrale per il buon vivere delle comunità.

Le Conversazioni sono pensate come tre “Aperitivi in cantina”, dove la cantina “diventa casa”, luogo del territorio, scelto perché ha una storia architettonica da raccontare. Gli incontri vedono dialogare architetti “nazionali” e colleghi veronesi, affini per scuola e pensiero, su un tema comune che ha caratterizzato il loro fare architettura

Gli incontri

A raccontare il progetto della scuola primaria costruita nel 2009 nel villaggio beduino di al-Khan al-Ahmar in Palestina, sarà il suo progettista, l’architetto milanese Alessio Battistella, docente allo IED di Torino e al Politecnico di Milano, socio fondatore e presidente della Società Cooperativa ARCò – Architettura e Cooperazione che ha realizzato la scuola con 2200 pneumatici recuperati da discariche: riempiti di terra costipata e poi rivestiti esternamente di argilla sono diventati i mattoni e le pareti della scuola nel deserto, tuttora operativa.

Con Battistella e Daniela Cavallo dialogherà l’architetto veronese Mario Bellavite, attivo nel settore del design, esperto nella progettazione pubblica con particolare attenzione alla qualità degli spazi, per una qualità di vita delle persone. Suo l’intervento di rigenerazione urbana negli edifici dell’ex lanificio “Sapel” a Montorio in cui risiede il Wine Shop della Società Agricola Villa San Carlo che ospita l’incontro, luogo pregiato di archeologia industriale, oggetto – oggi – di valorizzazione e riconversione.

Agli altri appuntamenti parteciperanno; Gianluca Peluffo, tra i più importanti architetti italiani, che converserà con Filippo Bricolo, docente al Politecnico di Milano – sede di Mantova e titolare dello Studio Bricolo-Falsarella; infine Mosè Ricci, ordinario di Urbanistica e Progettazione all’Università di Roma e l’architetto veronese Paolo Richelli, esperto in interventi di restauro e riqualificazione di edifici storici, tra cui  il Palazzo delle Poste di Verona.

Per sapere come accedere e per seguire le dirette degli incontri basta accedere alla pagina Facebook dell’Ordine degli Architetti di Verona.

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